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Cinema Ambassade: cittadini pronti a manifestare per chiedere la riapertura

Il futuro della sala è però legato ad un fondo immobiliare straniero e alla modifica di una legge in Regione

MONTAGNOLA – I cittadini di Montagnola, diverse realtà associative e forze politiche locali, si preparano a manifestare per assicurare un futuro alla all’Ambassade, la sala cinematografica di via Accademia degli Agiati 57. Questo multisala molto amato nel quartiere, negli ultimi anni aveva legato il suo destino a quello del gruppo Ferrero, già proprietario di altre sale nella Capitale. Purtroppo il saldo economico di questa operazione non è stato positivo, così il gruppo, dopo la chiusura del cinema, ha anche deciso di vendere all’asta la struttura nel febbraio 2020 assieme ad altre sale del gruppo. Il pericolo, paventato da tempo, è che il multisala venga trasformato in una struttura commerciale, andando ad impoverire l’offerta culturale della zona. Ora con un investimento che si aggira attorno ai 42 milioni di euro il raggruppamento di due fondi immobiliari esteri si sono aggiudicati il lotto dal Tribunale fallimentare di Roma, composto da nove sale cinematografiche e due società.

LA LEGGE REGIONALE

La vicenda immobiliare si intreccia con la revisione, avviata dalla Giunta Rocca, della legge regionale che impone delle percentuali di funzioni per questi spazi. Infatti secondo la normativa vigente (modificata già dalla precedente amministrazione regionale) in questi spazi sarebbe possibile inserire soltanto un 30% di funzioni diverse da quelle culturali. Spazi per bar, ristoranti o altre funzioni sarebbero quindi soltanto marginali, rendendo la riapertura di questi luoghi non conveniente dal punto di vista economico. La modifica alla legge però potrebbe portare fino al 50% le funzioni non culturali, oppure addirittura eliminare questa tutela e lasciare spazio ad utilizzi puramente commerciali.

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LA MANIFESTAZIONE

Naturalmente in questo momento non ci sono notizie certe sul futuro di questa e delle altre sale acquisite dai fondi immobiliari, l’attesa infatti è per la sorte della legge regionale che potrebbe far aumentare notevolmente il profitto nella vendita delle strutture. Gli organizzatori della manifestazione lanciata per venerdì 28 febbraio alle ore 17.00 hanno però chiaro il trend degli ultimi anni: “La chiusura sempre maggiore di presidi culturali, anche storici, soprattutto in quartieri dove anche un piccolo cinema può essere invece un elemento prezioso di vivacità culturale, per le famiglie, le scuole, i ragazzi e le ragazze che possono così passare pomeriggi e serate in compagnia”. È chiaro che questi luoghi continuano a vivere nei ricordi dei residenti: “L’Ambassade, come ogni sala di quartiere, custodisce migliaia di ricordi degli abitanti e delle abitanti di tutto il Municipio che hanno potuto, dai suoi schermi, raggiungere luoghi e storie lontani – seguitano gli organizzatori – Vogliamo rassicurazioni sul fatto che la sala non sia svenduta o riconvertita ad un uso commerciale e venga invece rivalorizzata come cinema”. Su questa vicenda è anche intervenuto il Presidente del Municipio VIII, Amedeo Ciaccheri, in un recente incontro organizzato dal CdQ Montagnola: “In Municipio VIII abbiamo recentemente votato un atto che chiede la salvaguardia di questo luogo – spiega – Se venisse disarticolato il vincolo culturale si apriranno gli interessi commerciali, una possibilità paurosa. Naturalmente ad oggi il fondo di investimenti aspetta di capire che fine farà la legge regionale prima di mettere sul mercato le sale”. La battaglia quindi è certamente legata alla mobilitazione per sensibilizzare sul futuro dell’Ambassade, ma soprattutto si giocherà in Consiglio Regionale dove la modifica di questa legge potrebbe fare la differenza.

Leonardo Mancini