Home Municipi Municipio VIII

Garbatella: l’autorizzazione non arriva e il Campo Internazionale non può pulire l’area verde

camp8 - 1

Succede nel Parco delle Catacombe di Commodilla, dove i volontari di Camp8 non potranno intervenire

Ads

IL CAMPO – Arrivano da tutto il mondo i volontari del Campo Internazionale Camp8, organizzato dal Comitato Parco Giovannipoli, Legambiente Garbatella, La Strada, Nessun Dorma e Villetta Social Lab. Negli ultimi giorni hanno partecipato a dei laboratori di autocostruzione per regalare alle aree verdi del Municipio VIII degli arredi ricavati da materiali di scarto. Oggi avrebbero dovuto prendere parte alle operazioni di pulizia del Parco delle Catacombe di Commodilla, ma così non sarà

LA SITUAZIONE DELL’AREA VERDE – La vicenda ci viene raccontata dagli organizzatori di Camp8, appartenenti al Comitato del Parco: “Quest’area verde, rispetto ad altre del territorio, soffre il fatto di non essere in carico all’Assessorato all’Ambiente – raccontano i volontari – Ricadendo del vecchio progetto ‘Cento Piazze’, il nostro unico interlocutore è il Dipartimento alle Periferie, che tra le atre cose non ha voci di bilancio per la gestione del verde”. Così da diversi anni i cittadini del Comitato si occupano autonomamente della manutenzione ordinaria, dello svuotamento dei cestini e del servizio di apertura e chiusura dei cancelli, ottenendo per questo la ‘custodia del parco’.

LE AUTORIZZAZIONI – Ma per ogni iniziativa, dalle giornate di pulizia programmate fino agli eventi di raccolta fondi per l’acquisto di attrezzatura, il Comitato deve richiedere con largo anticipo (circa 30 giorni) un’autorizzazione del Dipartimento. “In questo caso non vale il ‘silenzio assenso’, quindi se non ci arriva una risposta il nostro unico potere è quello di sollecitare – seguitano gli attivisti – In questo caso, vista l’importanza dell’evento, abbiamo voluto assicurarci di rispettare i tempi, inviando la nostra richiesta il 28 aprile scorso”. Purtroppo in più di due mesi non sono arrivate comunicazioni, mentre alle richieste di chiarimento è stato risposto che tale istanza è stata smarrita. “Nonostante questo risultano presenti le richieste inviate per la programmazione del resto dell’anno (contenenti anche la pulizia di oggi), alle quali ancora non abbiamo avuto risposta”.

SALTA LA PULIZIA CON I VOLONTARI – Gli attivisti nel rispetto di quanto previsto dalle normativi e dalle regole dei campi di volontariato internazionale non possono portare avanti nessun intervento senza questa autorizzazione, per questo motivo la pulizia del Parco delle Catacombe di Commodilla è saltata. “Quello che più fa male in questa vicenda – seguitano dal Comitato – è che non si è cercato di valorizzare un’esperienza internazionale partita dal basso. Abbiamo ragazzi che arrivano da ogni parte del mondo, da paesi con situazioni politiche e sociali molto più complesse delle nostre, ed è stato difficile spiegare loro il motivo per cui ci viene di fatto impedita la pulizia di un parco”. La difficoltà, immaginiamo, sta proprio nella impossibilità di comprenderne le ragioni, al di là della rugginosità dei meccanismi burocratici e amministrativi. “Ci spiace perché i nostri ragazzi, che in questi giorni oltre a lavorare con noi stanno visitando una città splendida come Roma, porteranno con loro il ricordo di questa brutta vicenda, di una figuraccia amministrativa”.

IL PARCO TORNA IN AUTOGESTIONE – Purtroppo non c’è stata alcuna possibilità di risolvere questa vicenda, rendendo impossibile la pulizia da parte dei volontari. I cittadini del Comitato non intendono lasciar passare in silenzio questa brutta figura internazionale causata dall’Amministrazione. Per questo, come fatto in passato, puntano sull’autogestione: “Pur non portando avanti la pulizia con i volontari, da quest’oggi consideriamo il parco in autogestione, rimandando la decisione di riconsegnare le chiavi al Comune ad una riunione con tutti i soci che programmeremo per settembre”. Se da un lato la possibilità di fare un passo indietro, lasciando l’area verde al degrado e all’incuria, fa paura, dall’altro non si può far finta di nulla.

Leonardo Mancini

(Nella foto i volontari di Camp8)