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Il parco di Viale Londra resta chiuso perché in carico ai cittadini

La denuncia del CdQ Grotta Perfetta: “Perchè le aree adottate o cedute in affidamento devono avere un diverso trattamento rispetto alle altre?”

PARCO DI TOR MARANCIA – Quando verrà ultimato sarà tra i parchi urbani più grandi d’Europa. Un vanto per la città di Roma, un enorme polmone verde tra quartieri densamente abitati, ma per ora resta chiuso. Si tratta dell’Afa2 del Parco di Tor Marancia, la porzione dell’enorme area verde con ingresso da viale Londra. Qui, nonostante la Fase 2 e la possibilità per i cittadini di tornare ad usufruire dei parchi, il cancello d’ingresso resta sbarrato. Il motivo di tale chiusura è presto detto: l’area è affidata ad un gruppo di cittadini che si occupano della gestione e per questo tipo di aree, così come per quelle in adozione, il Campidoglio ha deciso di rimandare la riapertura ancora di qualche giorno.

IL PARCO RESTA CHIUSO PERCHÉ IN CARICO AI CITTADINI

Sono proprio i cittadini del Comitato di Quartiere Grotta Perfetta, cui è stata affidata l’area (che senza il loro impegno rischiava di cadere nel degrado a poche settimane dalla sua inaugurazione) a dare notizia di questa decisione così impopolare. “Abbiamo appreso dalla Polizia di Roma Capitale che le chiavi erano in possesso dell’Ufficio Giardini incaricato dell’apertura – raccontano i cittadini – Alla nostra email di richiesta all’Ufficio Giardini competente per l’VIII Municipio ci è stato risposto che il parco non poteva essere riaperto”. Questo perché, si legge nella replica ricevuta dal Comitato, “l’apertura delle aree in affidamento/adozione è al momento differita e sarà regolata da una specifica indicazione licenziata dalla nostra Direzione. Pertanto vi sarà comunicato appena possibile la data di riapertura del parco in vostra custodia”.

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NESSUNA RISPOSTA AI CITTADINI

“Un differimento che francamente non comprendiamo e del quale abbiamo chiesto conto senza avere risposta – aggiungono però dal Comitato – Perchè le aree adottate o cedute in affidamento devono avere un diverso trattamento rispetto alle altre? È ciò che ci chiedono e non comprendono i numerosi cittadini del quartiere che già da lunedì scorso avrebbero voluto usufruire del Parco, pur nel rispetto delle normative precauzionali in atto. Perchè il “Servizio Giardini” non risponde alle domande legittime dei cittadini?”. Una decisone, quella del Campidoglio, che sicuramente trova le sue ragioni nel tentativo di limitare il più possibile il contatto e gli spostamenti dei cittadini, anche di quelli impegnati nella cura del verde pubblico, ma che ha lasciato l’amaro in bocca ai tanti che speravano di poter finalmente tornare ad usufruire di quest’area.

LeMa