
Tratto da Urlo n.232 marzo 2025
MUNICIPIO VIII – Resta alta l’attenzione della cittadinanza e della politica locale nei confronti del destino dei consultori sul territorio del Municipio VIII. È infatti dal settembre del 2023 che i cittadini si sono mobilitati contro la riduzione dei servizi all’interno del consultorio di Garbatella, in via delle Sette Chiese. Una disposizione che ha visto spostare alcune prestazioni essenziali in via dei Lincei, creando non poche difficoltà per l’utenza. Nel tempo sono state date alcune rassicurazioni sul futuro di queste strutture (ottenendo anche il ripristino di alcuni servizi nel 2024), ma ad inizio marzo, la rete nata per manifestare contro il ridimensionamento, è tornata a protestare in strada e non solo.
LE AZIONI DI MOBILITAZIONE
Infatti oltre alla manifestazione del 2 marzo scorso è stata organizzata anche un’azione di “mail bombing” indirizzata al Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e agli altri vertici della Regione Lazio e della ASL. Nella lettera, che è stata predisposta dagli animatori della rete, vengono denunciate “le gravi carenze del presidio socio-sanitario – di Garbatella, ndr – che, insieme all’unico altro consultorio di zona (via dei Lincei), dovrebbe garantire assistenza ai circa 130.000 abitanti del distretto VIII”. In particolare denunciano “l’assenza del servizio di accoglienza, fisica e perfino telefonica, e i malfunzionamenti dei canali di prenotazione online”. Inoltre il percorso di screening oncologico del cervico-carcinoma non sarebbe più attivo da 18 mesi. “La mancanza di un ecografo in tutto il distretto VIII rende impossibile effettuare interruzioni di gravidanza per mezzo del mifepristone (RU486) e pregiudica l’applicazione dello IUD (comunemente nota come “spirale”) in entrambi i consultori di zona”. Mancherebbero poi delle figure chiave come le ostetriche. “Non lasceremo che il protrarsi dei disservizi e il suo progressivo impatto sulla soddisfazione e sul numero dell’utenza diventino il facile alibi per un’amministrazione che evidentemente mira solo alla chiusura del consultorio”, aggiungono i cittadini che sono pronti a continuare la mobilitazione.
I COMMENTI
La manifestazione ha sortito anche alcune dichiarazioni da parte della politica locale. In particolare la Consigliera di SCE e Presidente della commissione Pari opportunità in Campidoglio, Michela Cicculli, ha definito inaccettabile “l’attacco ai consultori della nostra città – e ancora – L’obiettivo della cittadinanza, che sosteniamo con convinzione, è invertire la rotta e ripristinare servizi e strumenti”. Dal Municipio VIII è la consigliera Simonetta Novi, della Lista Civica Calenda Sindaco, a prendere parola, anche a fronte di un accesso agli atti relativo ai servizi e all’organico presente nelle due strutture territoriali: “Ammesso e non concesso che i sei operatori previsti in organico in ognuno dei due consultori dell’VIII Municipio siano sufficienti ad erogare tutti i servizi previsti dalla legge, colpisce che in entrambi i consultori i turni settimanali che i sei specialisti coprono sono appena 18, quando, per offrire servizi cinque giorni su sette, sarebbe necessario coprire almeno 30 turni a settimana – seguita Novi – Questo significa che le prestazioni socio-sanitarie dei consultori di largo delle Sette Chiese e di via dei Lincei sono soddisfatte solo al 60%. La carenza dei professionisti unita all’assenza di attrezzature evidenzia come i consultori del Municipio VIII non rappresentino più quel presidio nato per tutelare e promuovere la salute psico-fisica e sociale dell’individuo, della coppia e della famiglia nelle diverse fasi della vita”.
LA RISPOSTA DELLA ASL
Intanto il 3 marzo la ASL Roma 2 è intervenuta con una lunga nota per respingere l’ipotesi che si stia cercando di smantellare i consultori, richiamando l’operato della vecchia dirigenza: “L’attuale organizzazione dell’attività dei consultori aziendali deriva da decisioni della direzione passata della ASL Roma 2. La nuova direzione strategica, con il recente atto aziendale, ha già posto le basi per una totale riorganizzazione dei servizi”. Sulle difficoltà di contatto e prenotazione dalla ASL assicurano che è disponibile una fascia oraria dalle 12.15 alle 13.15 sia per le risposte telefoniche, sia per le richieste in presenza, mentre in altri orari il personale potrà rispondere se non impegnato in altre attività sanitarie. In ogni caso sarebbe attivo un trasferimento di chiamata verso via dei Lincei, oltre ad essere previsto il servizio di prenotazione online. Le difficoltà nella prenotazione invece sarebbero da imputare alla carenza di personale, anche se la ASL assicura che a maggio prossimo entrerà in servizio una nuova figura ginecologica, mentre le procedure per l’acquisto di nuove attrezzature, tra cui l’ecografo, sarebbero già state avviate. Infine è sempre la ASL ad ammettere che in alcuni consultori non vengono effettuate le sedute di screening del cervico-carcinoma e Corso di Accompagnamento alla Nascita, “ma si auspica che, nel momento in cui verranno assegnate le nuove acquisizioni delle unità ostetriche mancanti, questa criticità possa essere superata”: un servizio quindi che dovrebbe ripartire a pieno regime dal prossimo mese di maggio.
Leonardo Mancini