
Tratto da Urlo n.231 febbraio 2025
MUNICIPIO VIII – A San Paolo una Basilica vestita a festa sta accogliendo i pellegrini. Per l’apertura della Porta Santa è stata completata la prima tornata di lavori di riqualificazione, che coinvolgono l’area attorno alla Basilica, per un totale di 3mila mq e 1milione di euro. Oltre al rifacimento dell’area verde antistante il sagrato, è stato riqualificato il viale pedonale retrostante il battistero. A suscitare la soddisfazione dell’amministrazione municipale, poi, è l’apertura di un info point, al momento attivo dalle 8.30 alle 18.00, a disposizione di romani e turisti: “Un grandissimo risultato per il Municipio VIII, che vede l’istituzione del primo punto informativo turistico in uno dei nostri quartieri”, ha commentato il gruppo Pd in una nota. In un clima di generale rinnovamento, non manca l’attenzione alla pulizia di strade e stazioni, soprattutto nelle aree adiacenti alla Basilica, passaggio obbligato per i pellegrini intenzionati a varcare la Porta Santa. “Il problema principale è il degrado che colpisce le zone attorno San Paolo – è l’osservazione della consigliera Caterina Benetti di FI – Come opposizione abbiamo fatto presente la necessità di programmare interventi di pulizia periodici delle strade e delle due stazioni della metro San Paolo e Marconi”.
CANTIERI AL PARCO SCHUSTER
Il secondo spezzone di lavori, la cui fine è prevista per marzo 2025, comprende la riqualificazione di Parco Schuster, l’area verde che assunse l’aspetto attuale in occasione di un altro Giubileo, quello del 2000, indetto da Giovanni Paolo II, e colto al balzo dall’allora sindaco Rutelli per passare una mano di vernice fresca sull’intera città. Ma lo slancio non manca neanche oggi: “Importantissimo, nella seconda fase degli interventi, l’adeguamento dei giardini in termini di inclusività”, ha commentato il presidente del Municipio VIII, Amedeo Ciaccheri. Vale a dire, il ripensamento dell’area (viali e giochi per bambini) per consentirne la piena fruizione da parte dei diversamente abili, grazie a un progetto sorto dalla collaborazione tra Roma Tre e la fondazione Tetrabondi.
L’ACCOGLIENZA
Ma il trambusto di cantieri e cronoprogrammi in una città che cambia non distoglie l’attenzione dalle parole di Papa Francesco, che ha voluto dedicare l’anno santo alla virtù cristiana della speranza. In questa direzione va l’apertura di quattro tensostrutture (a San Pietro, presso le stazioni Ostiense e Tiburtina e in via Porta San Lorenzo, a pochi metri dalla stazione Termini) per l’accoglienza dei senza fissa dimora, con un investimento capitolino da 4,3 milioni di euro. Sulla tensostruttura di Ostiense, collocata in piazzale dei Partigiani, questi i buoni propostiti di Alessandra Aluigi, Assessora alle Politiche sociali della giunta Ciaccheri: “Benché la struttura cada tra il I e l’VIII Municipio, ci sentiamo pienamente coinvolti. In futuro, potremo pensare di offrire vari servizi, come le lezioni di italiano gratuite”. Le quattro strutture, gestite dalla Sala Operativa Sociale, sono al momento aperte 24 ore su 24 e dispongono di bagni e mense, oltre che 250 posti letto in totale, un numero chiaramente insufficiente a fronte dello stato di grave emergenza in cui versa la Capitale ormai da molti anni. Secondo i dati raccolti lo scorso 20 aprile, durante la cosiddetta Notte della Solidarietà, sono 2.204 i senzatetto romani. Il tracciamento, però, eseguito da volontari su iniziativa dell’Assessorato alle Politiche Sociali di Roma, si è limitato a un’area di 46,7 kmq. A conferma della scarsa attendibilità di questi numeri, il censimento eseguito dall’Istat a fine 2022: i senza dimora romani sarebbero oltre 22.000. Un triste dato, che di fatto sembra azzittire il tanto entusiasmo, i tanti buoni propositi e la tantissima propaganda politica che hanno accolto questo Giubileo.
Anna Di Cesare