Tratto da Urlo n.170 Luglio 2019
MARCONI
Nulla sembra muoversi sul fronte di Tiberis, la spiaggia attrezzata sulle rive del Tevere a Ponte Marconi che, dalla fine di giugno, avrebbe dovuto aiutare i romani a superare la calura estiva e a trascorrere qualche ora di relax. Purtroppo l’area in Municipio VIII, fatta eccezione per il taglio dell’erba e alcuni lavori in corso (assolutamente non riconducibili a quelli per la spiaggia), è rimasta immutata. Oramai la data di scadenza annunciata lo scorso mese è stata disattesa, mentre le nuove voci parlano di una riapertura a partire dalla prima metà di luglio.
LE CRITICHE SUI RITARDI
Al momento in cui scriviamo l’apertura di Tiberis non è ancora avvenuta e, stando ai nostri sopralluoghi, sembra piuttosto lontana. In ogni caso i ritardi non sono passati inosservati e molti esponenti politici d’opposizione li hanno sottolineati. Il consigliere di Leu Samuele Marcucci, già autore di una denuncia su questo progetto con l’ex-consigliere Marsella del limitrofo Municipio XI, è tornato a sottolineare l’assenza di interventi e i ritardi da parte dell’amministrazione Raggi: “Ancora nessuna notizia o risposta alla nostra interrogazione – presentata in Campidoglio nelle scorse settimane, ndr – Il Municipio è stato completamente tagliato fuori da questa operazione che gestisce il solo Comune. Vengono millantati progetti e interventi, ma per ora l’unica cosa che abbiamo visto sono i detenuti impegnati nello sfalcio dell’erba. Come avevamo già previsto anche quest’anno la data di apertura sarà disattesa”.
SI PROCEDE PER GARE
Lo scorso mese era stato il consigliere municipale penta-stellato, Enrico Lupardini, a dare speranza per una veloce riapertura della spiaggia: “Purtroppo non abbiamo novità – ci spiega telefonicamente – è stato pulito e bonificato il terreno, e tutti gli arredi e i materiali che erano stati smontati lo scorso anno, andranno rimontati. È evidente che c’è stato uno slittamento, noi del M5s andiamo avanti per gare trasparenti e questo allunga i tempi per ogni cosa che dobbiamo fare”. Il problema quindi al momento sarebbe quello dell’assegnazione dei lavori di sistemazione dell’area, dove dovrebbero tornare i lettini, gli ombrelloni e un punto ristoro (lo scorso anno affidato ad alcuni distributori automatici), oltre ai campi da beach volley e forse ad una piscina non interrata.
Leonardo Mancini