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Garbatella: prosegue il restauro della scritta ‘Vota Garibaldi’

Serviranno ancora alcuni giorni di lavoro perchè che la scritta risalente al 1948 venga completamente recuperata

GARBATELLA – Mancano ancora alcuni giorni di lavoro (ne serviranno 4 o 5 secondo quanto riportato dal Campidoglio) per completare il restauro della scritta ‘Vota Garibaldi’ nel quartiere Garbatella. Gli interventi sotto la direzione della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, sono partiti nella giornata del 14 marzo, dopo che appena un giorno prima la scritta era stata coperta da una squadra dell’ufficio decoro del Campidoglio. La storia scritta risalente al 1948 dovrebbe tornare ‘come nuova’, ma il rischio che questa potesse essere stata definitivamente compromessa ha destato molta preoccupazione. La reazione della politica locale, così come dei residenti del quartiere, è stata immediata. Dalla maggioranza e dall’opposizione questo fatto è stato condannato, lamentando la scarsa attenzione da parte del Campidoglio alla storia, alla memoria e alle specificità dei territori.

IL BOTTA E RISPOSTA – In particolare il botta e risposta si è consumato dopo l’ammissione dell’errore da parte di Roma Capitale, che in una nota però ha scaricato la colpa su un operaio: “La rimozione è dovuta all’errore di un addetto della ditta appaltatrice del servizio per il decoro urbano – comunica il Campidoglio in una nota – recatosi sul posto su richiesta della Polizia Locale, per cancellare dei graffiti ingiuriosi, di propria iniziativa ha rimosso anche quella storica scritta”. Una nota del M5s romano ha poi criticato, non centrando però l’obiettivo della protesta, le dichiarazioni della politica locale: “E ora che si è capito che la cancellazione è stata dovuta all’errore umano di un addetto della ditta appaltatrice del servizio per il decoro urbano che si fa? Chiederanno indignati la testa dell’operaio? Ne chiederanno il licenziamento?”. La replica arriva immediata dall’Assessore municipale alla Cultura, Claudio Marotta: “Per cultura politica, noi mai e poi mai chiediamo la testa di chicchessia, tanto meno di un semplice operaio mandato allo sbaraglio – afferma Marotta – Il punto non è la cancellazione della scritta, fatto comunque di per se gravissimo, ma lo stato di abbandono in cui versa il nostro amato quartiere per colpa della Giunta comunale – e ancora – Gravissimo è anche l’assoluto disinteresse per i festeggiamenti dei 99 anni a cui non si è presentata né la Sindaca né un suo delegato e l’assenza di risposte in vista del Centenario nonostante le nostre continue proposte di collaborazione”.

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LA REAZIONE DELL’ATER – Reazioni non sono mancate nemmeno dall’Ater, proprietario del muro sul quale la scritta è stata vergata. L’Ente ha immediatamente scritto al Campidoglio, richiamando la necessità di concordare gli interventi: “Siamo venuti a conoscenza del fatto esclusivamente a mezzo stampa – si legge nella nota del direttore dell’Ater, Andrea Napoletano – senza che nessuna comunicazione ufficiale e ufficiosa sia mai pervenuta – e ancora – Chiediamo di conoscere nel dettaglio cosa abbia portato alla cancellazione della scritta, azione che oltre a configurarsi come atto impropriamente effettuato su proprietà di terzi, ha causato un gravissimo danno per la cittadinanza tutta che perde un importante e amato monumento storico – conclude la nota – Chiediamo di sapere quali saranno le azioni che l’Amministrazione intende mettere in campo per ripristinare il monumento cancellato, confidando che esse saranno preventivamene concordate con Ater in qualità di proprietaria delle mura”.

LeMa