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La Piramide Cestia e Porta San Paolo fra riqualificazione, restauri e pedonalizzazioni

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Un settore importante della nostra città spesso dimenticato potrebbe tornare a nuova vita con degli interventi radicali

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OSTIENSE – La Piramide voluta dal magistrato romano Caio Cestio, costruita in soli 330 giorni, come recitano le volontà testamentarie del giurista, dal 13 marzo scorso è in restauro grazie alla donazione di 1 milione di euro alla Soprintendenza ai beni archeologici di Roma da parte dell’imprenditore tessile giapponese Yuzo Yagi. I maggiori problemi riscontrati dai restauratori riguardano la vegetazione infestante, le infiltrazioni d’acqua che rischiano di intaccare anche gli ambienti interni e le lesioni dovute a fulmini e scosse sismiche. 

 

LA COMMISSIONE – Nonostante questo importante monumento non ricada all’interno del perimetro del Municipio VIII, la Commissione Cultura di via Benedetto Croce si sta interessando al restauro e alla situazione del vicino museo di Porta San Paolo: “Il restauro si sta portando avanti su tre differenti livelli, mentre non sono previste opere interne – spiega il Presidente della Commissione, consigliere del Pd, Flavio Conia – Nella parte più bassa del monumento è stata approntata anche un’entrata per i disabili, con la costruzione di una rampa, prima assente. La Piramide dovrebbe poter riaprire a breve, con l’ultimazione dei lavori prevista nei prossimi mesi”. L’intenzione della Commissione è quella di non trascurare un polo culturale così importante che, pur non ricadendo nel municipio, risulta essere una parte importantissima della sua storia: “Non possiamo trascurare un simbolo del territorio, nonostante la divisione amministrativa. Ed è importante anche guardare alla rivalutazione della piazza antistante, vero accesso al nostro Municipio – aggiunge Conia – Esiste un progetto per la pedonalizzazione del tratto di strada tra la Piramide e Porta San Paolo, attualmente snodo importante della viabilità che da via Marmorata si immette nel nostro Municipio attraverso via Ostiense o la Cristoforo Colombo”.

LA PEDONALIZZAZIONE – Un’operazione importante, che ridarebbe respiro al Museo di Porta San Paolo e a tutto il settore della Piramide Cestia, attualmente sommersi dal traffico. Ma purtroppo l’arteria da pedonalizzare è divenuta con il tempo uno snodo importante per i collegamenti radiali nell’area: “Questa riqualificazione attraverso la pedonalizzazione mi trova d’accordo – spiega in commissione Cultura il Consigliere al Municipio VIII di CittadiniXroma, Franco Federici – ma c’è da valutare l’impatto che questo progetto porterebbe alla viabilità in un punto così sensibile. Sarà necessaria una commissione congiunta con Municipio I, perché pur essendo inserita nel loro territorio, la pedonalizzazione a livello di mobilità influirebbe sui flussi in entrata nel nostro quadrante”. C’è da dire che le difficoltà di accesso al Museo di Porta San Paolo, isolato a causa dello snodo viario, preoccupano la Commissione che vede nella Porta un potenziale importante polo turistico: “Il Personale del Museo parla di una situazione di sofferenza – spiega Conia al margine del sopralluogo della Commissione – Il flusso turistico viene attratto principalmente dal cimitero acattolico, soprattutto per la difficoltà oggettiva di raggiungere Porta San Paolo”. E la volontà sembrerebbe quella di rivalutare il polo che, come spiega il Consigliere Pd, “racconta un aspetto dell’Ostiense, quello archeologico.

DEGRADO – I problemi del quadrante non riguardano solo traffico, restauri e pedonalizzazione, infatti sono molti i cittadini che in più occasioni hanno riferito dello stato di degrado in cui versa viale del Campo Boario, in particolare nel settore antistante le mura: “Non ci si può più passare – ci spiega un cittadino – anche noi che qui ci abitiamo abbiamo paura a parcheggiare lungo la strada la sera”. Negli anni, nonostante alcune azioni volte ad ostacolare il fenomeno, l’area delle mura è diventata un punto di bivacco notturno. Secondo Conia una delle operazioni per migliorare la vivibilità dell’area potrebbe riguardare l’illuminazione di quella porzione di mura: “Il settore della Piramide ha delle problematiche che hanno grande impatto sulla vita dei residenti. Le mura andrebbero valorizzate, quindi abbiamo intenzione di chiedere al settore Monumentale dell’Acea di studiare un sistema di illuminazione anche per dissuadere il bivacco notturno”. Nell’area che ricade all’interno del Municipio I si è proceduto anche alla chiusura notturna dei parchi pubblici, limitandone la frequentazione: “L’illuminazione è solo parte della soluzione dei problemi di viale del Campo Boario – afferma il consigliere Federici – il problema reale sono i fondi da destinare agli interventi nell’area. L’illuminazione delle mura da sola non risolve il problema del bivacco notturno. C’è bisogno dell’intervento delle forze di Polizia che, attraverso controlli più serrati evitino il propagarsi del fenomeno. Senza questo tipo di interventi il problema si risolverebbe solo in parte”. Tra i cittadini del Municipio VIII che risiedono in questo quadrante c’è molta attesa per gli interventi di riqualificazione dell’area. Non mancheremo di dare continuità all’informazione sui restauri, sulle proposte di pedonalizzazione e su tutte le iniziative volte al rilancio del turismo nella zona.

Leonardo Mancini