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Edificazioni Vigna Murata: il parco del Tintoretto riaprirà dopo l’estate

Con una Mozione in Campidoglio si punta a legare gli oneri al territorio con opere scelte dai cittadini

Tratto da Urlo n.212 maggio 2023

OTTAVO COLLE – Sono ripresi i lavori sull’area di Vigna Murata dove dovrebbe sorgere un nuovo supermercato Esselunga, ma allo stesso tempo anche la vicenda degli oneri derivanti dalla trasformazione urbanistica ha fatto dei passi avanti, così come la risistemazione del parco del Tintoretto. Gli oneri ricadranno sul quadrante, perlomeno è questo quanto richiesto dalla mozione approvata in Campidoglio. Il testo, che vede come prima firmataria la consigliera Pd, Antonella Melito, e appoggiato anche dalle opposizioni con l’attuale Senatore di FdI Andrea De Priamo, chiede l’apertura di un tavolo tecnico per ridefinire i fondi di questo intervento urbanistico, soprattutto dopo lo stralcio dell’arteria di collegamento tra Vigna Murata e Tintoretto che avrebbe distrutto il parco alle spalle di via Baldovinetti. “Ora – afferma l’Assessore municipale all’Urbanistica, Luca Gasperini – aspettiamo che il dipartimento comunale convochi il tavolo per affrontare i vari problemi come la riapertura del parco”.

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LA VICENDA

Il Programma di Trasformazione Urbanistica Vigna Murata prevedeva, oltre ad alcuni edifici residenziali, anche uno store Esselunga, un asilo e una strada di collegamento a 4 corsie che avrebbe deturpato il Parco del Tintoretto. Nel novembre del 2019, a seguito delle molte proteste del Municipio VIII e dei cittadini, anche il Campidoglio si era schierato contro la costruzione della strada, votando all’unanimità una Delibera (71/2019) per rivedere la Convenzione urbanistica, stralciandola. Da quel momento in poi però l’intervento sembra essersi bloccato, lasciando il parco devastato dagli scavi per la realizzazione della strada e la viabilità di Vigna Murata pesantemente compromessa. Il 22 maggio 2022 l’Assemblea Capitolina ha approvato una mozione (n.119) per chiedere il ripristino del Parco del Tintoretto, un tavolo per arrivare alla monetizzazione degli oneri legati al progetto e l’approvazione della nuova convenzione urbanistica integrativa a quella del 2017 (che stralcia la strada di collegamento). È sulla scorta di questo documento che arriva la mozione della consigliera Melito, la quale torna a chiedere un tavolo con i cittadini per monetizzare e legare al territorio i fondi derivanti da questi interventi.

I COMMENTI

La stessa Consigliera Melito ha salutato con favore l’approvazione della mozione da parte dell’Aula Giulio Cesare, commentando attraverso i social: “Chiediamo un tavolo tecnico coinvolgendo i comitati di zona per procedere alla convenzione integrativa rispetto a quella firmata nel 2017”. In particolare, aggiunge Melito: “Chiediamo inoltre un diverso utilizzo dei fondi rispetto alle opere per l’asse da via di Vigna Murata verso via del Tintoretto, attraverso la monetizzazione e vincolando l’importo a opere che ricadano sul territorio e individuate insieme alle associazioni di zona”. Anche l’ex consigliere, ora Senatore, Andrea De Priamo ha voluto ringraziare l’Aula per questa votazione: “Bene l’approvazione unanime che prosegue il lavoro della Delibera con la quale abbiamo avviato il percorso per la cancellazione della strada che avrebbe distrutto il parco del Tintoretto”.

IL PARCO DEL TINTORETTO

Intanto nelle ultime settimane si sono fatti dei passi avanti anche sulla rinaturalizzazione del parco, con la piantumazione di diverse alberature (saranno 146 in totale e saranno seguite durante l’attecchimento) in collaborazione con Esselunga: “L’obiettivo – ha spiegato il minisindaco Ciaccheri – è quello di restituire quest’area ai cittadini, riaprendo il parco dopo l’estate”. Saranno anche posizionati nuovi arredi per rendere maggiormente fruibile l’area. Inoltre è lo stesso Presidente a spiegare come un tavolo, tra l’Assessorato Capitolino e il Municipio VIII, sia comunque già attivo, proprio per individuare delle opere sul territorio: “Sarà importante aprire alle Associazioni e ai comitati per co-progettare le opere e farle rientrare all’interno della programmazione”.

Leonardo Mancini