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Al posto dell’ex Fiera di Roma arriverà “La città della gioia”

Presentato il masterplan vincitore del concorso internazionale. Nei prossimi mesi inizieranno le demolizioni, poi la prima pietra nel 2026 e tre anni di lavori

Tratto da Urlo n.226 settembre 2024

TOR MARANCIA – Ha l’evocativo titolo “La città della gioia” il masterplan sviluppato da Acpv Architects, Arup, Asset e P’Arcnouveau. Un nome che rimanda al romanzo dello scrittore francese Dominique Lapierre, per un’idea progettuale che si è aggiudicata la vittoria del concorso internazionale (tra altre 40 proposte) per la riqualificazione della ex Fiera di Roma, su via Cristoforo Colombo. Il concorso è stato lanciato lo scorso febbraio dal Campidoglio assieme ai privati del Fondo Orchidea srl, che sono succeduti nel possesso dell’area a Investimenti Spa. Il concorso si è svolto all’interno dell’accordo sottoscritto a settembre 2023 tra Roma Capitale e la stessa Orchidea srl, finalizzato proprio alla riqualificazione del complesso, con la demolizione degli immobili e la loro sostituzione con nuove funzioni pubbliche e private. Il masterplan è stato presentato il 6 settembre in una conferenza stampa alla presenza del Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, dell’assessore all’Urbanistica, Maurizio Veloccia, e del presidente dell’VIII Municipio, Amedeo Ciaccheri. Presenti anche la Presidente della giuria del concorso internazionale, Guendalina Salimei, e il rappresentate del fondo Orchidea, Luca Fantin. “Lavoriamo su una ferita urbana profonda, su una grande incompiuta della città che abbiamo sbloccato con dei tempi adeguati – ha commentato il primo cittadino – In un anno siamo passati dalla delibera di Giunta al masterplan: questo è il ritmo che vogliamo, è questo il giusto metodo di collaborazione tra pubblico e privato che aiuta a fare una buona urbanistica”.

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I NUMERI DEL PROGETTO

Approvato con variante urbanistica a fine del 2020, il complesso della ex Fiera è oggi un Ambito a trasformazione ordinaria, prevalentemente residenziale, denominato “ATO-R ex Fiera”. L’inizio delle demolizioni è previsto per i primi mesi del 2025, mentre la prima pietra nel 2026, anche se in conferenza stampa è stato anticipato che le demolizioni potrebbero partire già prima della fine dell’anno. I tempi di realizzazione i privati li stimano in circa tre anni dall’inizio degli interventi. I 7,6 ettari a disposizione sono stati al centro di diverse varianti riguardanti i mc edificabili. Dopo l’ultima di queste revisioni, attuata dall’allora Assessore capitolino all’Urbanistica Paolo Berdini, il progetto può ora contare su una superficie utile lorda (SUL) di oltre 44mila mq, l’80% dei quali (oltre 35mila mq) dedicati all’uso abitativo (di questi circa 7mila mq sono vincolati per housing sociale). Inoltre il 20% (oltre 8.800 mq) è stato destinato a uso non residenziale, di cui circa 6.800 mq a servizi direzionali e 2.000 mq a commerciale.

IL MASTERPLAN

L’obiettivo fondamentale, spiegato dai promotori durante la conferenza, è quello di integrare la nuova area al tessuto esistente nel segno della sostenibilità. Il nuovo masterplan prevede che il 50% della superfice dell’area sia destinato a verde e servizi pubblici. Inoltre si punta a de-cementificare il suolo con un aumento della permeabilità su circa 3,9 ettari di superficie, circa la metà dell’area totale. Tra le altre cose, l’area, interamente pedonale al suo interno, disporrà di due nuove piazze pubbliche: la Piazza del Sole, a nord su viale Tor Marancia, e la Piazza degli Eventi, a sud su via Georgofili, sulle quali affacceranno i comparti dei servizi pubblici, il commerciale, il direzionale e le residenze sociali. Allo studio anche lo sviluppo di hub di formazione, come un punto di riferimento, per i giovani e non solo, in collaborazione con l’Università Roma Tre.

I TEMPI E LE ATTESE DEL TERRITORIO

L’assessore capitolino all’Urbanistica Veloccia ha sottolineato come l’intento al momento sia quello di far proseguire di pari passo la demolizione dei fatiscenti capannoni dell’ex Fiera con il lavoro sullo strumento d’attuazione urbanistica che dovrà passare per la giunta: “L’obiettivo – ha spiegato Veloccia – è quello di risparmiare tempo e di procedere più speditamente”. Le demolizioni potrebbero quindi partire già nei prossimi mesi, mentre, tenendo presente le linee del masterplan, la progettazione architettonica della parte privata e di quella pubblica avverranno dopo l’approvazione dello strumento urbanistico e, spiega sempre Veloccia, potrebbero essere elemento di un nuovo concorso. Intanto dal Municipio VIII è il Presidente Ciaccheri ad aver sottolineato come si sia cercato di andare incontro all’aspettativa della città e del Municipio: “Serviva massimizzare l’interesse pubblico minimizzando l’impatto sulla città. Questo è stato possibile – spiega Ciaccheri – limitando la cubatura e liberando il più possibile il suolo”. Sull’impatto per la città è poi intervenuta la consigliera locale di FI, Caterina Benetti, che ha sottolineato come, “assieme alle altre forze d’opposizione, noi abbiamo adesso il ruolo di continuare a vigilare e di spronare l’amministrazione perché i lunghi anni d’abbandono della ex Fiera non si trascinino ulteriormente”.

Leonardo Mancini