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Il no del XI Municipio al Piano Regolatore Sociale

Il Presidente Catarci e il Delegato alla Sanità Bertolini commentano la bocciatura del PRS da parte del Consiglio Municipale

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La votazione si è svolta il 15 novembre e subito il Presidente del XI Municipio, Andrea Catarci (Sel) ne ha commentato l’esito in una nota insieme all’Assessore alle Politiche Sociali Andrea Beccari: “Il Consiglio del Municipio Roma XI ha bocciato, con il parere negativo espresso da SEL, PD e IDV, il Piano regolatore sociale 2011-2015 proposto dalla Giunta Alemanno. Questo Piano regolatore sociale cittadino – hanno spiegato – si pone in un rapporto di continuità con lo smantellamento del welfare, con la negazione delle risorse ai territori, con il sostanziale abbandono delle comunità locali al loro destino, perpetrato in questi anni dal governo nazionale. Di fronte a un corpo sociale sempre più colpito dalla crisi, questo Piano non ha alcun respiro strategico e non assicura neanche la spesa storica su cui Roma si è assestata. Rinuncia a priori al compito di fornire risposte strutturali alle nuove povertà, alle generazioni precarie, ai tanti a cui è negato il diritto all’abitare, a chi necessita di una rete di assistenza inclusiva, come i cittadini con disabilità, gli anziani non autosufficienti e gli adulti in difficoltà”.I due hanno definito quella avanzata PRS “una proposta indecente” da parte dell’Amministrazione comunale e hanno concluso: “Il welfare e i servizi alla persona non possono essere ridotti ad un elenco di paroline svuotate di qualsiasi punto di caduta pratico. Serve, al contrario, un disegno generale di sostegno e rafforzamento della cittadinanza e di un’intera comunità”.

A fare loro da eco il Delegato alla Sanità del XI Municipio, Antonio Bertolini (Pd), che ha dichiarato: “Si vuole  far credere che a fronte di risorse  tagliate  dal Comune , rispetto alle esigenze dei terrritori , si possa  migliorare  l’offerta generale dei servizi  sociali. Migliorare le liste d’attesa di prestazioni  superstiti, dopo un taglio delle stesse  del 33%, sarà a discapito di utenti necessitanti di prestazioni di alta e media intensità, si pensi ai disabili e di assistenza sociale nei  Centri di Assistenza Dominciliare  con le Asl. Siamo stanchi di spot propagandistici – ha concluso Bertolini – noi ci confrontiamo con esigenze sociali sempre più drammatiche  e vogliamo responsabilmente dare risposte reali”.

Anche dal XVI Municipio, come abbiamo raccontato in precedenza, è arrivato un parere negativo al provvedimento, che per il momento resta in sperimentazione in quattro municipi e su cui la Giunta comunale sta raccogliendo, appunto, i pareri degli enti di prossimità.