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Contestato l’appoggio dei Verdi al Sen. Marino

 

La candidatura di Marino alle primarie e l’appoggio delle componente verde ha suscitato molte polemiche nell’ambito animalista.

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L’ENDORSEMENT  – Dopo l’appoggio dei Verdi alla candidatura alle primarie per il Sindaco di Roma, arrivano immediate le critiche degli animalisti alla scelta del partito. Negli ultimi giorni molti commenti su blog e pagine Facebook, dei Verdi e dei suoi rappresentati, hanno mostrato un profondo scontento per la decisione.

LA CONTESTAZIONE –  Ieri si è poi arrivati alla protesta durante una manifestazione organizzata da Nando Bonessio, presidente regionale dei Verdi, per presentare la candidatura di Marino. Alla riunione nel Municipio VIII (ex XI come da nuovo Statuto di Roma Capitale), alcune decine di militanti hanno fortemente contestato la scelta con slogan e striscioni, spiegando di non riconoscere come loro candidato una persona che in passato ha praticato la vivisezione.

IL RETROSCENA – Le risposte, arrivate a chi contestava la scelta attraverso il profilo facebook di Nando Bonessio, non sarebbero bastate a placare gli animi. Nemmeno le rassicurazioni sulla presa di posizione antivivisezionista del candidato Sindaco sembrano aver dato i frutti sperati: “Prima di decidere se sostenere il Sen. Ignazio Marino alle Primarie per la scelta del candidato a Sindaco lo abbiamo incontrato personalmente e la prima cosa che gli abbiamo chiesto è stata quella di chiarirci la sua posizione sulla vivisezione – spiega Nando Bonessio in un lungo post sulla sua bacheca Facebook indirizzato a chi contesta la scelta – Ci ha raccontato di essere un chirurgo con circa 35 anni di attività alle spalle ed ha ammesso di aver praticato, circa 20 anni fa negli stati Uniti, alcuni trapianti di fegato da babbuini a soggetti malati allo stato terminale. Ci ha inoltre riferito che considera tale pratica superata ed inutile in quanto è palese che non c’è corrispondenza biologica tra i primati e l’uomo. Inoltre ha chiarito che lui non ha mai fatto sperimentazione di farmaci su animali o vivisezione sperimentale, ma attualmente le norme internazionali e nazionali prevedono che un farmaco per essere dichiarato ammissibile sulla specie umana deve prima obbligatoriamente essere sperimentato su roditori e su una specie animale diversa. Modificare solo la Legge nazionale – seguita Bonessio – potrebbe essere una “vittoria di Pirro” perché le pratiche contro gli animali si sposterebbero dal nostro Paese ma sarebbero proseguite in quasi tutte le nazioni estere”.

GLI IMPEGNI DEL CANDIDATO – Riguardo agli impegni presi sulle tematiche ambientaliste è ferma e positiva la posizione di Bonessio: “Marino ha anche dato disponibilità, nel caso diventasse Sindaco, a favorire l’avviamento a Roma di confronti internazionali, alla presenza degli antivivisezionisti, per fare il punto della situazione. Per Roma – continua Bonessio – sulle questioni animaliste che competono alla città, Marino ha preso impegni per abolire le botticelle, vietare il circo con gli animali, introdurre nei menù delle mense scolastiche diete vegetariane e vegane, rivedere le norme sul randagismo e favorire le adozioni, avviare nelle scuole campagne di sensibilizzazione, prevedere il sostegno all’assistenza veterinaria a favore di animali posseduti da soggetti indigenti e dare vita a una Consulta Comunale per i diritti ed il benessere degli animali a cui possano partecipare i cittadini animalisti, le associazioni e i comitati”.

Leonardo Mancini