Domato nella notte l’incendio nel cantiere abbandonato
L’INCENDIO – Dopo l’allarme fatto scattare dai cittadini nei giorni scorsi, nella tarda serata di ieri un nuovo principio di incendio ha colpito il cantiere abbandonato dell’Hotel di via Costantino. Per domare le fiamme sono intervenuti i Vigili del Fuoco con un’autocisterna e alcune macchine della Polizia di Stato in supporto alle operazioni. L’edificazione, legata al piano di riqualificazione di Piazzale dei Navigatori, non è stata mai ultimata dalla Società Acqua Marcia Immobiliare S.r.l.. Lo scorso 18 maggio, a poca distanza dal focolaio della notte scorsa, si era sviluppato un altro incendio. In quell’occasione furono il Presidente del Municipio VIII, Andrea Catarci, e l’Assessore municipale all’Urbanistica, Massimo Miglio, ad intervenire sulla vicenda: “Nel tempo si è avuto modo di sollecitare in più occasioni la proprietà della struttura per la messa in sicurezza dell’albergo e di tutta l’area di competenza nonché è stato chiesto al Sindaco Marino e alla Giunta di acquisire a patrimonio pubblico l’edificio, in modo da farlo uscire, una volta per tutte, dallo stato di degrado e abbandono in cui è ridotto da anni”.
DALL’OPPOSIZIONE – Il capogruppo di FI in Municipio VIII, Simone Foglio, torna a chiedere che si metta la parola fine alla storia di degrado, abbandono e tentativi di occupazione che caratterizzano il recente passato della struttura: “Stanotte si è registrato l’ennesimo incendio nell’area che dal lontano 2004 doveva ospitare un albergo nell’ambito del progetto urbanistico di Piazza dei Navigatori. Quello che oggi è conosciuto come il bidet di Garbatella versa in uno stato di pietoso abbandono e degrado – aggiunge Foglio – Dopo aver subito occupazioni e danneggiamenti, dopo aver visto sfilare cortei di immigrati che ne chiedevano l’utilizzo spalleggiati dalla Giunta del Municipio, oggi assistiamo all’ennesimo incendio che mette a rischio ancora una volta la vivibilità e la sicurezza dei cittadini della zona”.
LA SICUREZZA DELL’AREA – Dopo questo nuovo episodio torna alla ribalta il tema della sicurezza dell’area. Nonostante sia presente un servizio di guardiania h24 l’ampiezza del perimetro, assieme alla recinzione divelta in più punti, rendono difficile evitare intrusioni e incidenti di questo tipo. Il 21 maggio dello scorso anno il Municipio VIII decise di diffidare la proprietà in merito alla sistemazione della recinsione. Allora sentimmo il Presidente Catarci per capire quali sarebbero stati i termini di questo intervento: “Tra cinque giorni -spiegava Catarci – se la recinzione non sarà ripristinata interverremo in danno. Per noi questo è anche il mezzo per rilanciare la richiesta già fatta al Comune di acquisire al patrimonio lo stabile”. Una richiesta portata avanti a più riprese, l’ultimo caso proprio in occasione dell’incendio dello scorso 18 maggio: “Ancora di più oggi è opportuno prevedere l’acquisizione al patrimonio pubblico, in forma di risarcimento, dell’edificio e dell’intera area, per trasformare un bene oggi inutilizzato e fonte di degrado in qualcosa di positivo per la collettività, come un ostello per i giovani o un servizio per l’emergenza abitativa”. Idea che non sembra attirare l’interesse dell’amministrazione centrale, così come nessun passo avanti è stato fatto per ripristinare la recinsione, le cui condizioni continuano a peggiorare.
LM