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Garbatella: cosa manca per il nuovo mercato?

Gli operatori di via S. Galla, in sede impropria da 18 anni, aspettano l’ok del Campidoglio al progetto proposto dal Municipio VIII

Mercato Santa Galla

Tratto da Urlo n.186 Gennaio 2021

GARBATELLA – Con l’avvio del nuovo anno si spera in una ripresa dell’iter che dovrebbe portare gli operatori di via S. Galla (attualmente in sede impropria) a vedere finalmente realizzato un nuovo mercato. Gli operatori ufficialmente apparterrebbero al mercato coperto di via Passino, ma nel 2002 sono stati spostati in via S. Galla, dove ancora si trovano. Purtroppo i 18 mesi necessari alla riqualificazione del vecchio mercato sono diventati 18 anni e ancora non c’è una soluzione. Dopo i lavori di adeguamento alle norme antisismiche e antincendio (in parte ancora da concludere), nel 2013 il mercato di via Passino è divenuto sede del Farmer’s Market, allontanando ancora di più l’ipotesi di un loro rientro. Con la chiusura (non senza polemiche) dell’esperienza del Farmer’s (lo scorso anno), si è tornati alla carica per ridiscutere il futuro del mercato di Santa Galla.

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LE IPOTESI

Nel 2019 erano state avanzate tre differenti ipotesi, tutte contenute in un documento votato dal Consiglio Municipale e portato all’attenzione del Campidoglio. Già allora erano stati gli stessi operatori a darci conto delle possibilità che si prospettavano. Tra queste non era stato escluso il rientro in via Passino, naturalmente a fronte dei lavori di adeguamento per rendere la struttura finalmente adatta ad ospitare un vero mercato. C’era poi un’idea avanzata dagli stessi operatori: un progetto in partenariato tra pubblico e privato per realizzare un nuovo plateatico nella vicina piazza G. da Verrazzano. Fino all’ultima possibilità, cioè superare la sede impropria di via S. Galla e realizzare in quel sito un mercato in piena regola. La scelta alla fine sarebbe ricaduta su quest’ultima ipotesi, sia per continuità con l’esperienza mercatale, affinata in 18 anni di permanenza su quella strada, che per la possibilità di realizzare con più facilità l’intervento.

IL FUTURO DEL MERCATO

Ma anche se la strada da seguire per questo intervento è stata segnata, purtroppo l’iter sembra essersi nuovamente arenato. È l’assessore municipale al Commercio, Leslie Capone, a spiegare quale sia lo stato dell’arte: “Lo scorso anno con una Memoria di Giunta avevamo avanzato l’ipotesi di realizzare il nuovo mercato sulla porzione di via S. Galla che adesso è percorribile – spiega Capone – Gli uffici tecnici hanno fatto le verifiche e stilato uno studio di fattibilità – un progetto preliminare, ndr – che il Municipio ha riportato ai Dipartimenti comunali”. L’invio di questo studio è avvenuto il 13 agosto scorso e sono già arrivate le risposte dalla Polizia Locale (per la sicurezza stradale) e dal Dipartimento Sviluppo Economico, mentre ancora non è arrivata nessuna risposta dall’Urbanistica: “Sono loro a dover predisporre la Variante al Prg che adibisca quel tratto di strada a servizi, senza quest’atto – aggiunge Capone – l’intero progetto si ferma”. L’ultima richiesta di sollecito inviata agli assessorati competenti (Urbanistica e Commercio) è dello scorso ottobre, ma una risposta tarda ancora ad arrivare.

IL PROGETTO

Intanto nelle scorse settimane l’Assessore Capone e il minisindaco Amedeo Ciaccheri hanno fatto il punto con gli operatori. Il progetto allo studio di Roma Capitale prevede 36 box, con una copertura e una piazzetta sul lato della circonvallazione Ostiense, da realizzare sul lato di via S. Galla attualmente non occupato dal mercato. I costi di quest’operazione al momento non sono ancora stati calcolati con precisione, ma dovrebbero attestarsi attorno ai 2,5 milioni di euro. “Oggi questo progetto attende ancora, dopo mesi, la deliberazione di variante urbanistica di Roma Capitale che è preliminare alla concretizzazione dell’opera – ha commentato il Presidente Ciaccheri – Sono lavori importanti e strategici nonché necessari all’azione di rilancio delle attività commerciali. Perciò – conclude – ogni ulteriore ritardo, sarà un segnale sconsiderato rispetto a un’occasione e un’urgenza del territorio e della città”.

Leonardo Mancini