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Il Prefetto incontra il Municipio VIII: il territorio messo a nudo

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Si guarda al senso di comunità, mentre i problemi più sentiti rimangono l’illegalità, l’abusivismo e il degrado

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L’INCONTRO CON IL PREFETTO – È arrivato l’ultimo degli incontri che il Prefetto di Roma, Franco Gabrielli, ha organizzato in tutti i quindici municipi della Capitale. La volontà del Prefetto è quella di istituire dei Comitati per l’Ordine e la Sicurezza a livello municipale. Dei tavoli che mettano in contatto gli enti di prossimità, le forze dell’ordine e un rappresentante della Prefettura, per prendere in carico alcune delle criticità maggiori dei territorio. La volontà è quella di analizzare le competenze e dividere le responsabilità, lavorando contemporaneamente per dare alla cittadinanza dei risultati sensibili in termini di percezione della sicurezza. A questi tavoli, e al lavoro delle istituzioni, seguiranno degli appuntamenti bimestrali con il Prefetto per sondare la cittadinanza e comprendere se il lavoro messo in campo sta dando buoni frutti. 

I PROBLEMI DEL TERRITORIO – L’ultimo degli incontri è stato riservato al Municipio VIII, nel quale la partecipazione di cittadini e associazioni è stata molto alta. Quasi due ore di confronto con il Prefetto, durante le quali i cittadini hanno espresso tutte le maggiori difficoltà e criticità del territorio. Tutti argomenti sui quali la stampa locale non si è mai risparmiata. Dall’abusivismo commerciale fino al degrado e all’insicurezza provocata dai cantieri abbandonati, come a Piazza dei Navigatori, con l’Hotel di via Costantino o nel cantiere del Pup di via Leonardo Da Vinci. Occupazioni, più o meno estemporanee, assieme alle realtà ormai storicamente insediate sul territorio. Rovistaggio, insediamenti abusivi, incuria e spregio delle regole. Movida notturna sregolata all’Ostiense, come in altri quadranti vessati dai minimarket aperti h24, assieme ad un trasversale malessere verso la scarsa presenza delle forze dell’ordine sul territorio. Tutti temi portati avanti da cittadini e comitati con un indiscutibile trasporto.

L’ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA – Ma vicino a tutto questo malessere generato dal degrado e da situazioni di evidente illegalità o incuria, si sono avvicendate anche tantissime realtà che hanno fatto della partecipazione e dalla costruzione di una comunità la loro bandiera. Azioni importanti da contrapporre a quanti non credono ancora nella capacità dei territori di organizzarsi e di mettere mano ai problemi. Dai parroci di alcune delle comunità più cospicue del territorio, fino a chi si occupa di reinserimento di detenuti o di contrasto all’emergenza degli sfratti e del disagio abitativo. Assieme alle tante realtà che in questo municipio si occupano del verde o del decoro di quadranti che altrimenti sarebbero lasciati all’abbandono. Una serie di energie che contrapposte al degrado, giustamente rappresentato dagli interventi dei cittadini, fanno pensare che forse non tutto è perduto, nonostante tantissimi di questi problemi vengano da molto lontano.

DA QUALCHE PARTE BISOGNA PUR INIZIARE – È lo stesso Prefetto a sottolineare come i disagi manifestati siano parte di problemi stratificati nel tempo: “Sono stati messi sul piatto dei problemi che non hanno due mesi, ma parliamo anche di alcune decine di anni – ha detto il Prefetto – Non sono rimasto chiuso in ufficio ad aspettare le segnalazioni, ma ho voluto essere sui territori per metterci la faccia. In questo modo cerco di comprendere i problemi e di provare a risolverli – aggiunge – la mia vera fortuna è che essendo un funzionario della Stato non ho bisogno di consenso o di essere rieletto”. Gabrielli ha rassicurato i cittadini sulla volontà di prendere in carico le criticità, pur ricordando che per ottenere delle soluzioni c’è bisogno di tempo e di lavoro: “Ma da qualche parte bisogna pur iniziare. Sono convinto – ha poi detto – che dobbiamo recuperare la presenza sul territorio. Il degrado allontana la gente e questi spazi deserti vengono occupati dalla delinquenza. Se le Istituzioni non aiutano a recuperare il territorio la battaglia è persa”. Gabrielli si è poi espresso su alcuni temi specifici come la movida nel quartiere Ostiense, per la quale ha proposto di intensificare i controlli soprattutto dal punto di vista delle normative in termini di lavoro. “Se i cittadini hanno la percezione che esistano delle zone franche chi ci perde è la credibilità delle Istituzioni”. L’appuntamento lanciato dal Prefetto è quindi a tre mesi da oggi, per un nuovo incontro durante il quale si analizzerà il lavoro che sarà messo in campo.

UN METODO DI LAVORO NUOVO – Il Presidente del Municipio VIII, Andrea Catarci, ha voluto sottolineare la metodologia di lavoro intrapresa dal Prefetto: “Con il Prefetto abbiamo avuto un’interlocuzione vera, volta ad individuare i problemi centrali della sicurezza del territorio. È importante riuscire a mettere a valore le risorse per portare a soluzione le criticità. Dopo questo incontro si riunirà in municipio un tavolo di lavoro con dei primi obiettivi da raggiungere mettendo a fuoco il lavoro di ogni singola istituzione – seguita Catarci – Con la logica di individuare le singole responsabilità e poi verificarne i risultati”. Sull’incontro e sulla metodologia messa in campo è intervenuto anche il consigliere Pd, Luca Gasperini, ex delegato alla Sicurezza municipale: “L’identificazione di priorità che siano sensibili per i cittadini da risolvere bene e in fretta aumentano quella che è la percezione di sicurezza e delle forze dell’ordine sul territorio. Tra i primi elementi da prendere in considerazione a mio parere ci sono sicuramente i problemi dei cantieri mai finiti come per l’Hotel di via Costantino, la cui recinzione caduta è un pericolo per la cittadinanza – seguita Gasperini – La movida nel quartiere ostiense che occupa una porzione enorme di territorio e che sposta avventori da tutta Roma. Infine l’abusivismo in tutte le sue forme dal commerciale fino ai micro insediamenti. In ogni caso è importante che si continui a coinvolgere la cittadinanza e le associazioni che sul territorio fanno un lavoro enorme di presenza e analisi”.

DALL’OPPOSIZIONE MUNICIPALE – Pesante la reazione dell’opposizione municipale, alla quale non è stato permesso di intervenire durante l’incontro. Questo, a detta del Presidente Catarci, per motivi di tempo e perché il Prefetto parteciperà ad un prossimo consiglio municipale sulla sicurezza. A manifestare la loro indignazione sono il Vice Presidente del Consiglio del Municipio VIII, Simone Foglio, il Presidente della Commissione Trasparenza e Garanzia, Maurizio Buonincontro, e i Consiglieri di opposizione Franco Federici e Alessandra Bonaccorsi: “La presenza del Prefetto nel nostro territorio avrebbe segnato un momento importante di confronto per affrontare le problematiche inerenti i nostri quartieri, se il Presidente Catarci non avesse impedito all’opposizione di intervenire. Gabrielli, che dimostra nel suo operare un altissimo profilo istituzionale, sta portando avanti l’impegno di visitare personalmente ogni Municipio, per cui è utile il contributo di tutti, peccato che Catarci non sia stato in grado di rispettare la sua funzione istituzionale e abbia agito per convenienza di parte – concludono – Il fatto che durante l’incontro pubblico con i cittadini e con i comitati di quartiere sia stato esplicitamente vietato ai consiglieri della minoranza di interloquire con il Prefetto dimostra l’autoritarismo della sinistra romana, sempre più preoccupata della propria sopravvivenza e totalmente incapace di affrontare un normale e aperto dibattito”.

Leonardo Mancini