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Cantieri Vigna Murata: siano i cittadini a scegliere le opere pubbliche

Con la ripresa degli interventi si fa più urgente la decisione sui fondi recuperati con lo stralcio della strada di collegamento tra Vigna Murata e Tintoretto

OTTAVO COLLE – Come annunciato a giugno dall’Assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia, in questi giorni sono ripartiti gli interventi all’interno del Programma di trasformazione Urbanistica Vigna Murata. In particolare si tratta di lavori per assicurare un passaggio pedonale lungo via di Vigna Murata agli studenti delle scuole di via Morandini, oltre alla sistemazione del parco lungo via Giambattista Gaulli. Ora lo sguardo dei cittadini e della politica locale è rivolto a come verranno impiegati i fondi recuperati dallo stralcio della strada di collegamento tra Vigna murata e Tintoretto, che avrebbe devastato l’area verde sulla quale si sta lavorando in queste settimane.

I FONDI RECUPERATI

Nei mesi scorsi, quando si è tornati a parlare di questo intervento urbanistico e della ripresa dei lavori, è stata espressa la volontà da parte dell’Amministrazione di coinvolgere la cittadinanza nell’utilizzo dei fondi. In queste ore è la Consigliera capitolina Pd, Antonella Melito, ad essere tornata sul tema, prospettando un rapido coinvolgimento dei residenti, perché le opere ricadano sul quartiere di Ottavo Colle: “A questo punto non resta che fare un ulteriore sforzo e concentrarci sulla necessità di prevedere l’inserimento, nella convenzione citata, di un diverso utilizzo dei fondi relativi alla realizzazione dell’asse Tintoretto–Laurentina nella porzione che va da via di Vigna Murata a via del Tintoretto, come da impegno convenzionale da parte del soggetto privato. È necessario vincolare l’utilizzo di tale importo ad una serie di opere che ricadano nel quadrante della convenzione stessa ed utilizzare lo stesso per realizzare le opere da parte dell’Amministrazione Capitolina”.

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IL PROCESSO PARTECIPATIVO

La speranza espressa dalla consigliera democratica è quella che già da settembre si possa iniziare a parlare di come coinvolgere i cittadini in questo processo decisionale così delicato e importante per il territorio, soprattutto dopo tutto questo tempo in cui l’area verde è stata chiusa. “Dopo la pausa estiva – seguita Melito – non si potrà non prevedere un processo di confronto con le associazioni e gli attori territoriali per individuare le opere,  che sia il ripensamento di largo del Bronzino a piazza per il quartiere, o la riqualificazione dell’asse commerciale di via Baldovinetti, piuttosto che un centro polifunzionale o la riqualificazione dei parchi pubblici di via Paolo di Dono e via Andrea di Bonaiuto, spetta ai cittadini dire la propria e all’amministrazione assecondarne i bisogni”.

LeMa