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I cittadini di Ottavo Colle: aree verdi dimenticate ed un Pup finito per metà

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Pup Paolo di Dono: quando la sola alternativa sembra il procedimento in danno

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Tratto da Urlo n.116 giugno 2014

OTTAVO COLLE – Dopo le segnalazioni dei cittadini abbiamo deciso di fare un sopralluogo nelle aree verdi di Ottavo Colle. “Se cade un albero nel bosco nessuno ne sente il rumore – ci scrive un cittadino – questo però succede anche da noi”. Un quadrante ricco di verde che però sembra, in alcuni casi, essere poco manutenuto: “Alcuni parchi – seguita il cittadino – sono frequentati soltanto da chi porta fuori il cane, questo perché è impossibile portarci i bambini a giocare”. È il caso del lungo parco tra via Paolo di Dono e via del Tintoretto, dove l’assenza di un’area cani è molto sentita dalla cittadinanza: “Poi molte panchine e quasi tutti i cestini sono rotti o bruciati”. “In zona ci sono parchi importanti, in alcuni casi in condizioni non buone – dichiara il Consigliere Pd al Municipio VIII, Luca Gasperini – C’è ad esempio il Parco Mattia Preti, su via del Serafico, dove da poco abbiamo ricollocato la statua di San Francesco – trafugata qualche anno fa – ma l’area interna dovrebbe essere mantenuta meglio”. Una manutenzione che, in alcuni casi, non può tralasciare l’illuminazione notturna, se non altro per non alimentare un senso di insicurezza nella cittadinanza: “Personalmente come ex Delegato alla Sicurezza mi sono impegnato per una mappatura delle criticità dei diversi parchi del municipio – racconta Gasperini – Nella scorsa consiliatura facemmo un sopralluogo con Acea proprio al parco Preti dove trovammo l’illuminazione al 20%, e intervenimmo immediatamente. Questa è sicuramente una delle priorità”. Una proposta per migliorare perlomeno la manutenzione ordinaria delle aree, potrebbe essere quella di trovare dei privati interessati alla gestione: “Qui ci sono importanti aree verdi da sempre in cattivo stato – spiega il Capogruppo Ncd al Municipio VIII, Andrea Baccarelli – Vista la consolidata mancanza di fondi bisogna tentare nuove soluzioni magari coinvolgendo le importanti aziende della zona per la ripulitura e la manutenzione del verde. Ci sono aziende che adottano una rotonda – aggiunge – credo che possano anche adottare un parco”. Una situazione di oggettivo degrado è però riscontrabile nel Parco del Tintoretto, alle spalle di via Alessio Baldovinetti. Erba alta e molta immondizia contornano una storia di insediamenti abusivi: “La situazione è demoralizzante – ci spiega Stefano Salvi dell’Associazione Ottavo Colle – Abbiamo spesso sollecitato ma sembra quasi che il degrado in questa zona venga tollerato, con la speranza di innescare un senso di sfiducia che porterebbe a preferire una strada ad un parco mal tenuto”. Il riferimento è al progetto della strada di collegamento tra via di Vigna Murata e Tintoretto che, nei progetti, dovrebbe attraversare proprio questa area verde. “In questo municipio manca la componente ambiente – spiega la Consigliera del M5S al Municipio VIII, Valentina Vivarelli – La cattiva manutenzione del verde è un fenomeno che rileviamo su tutto il territorio. Abbiamo spesso chiesto un elenco delle priorità, perché non capiamo quale sia il modello di gestione. Facciamo un appello perché finalmente si parli di queste tematiche, magari attraverso l’istituzione del Responsabile del Decoro Urbano – tra le prime decisioni del Consiglio dopo le elezioni – sul quale non abbiamo risposte”.
Altra questione riguarda l’area verde sul Pup in via Paolo di Dono, che non è mai stata aperta ai cittadini nonostante i box siano funzionanti e tuttora in vendita: “Una storia vecchia – afferma Gasperini – con lavori proceduti anche speditamente ma mai conclusi”. Per Ncd le responsabilità su questa vicenda vanno divise “fra tutte le amministrazioni – spiega Baccarelli – L’opera nasce con Rutelli e Veltroni, poi viene completata con Alemanno ma non si riesce ad aprirla. Poi – conclude – un anno e mezzo di Marino non ha certo migliorato la situazione”. In questo caso, come ci spiegano dall’Assessorato ai Lavori Pubblici del Municipio, il problema riguarda proprio alcune opere mancanti senza le quali risulta impossibile prendere in carico l’area: “Nella convenzione con il Gruppo Abbondanza c’erano alcune sistemazioni secondo le norme stabilite da Roma Capitale che non sono state completate – spiega l’Assessore municipale, Paola Angelucci – In questi mesi di consiliatura abbiamo fatto vari incontri sulla sistemazione delle aree superficiali dei Pup, ma su questa vicenda non abbiamo ancora avuto impegni precisi dalla società. Una possibilità – seguita – sarebbe la sistemazione in danno a carico del Municipio. In questo caso i cittadini devono sapere che verrebbero spesi dei fondi per la manutenzione ordinaria che servono per tutto il territorio”. Un costo molto alto, soprattutto se si guarda alle condizioni delle strade e a quelle delle casse comunali. “I tempi amministrativi sono impensabili se paragonati alle necessità dei cittadini – sottolinea Angelucci – ma da quando sono Assessore questo è uno dei primi problemi che ho voluto affrontare. Speriamo di arrivare al più presto ad una soluzione”.

Leonardo Mancini