Home Municipi Municipio VIII

Garbatella: vandalizzata nella notte l’opera di Laika per il 25 aprile

Distrutta anche l’opera in Largo delle Sette Chiese che condanna il genocidio in Palestina

GARBATELLA – Nella notte tra il 27 e il 28 aprile sono state vandalizzate due opere, una delle quali realizzata in occasione delle celebrazioni del 25 aprile nelle strade del quartiere Garbatella. A darne notizia in una nota sono gli attivisti delle varie realtà associative della zona che avevano cura la realizzazione delle opere.

GLI ATTI VANDALICI

Gli attivisti in una nota parlano di un vero e proprio “attacco alla comunità territoriale”: “È stata distrutta la recente opera d’arte realizzata da Laika in occasione del 25 aprile, che celebrava la lotta di Liberazione e il protagonismo delle donne nelle resistenze di ieri e di oggi. È stata danneggiata, inoltre, l’installazione artistica dedicata a Handala, che a Largo delle Sette Chiese condanna il genocidio in corso in Palestina. Contestualmente sono stati affissi adesivi inneggianti allo stato di Israele sulla porta del Centro Sociale La Strada. Questi atti, che colpiscono una comunità ampia e plurale, fieramente antifascista e attiva da sempre in solidarietà con il popolo palestinese, da mesi si intervallano senza sosta; già a febbraio avevamo infatti denunciato attacchi simili firmati, in quel caso, dalla sedicente “Brigata Vitali””.

Ads

L’OPERA DI LAIKA

L’opera vandalizzata nella notte era stata affissa sotto le arcate di piazza Damiano Sauli. Si tratta di un grande poster dedicato “alle partigiane di ieri e di oggi”. Raffigura deu figure femminili: una partigiana del 1945 e una del 2025. Sul petto di quest’ultima quattro spille che simboleggiano le battaglie ancora in corso, come quella contro il patriarcato, il razzismo, la xenofobia, per la difesa dei diritti civili, contro la guerra e ogni forma di oppressione. “Le due donne si guardano le spalle, si proteggono – ha dichiarato l’artista – Per le donne la lotta è sempre doppia, hanno un doppio peso sulle spalle. E questa Repubblica antifascista e democratica è nata grazie al sangue dei nostri nonni e le nostre nonne”.

CONTINUARE A DENUNCIARE

Dagli attivisti delle realtà che firmano una nota congiunta arriva la volontà di continuare “con ancora più forza a raccontare gli orrori della guerra di 80 anni fa, così come di quelle in corso oggi; continueremo a denunciare e ad opporci al genocidio in corso a Gaza e a difendere l’umanità in ogni parte della terra, contro ogni violenza e contro ogni tentativo di revisionismo”.

Redazione