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Ex Fiera di Roma: la proposta di riqualificazione al vaglio del Municipio

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L’VIII Municipio dovrà esprimere un parere che potrebbe essere un ‘si condizionato’

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LA RIQUALIFICAZIONE DELL’EX FIERA – È del 3 luglio la decisione della Giunta Capitolina di sottoporre la Proposta di delibera sulla riqualificazione dell’ex Fiera di Roma al vaglio dell’Aula Giulio Cesare. Come di consueto la proposta è arrivata anche nel Municipio VIII, dove al momento viene discussa in Commissione Urbanistica e in Giunta municipale. Già nelle scorse settimane avevamo scritto in merito al piano di riqualificazione, ricostruendo l’intervento attraverso i verbali di Commissione Urbanistica municipale. 

LA PROPOSTA DI ROMA CAPITALE – Nella proposta, oltre ad un dimensionamento complessivo dell’intervento di 75.000mq di SUL (Superficie Utile Lorda), vengono anche posti gli obiettivi di interesse pubblico da seguire nella progettazione: “Realizzazione di servizi pubblici legati alla dimensione internazionale di Roma Capitale – ma anche – servizi di quartiere organizzati in una porzione dell’area caratterizzata come luogo di incontro”. E ancora una porzione di residenziale non superiore all’80% della SUL, quindi un massimo di 60.000mq, “della quale – si legge nella proposta – non meno del 20% va destinata ad edilizia residenziale sociale convenzionata con Roma Capitale”. La progettazione dell’intero intervento, per quanto espresso nella proposta, “si esplica attraverso una procedura concorsuale che la proprietà, Investimenti S.p.A., dovrà svolgere previo accordo con l’Amministrazione Capitolina”. Nell’iter progettuale è anche richiamato un momento della partecipazione, “in cui raccogliere e rielaborare progettualmente le istanze locali”. 

TRE MACRO-CONDIZIONI – La votazione sulla proposta in Commissione Urbanistica è stata rimandata, per ottenere maggiori informazioni e spiegazioni da parte degli uffici competenti, così come è stata aggiornata la seduta di Giunta municipale del 23 luglio. In ogni caso dalla Presidenza del Municipio VIII e dall’Assessorato municipale all’Urbanistica sono state condivise alcune linee guida che potrebbero portare ad un voto positivo della proposta di delibera sulla ex Fiera, seppure con alcune condizioni: “Abbiamo fatto degli approfondimenti e siamo in via di risoluzione sulle questioni metodologiche – ci spiega il Presidente Andrea Catarci dopo la riunione di Giunta – Se arriveremo a votare positivamente il nostro voto sarà vincolato ad alcune richieste”. Tra queste l’edilizia convenzionata. “Accettiamo il residenziale che abbiamo sempre osteggiato – prosegue Catarci – ma con la condizione che il 50% venga destinato ad edilizia residenziale pubblica sovvenzionata per far fronte all’emergenza abitativa, sarebbe la prima volta che questo avviene nella nostra città”. Altro tema che potrebbe pregiudicare il parere favorevole del Municipio riguarda le volumetrie: “Non siamo convinti degli aspetti di superfice richiamati, nella proposta non si parla di volumetrie. Chiediamo che l’aspetto dimensionale tenga conto della deliberazione del Consiglio Municipale del 2010 e che si assuma comunque l’impegno a non superare nel percorso di demolizione e ricostruzione le volumetrie presenti ad oggi all’interno dell’area”. Ultima condizione che probabilmente verrà posta dal Municipio VIII riguarda di metodi della progettazione e della partecipazione dei cittadini alle decisioni su questo importante intervento: “Se non viene individuato lo strumento urbanistico attuativo allora il progetto lo penseranno gli attori territoriali attraverso la progettazione partecipata – spiega il Presidente Catarci – Vogliamo che il documento alla base del concorso di progettazione sullo spazio dell’ex Fiera lo elabori il territorio in maniera partecipata”.

TUTTO PARTE DALLA PARTECIPAZIONE – Sulla partecipazione è intervenuto anche l’Assessore Municipale all’Urbanistica del Municipio VIII, Massimo Miglio, che ha richiamato l’importanza del coinvolgimento della popolazione: “Questa è la condizione essenziale per andare avanti nell’approvazione della delibera”. L’Assessore ci tiene poi a sottolineare la natura di questo documento: “Non abbiamo avuto un progetto da votare, ma solo un documento che richiedeva di dare all’Assessorato all’Urbanistica Capitolino tutto il potere di progettare e decidere in merito all’area. Questo – spiega – non è consono a Roma Capitale, ora vogliamo porre i nostri criteri, attraverso un progetto partecipato con il territorio. Penso – conclude l’Assessore – che questo iter potrebbe essere tranquillamente accettato da Roma Capitale, perché non si può escludere la partecipazione cittadina su un progetto così importante”. 

Leonardo Mancini