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Cultura Municipio VIII: nessun fondo per i Municipi

palco-teatro

Intanto il M5S promette controlli sui bandi lamentando poca trasparenza

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I FONDI ALLA CULTURA – Il 7 ottobre una in una nota Andrea Catarci e Claudio Marotta, rispettivamente Presidente e Assessore alla Cultura del Municipio VIII, lamentano la scarsità di fondi destinati alla cultura nelle disponibilità dei Municipi: “Da anni le risorse destinate alle politiche culturali nei municipi hanno segnato un crollo vertiginoso, fino ad arrivare allo zero nel bilancio attuale. L’assessora alla Cultura Marinelli – seguitano nella nota – ha affermato di voler invertire la tendenza ed ha avviato un percorso di ascolto e di compartecipazione alle scelte con gli assessorati municipali in una serie di riunioni svolte di recente”. La richiesta all’Assessora Capitolina alle Politiche Culturali è chiara: “Se corrisponde al vero l’indiscrezione sulla presenza nel bilancio comunale di risorse da destinare a manifestazioni e attività culturali nella città, ha l’occasione per dimostrare che fa sul serio e che non intende limitarsi ad incontri e pacche sulle spalle, trasferendo immediatamente ai Municipi i relativi fondi e magari vincolando gli stessi Enti a promuovere bandi territoriali per dar luogo ad assegnazioni trasparenti – aggiungono – si eviti di cercare qualche scusa per mantenere la cabina di regia in quel Campidoglio da cui si vede una città sfocata anche rispetto alle esigenze dei quartieri in campo culturale. Di quel riflesso incondizionato per cui si parla di decentramento e contemporaneamente si fanno scelte centraliste davvero non c’è bisogno”.

I FONDI RIMANGANO AL DIPARTIMENTO CENTRALE – Purtroppo le richieste dell’Assessorato e della Presidenza municipale sono cadute nel vuoto: “Come al solito si parla di decentramento e si pratica il centralismo ad oltranza, odioso quanto inefficace – riprendono in una nota di quest’oggi – Anche sulla cultura non si fa eccezione. Infatti, dopo i ripetuti incontri con i Municipi e le continue segnalazioni inviate a Roma Capitale, anche quando si trovano circa 50.000 euro a Municipio per manifestazioni ed attività culturali, l’Assessorato alla Cultura comunica che tali risorse rimarranno al Dipartimento centrale, perché impossibilitati, non si sa bene da cosa, a trasferirle alle strutture Territoriali, che anche per quest’anno rimangono con uno zero in bilancio – aggiungono Catarci e Marotta – Quando centralmente ci sono pochi fondi, questi non arrivano agli Enti municipali, quando invece ci sono risorse disponibili non si può fare una variazione di bilancio. Domani quale altra impossibilità si tirerà in ballo? È ora di finirla e di invertire la rotta, assegnando le risorse e la gestione delle stesse ai Municipi”.

I BANDI – Nel Municipio VIII i bandi sulla cultura, anche se per poche migliaia di euro, ci sono stati. Il primo nella nuova consiliatura riguardava le scorse festività natalizie, ed i 40.000 euro da destinare ad attività culturali concentrate tra dicembre e gennaio. Ora dal 6 ottobre scorso, sono stati presentati online i nuovi bandi della legge 285. Nonostante questo arrivano le critiche del M5S municipale, che ci tiene a completare il quadro tracciato dal Presidente Catarci e dall’Assessore Marotta: “Per quanto rinvenuto dai nostri accessi agli atti, fino al 2013 tutti i soldi alla cultura che hanno raggiunto pure cifre considerevoli negli anni passati (anche oltre 200.000 euro) sono stati assegnati da Catarci e dagli assessori alla cultura compreso l’assessora Carla Di Veroli senza bando, ovvero tramite semplici determinazioni dirigenziali – spiegano in una nota i Consiglieri del M5S, Carlo Cafarotti e Valentina Vivarelli – I bandi per la cultura (iniziati con le nostre sollecitazioni solo con la nuova legislatura) così come quelli per l’assegnazione dei fondi della 285 non sono mai passati nelle commissioni competenti, nonostante il M5S lo abbia chiesto”. 

UN CONTROLLO SUI BANDI – Sarebbe proprio questa la volontà dei Consiglieri Penta Stellati: “Analizzare i Bandi assieme agli altri consiglieri prima della loro pubblicazione. Invece dal 6 ottobre sono on line i nuovi bandi della 285 e come sempre noi li visioneremo a posteriori. Vorremmo ricordare – aggiungono – che nessun bando è garanzia di trasparenza a prescindere, e c’è bisogno di controllo ex-ante. In questo modo non si può governare una capitale. Manca la trasparenza; la programmazione è assente e l’accesso ai fondi è proibito di fatto alle associazioni più deboli nel territorio”. Il M5S ha infatti rilevato grandi difficoltà nella partecipazione per le Associazioni che non hanno mai vinto un bando: “Chi non ha mai vinto nessun bando dovrebbe avere la precedenza, al fine di sostenere più associazioni possibili ed evitare quel clientelismo che ha visto, negli anni passati, la crescita di veri e propri serbatoi di voti da riempire in prossimità delle elezioni. Risulta ovvio – concludono – che chi da anni ha rapporti col Municipio, anche se trasparenti, si sarà costruito un curriculum ed una capacità organizzativa che gli garantirà la precedenza su chi tenta di dare vita a nuove idee, ma non ha l’esperienza per districarsi nelle pieghe burocratiche che scoraggiano assai chi non ha santi in paradiso”.

Leonardo Mancini