GARBATELLA – Immediato l’intervento di rimozione del grande ramo di pino caduto sul tetto della palazzina dell’Ater in Largo Ansaldo alla Garbatella. Lo schianto era avvenuto nella mattinata di lunedì quando la Capitale è stata investita dall’ondata di maltempo e dai forti venti che hanno messo a durissima prova le alberature. A parlare dell’intervento di rimozione avvenuto nella giornata di ieri è il minisindaco del Municipio VIII, Amedeo Ciaccheri: “A Largo Ansaldo, nel cuore della Garbatella, una palazzina di proprietà ATER, dove vivono cinque famiglie, è stata colpita da un enorme pino che si è depositato sul tetto. È stato necessario dapprima evacuare tutte le famiglie che, dopo l’intervento del Municipio VIII, hanno trovato ospitalità negli alberghi convenzionati, per tali emergenze, per poi approntare subito un intervento di rimozione della grande pianta, attraverso il coinvolgimento di ditte specializzate che hanno portato sul posto una GRU e un ragno con il carrello elevatore”.
L’INTERVENTO – Le famiglie evacuate potranno quindi rientrare nelle loro abitazioni, anche grazie all’intervento tempestivo dell’Ater, del quale haparlato il Direttore Generale, Andrea Napoletano: “Come Ater abbiamo attivato le nostre squadre di tecnici già da sabato scorso e, ad oggi, sono stati effettuati gli interventi di rimozione degli alberi caduti e pericolanti e la messa in sicurezza delle aree in tutte le zone di cui abbiamo avuto segnalazione”.
IL MONITORAGGIO – Sono il minisindaco Ciaccheri e il Direttore Generale Napoletano, a parlare del monitoraggio messo in campo nelle ultime settimane sulle alberature dei lotti dello storico quartiere di Garbatella: “Grazie alla collaborazione inter istituzionale e all’intervento tempestivo di Ater, si è trovata immediata soluzione a questa emergenza nell’emergenza. In più, prima dell’allarme di queste ultime ore, nelle ultime settimane è stato avviato un programma straordinario di monitoraggio di tutte le alberature dei lotti della Garbatella, realizzato da Ater insieme alla società Deca in supporto con il CNR. Questa è un modello di collaborazione che nasce quando si ha a cuore la città. In questo modo – concludono Ciaccheri e Napoletano – oggi risolviamo un problema che altrimenti si sarebbe protratto per troppo tempo”.
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