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Garbatella si apre alle Memorie di Donne Stradarole

Attraverso la vita di quattro donne un percorso della memoria contro la discriminazione

GARBATELLA – È fissato per il 7 dicembre alle ore 15 a Parco Brin l’appuntamento con il progetto ‘Memorie di Donne Stradarole’, realizzato con il finanziamento del Municipio VIII e con il sostegno dell’Associazione Socio-Culturale Le Funambole, operante a Roma nel campo della violenza di genere. Il progetto nasce da un’idea dell’artista Marta Cavicchioni e prevede la realizzazione di “edicole” in legno dedicate a quattro figure femminili dimenticate che, realizzate da altrettante artiste e collocate nelle aree verdi di Garbatella, andranno a creare un vero e proprio percorso della memoria contro la discriminazione.

IL PROGETTO

L’idea prende le mosse dalle Madonnelle stradarole, o edicole sacre, che avevano il compito di illuminare e proteggere i passanti dalla violenza nella città rinascimentale, similmente, le “edicole laiche” delle Donne Stradarole proteggeranno i passanti dalla violenza della discriminazione: senza alcuna valenza sacra, illumineranno le strade della memoria e creeranno attraversamenti tra le generazioni, mettendoli in ascolto delle storie di queste donne dimenticate “L’originalità del progetto – si legge nella presentazione dell’iniziativa – è da ricercare nell’utilizzo di questo strumento antico che viene traslato in un nuovo mezzo di comunicazione popolare, restituendo alla memoria collettiva queste quattro storie, chiavi di lettura per narrare un futuro diverso”.

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LE DONNE STRADAROLE DI GARBATELLA

Le edicole resteranno installate stabilmente nel quartiere, in modo che questo percorso artistico e culturale possa entrare a far parte della vita quotidiana dei suoi abitanti, e di quelli di tutta la città, coinvolgendo soprattutto le nuove generazioni consentendogli di acquisire come proprie, e del proprio territorio, le storie di queste figure femminili e dei valori di cui sono portatrici. Ogni artista si prenderà carico rispettivamente di una donna, per restituirne il ricordo: Micaela Serino dedicherà la sua opera a Raffaella Chiatti, detta Sora Lella del lotto 7, che nel settembre del ’43, divenne partigiana del VII GAP (Gruppo di Azione Patriottica) come unica donna, dato che il suo lavoro alla Croce Rossa la esentava dal coprifuoco, rendendola una staffetta ideale; Marta Cavicchioni interpreterà Maria De Zayas, scrittrice spagnola del ‘600, che per prima denunciò nei suoi racconti il ruolo subalterno della donna e la violenza di genere, sollecitando le donne a cercare l’indipendenza e gli uomini a educarsi alla non violenza; Debora Malis realizzerà l’edicola dedicata a Lise Meitner, la fisica austriaca che diede l’esatta interpretazione della fissione nucleare, ma che si vide scippare il premio Nobel dal chimico con cui collaborava, Otto Hahn, perché discriminata dal mondo scientifico in quanto donna e per le sue origini religiose, ebraiche, durante l’avvento del nazismo; Cecilia Milza rappresenterà, invece, la pianista e cantante Hazel Scott, che vide l’apice del suo successo tra gli anni ’30 e ’50 nell’America carica di pregiudizi razziali: rifiutandosi di esibirsi nei luoghi in cui vigeva la segregazione e lottando per la difesa dei diritti delle donne, finì nella black-list dei professionisti del mondo dello spettacolo ritenuti antiamericani e filocomunisti.

 Red