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L’ARTE DIVENTA TERAPIA: SONO APERTI I CORSI AL CENTRO INTEGRARTE

Venerdì 16 gennaio è stato inaugurato il centro laboratorio per bambini IntegrAr?te presso la Scuola Media Statale “Carlo Alberto Dalla Chiesa”.
Alle 16,30, in via Tazio Nuvolari 250, alla presenza di circa 300 persone sono intervenuti Andrea Catarci, Presidente del Municipio Roma XI e Andrea Beccari, Assessore alle Politiche Sociali del Municipio Roma XI.

“L’inaugurazione ha avuto un ottimo successo e siamo entusiasti delle numerose persone che hanno partecipato” afferma Alessandra Forte, coordinatrice del centro, e continua, “anche perché mettendo a disposizione tre giorni alla settimana gratuiti le richieste sono notevolmente aumentate andando incontro alle esigenze economiche dei genitori”.
Il centro nasce dall’impegno dell’Assessorato alle Politiche Sociali e del Servizio Psicopedagogico del Municipio Roma XI, avente come obiettivo le esigenze del bambino, della famiglia e della scuola. La struttura propone attività di laboratori sull’animazione musicale e di teatro, sulla fiaba, sulle arti applicate e figurative, laboratori musicali e movimento creativo per la valorizzazione delle capacità espressive della persona al fine di favorire le attitudini inespresse dei bambini, facendo attenzione a quelli con disabilità. La metodologia applicata dagli insegnanti è quella della MusicArTerapia nella Globalità dei Linguaggi (GdL). Disciplina formativa nella comunicazione e nell’espressione con finalità di ricerca, educazione, animazione, riabilitazione e terapia, ideata da Stefania Guerra Lisi nel corso degli ultimi trent’anni e anch’essa presente alla inaugurazione del centro. L’oggetto della disciplina è la comunicazione e l’espressione degli esseri umani e tra gli esseri umani. Globalità dei linguaggi significa prima di tutto apertura e disponibilità a tutte le possibilità comunicative ed espressive, verbali o non verbali e di quanti più possibili mezzi, linguaggi, strumenti, efficaci per la comunicazione umana, in particolare il linguaggio del corpo. È in questo senso che la Globalizzazione dei Linguaggi è una disciplina educativa e terapeutica. Quindi arte come terapia nell’esprimere i propri potenziali umani nella comunicazione e nell’espressione. Nell’ottica della Globalizzazione dei linguaggi l’arte è arteterapia, cioè terapeutica anzitutto per chi la fa. Questo è possibile attraverso percorsi alternativi al pensiero razionale, ai percorsi logici e ai concetti lineari per esempio dando senso a schemi immaginativi, a comportamenti insensati in ambienti creativi, privi di conformismo e aperti alle diversità.
Di qui l’obiettivo principale dell’integrazione tra il bambino normodotato e il disabile. Pensare all’handicap come caratterialità artistica è fondamentale nella logica di questi corsi.
“Inoltre -aggiunge Alessandra Forte- è anche importante dare una opportunità ai genitori di comunicare e di mettersi in relazione con il bambino, condividendo le difficoltà e le problematiche che si incontrano durante la crescita, infatti ci saranno laboratori che comprenderanno la presenza sia dei figli che dei genitori”. Un passo avanti nella comprensione dell’altro, inteso come diverso. Ma diverso da chi? Diverso da cosa? Sono proprio queste domande alla base dell’ideazione del centro IntegrAr?te.

Marzia Lazzerini
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