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Il circolo Che Guevara rischia la chiusura

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Parte la sottoscrizione per tenere in vita la storica sede di Rifondazione

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LA SEDE – del circolo Che Guevara della Montagnola rischia la chiusura a causa di una morosità nei confronti dell’Ater, proprietario dell’immobile di via Fontanellato. Abbiamo voluto sentire il Segretario del circolo, Luca Fontana, per capire le ragioni di questa vicenda: “Questo è avvenuto perchè l’atteggiamento demagogico tenuto negli anni 90 da PDS e AN ha prodotto una singolare vicenda nel Lazio – spiega Fontana – gli edifici dell’Ater della Regione Lazio, al contrario di quelli del Comune di Roma, utilizzati da sezioni di partito o da associazioni no profit, sono stati equiparati a locali commerciali”. Questa situazione ha portato le sezioni e le associazioni con sede in un’immobile dell’Ater ad avere lo stesso canone d’affitto di una qualsiasi attività commerciale.

L’AFFITTO – che il Che Guevara ad oggi deve sostenere è di 720 euro mensili: “Questo vuol dire che per il solo affitto, non considerando tutte le spese connesse alla nostra attività, un circolo con circa 80 membri dovrebbe pagare 8.640 euro l’anno – seguita Fontana – Gli stabili del Comune di Roma, affidati a partiti o ad associazioni, godono invece di una esenzione di circa l’80% infatti, nella maggior parte dei casi, non hanno alcuna morosità”. Il pagamento di questo canone d’affitto è quasi impossibile per il circolo Che Guevara, come afferma Luca Fontana: “La nostra situazione con un bilancio annuale molto basso legato a tessere ed eventi, non ci permette di pagare, ma non siamo i soli, sono una decina di sezioni di Rifondazione a Roma che si trovano in queste condizioni”.

IL TENTATIVO DI MEDIAZIONE – La sezione di via Fontanellato però aveva già dimostrato la volontà di rimediare alla morosità: “La nostra situazione è più particolare, siamo sempre voluti essere in regola – sottolinea il segretario – infatti quando nel 2011 ci arrivò la prima comunicazione riguardante una morosità di 64 mila euro, ci venne proposto di pagare immediatamente un quinto della cifra per poi aprire una trattativa sulla rateizzazione del debito. Con grande difficoltà abbiamo raccolto 14 mila euro e li abbiamo versati”. Successivamente, ci ha raccontato Fontana, dll’Ater è arrivata la comunicazione di attendere una convocazione per aprire la trattativa. Non ci sono state ulteriori notizie, fino a quando “una settimana dopo le amministrative è arrivata una lettera dell’Ater che imponeva il pagamento della morosità non prendendo nemmeno in considerazione i 14 mila euro già versati”.

LA CAMPAGNA DI SOTTOSCRIZIONE – per raccogliere i fondi necessari a salvare il circolo Che Guevara è stata quindi aperta una sottoscrizione aperta a tutti: “Nonostante le ultime elezioni amministrative non siano andate benissimo per i nostri candidati – conclude Fontana – abbiamo comunque ricevuto circa 1400 voti, con poco sforzo da parte dei nostri elettori e dei cittadini potremmo facilmente raccogliere altri 14.000 euro e tentare di riaprire le trattative con l’Ater”. Gli attivisti del Circolo di via Fontanellato stanno anche organizzando delle iniziative, come cineforum e concerti, per far conoscere questa situazione e sensibilizzare, simpatizzanti e non, nei confronti della chiusura di uno spazio di comunicazione e attivismo politico.

Leonardo Mancini