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Hotel via Costantino: Legambiente ripulisce l’area

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Dall’associazione l’appello al Sindaco: “Si acquisisca al patrimonio per un nuovo utilizzo”

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PULIAMO IL MONDO – Nella giornata di domenica scorsa il Circolo Garbatella di Legambiente nell’ambito dell’iniziativa ‘Puliamo il Mondo’, ha organizzato una importante azione di pulizia e ripristino del decoro nelle vicinanze dell’albergo in abbandono di via Costantino nel quartiere San Paolo. Gli attivisti, oltre a radunare decine di sacchi di rifiuti, hanno anche deciso di scrivere al Sindaco Marino per sensibilizzare l’Amministrazione su questa vicenda. “Con Puliamo il mondo vogliamo sostenere il diritto dei cittadini a vivere in una città decente e spingere l’Amministrazione comunale a rendere giustizia ai cittadini romani che hanno pagato questo scempio vivendo su luoghi degradati e senza aver ricevuto alcun beneficio per i mancati interventi di riqualificazione previsti”.

LA VICENDA DELL’HOTEL – La vicenda dell’albergo mai ultimato è strettamente legata a quel ‘pasticcio urbanistico’ di Piazzale dei Navigatori. L’intervento prevedeva la costruzione 150.000 mc a P.zza dei Navigatori e 34.000 mc su Via Giustiniano Imperatore. Inoltre, con un aumento di cubature pari a 60.000 mc, il costruttore si era impegnato alla realizzazione di una serie di opere di pubblica utilità che non hanno mai visto la luce.

LO STATO DELL’AREA – “Attualmente, l’albergo è stato ‘spolpato’ – scrivono da Legambiente – Deturpato con scritte, l’area su cui insiste è diventata una discarica, la recinzione è rotta e per gran parte ricoperta di pannelli di legno che impediscono dall’esterno la visibilità facendo temere per la sicurezza degli abitanti”.

LE RICHIESTE – Nella loro lettera gli attivisti del Circolo di Garbatella chiedono con forza l’intervento dell’Amministrazione Capitolina in questa annosa vicenda: “Chiediamo – scrivono – che l’Amministrazione si impegni per acquisire al patrimonio pubblico gli edifici a risarcimento del danno ricevuto, come richiesto da tempo dal Municipio VIII, trovando le forme di finanziamento opportune per completare l’opera e destinarla a case popolari, o alla casa dello studente per la vicina Università di Roma Tre, o ad albergo della gioventù, e recuperare così la fiducia dei cittadini in una corretta gestione pubblica di questa città”.

LeMa