MUNICIPIO VIII – Sono gli esponenti locali di Italia Viva, assieme al loro coordinatore in Municipio VIII, Pierluigi Frontoni, a riaccendere i riflettori su una vicenda che si trascina ormai dal 2016. Si tratta del destino dell’Ex Asilo La Filastrocca in via Tarso, chiuso per problemi strutturali e lasciato all’abbandono. Tra idee, possibili destinazioni e progetti effettivamente approvati, la vicenda che riguarda questa struttura è complessa, ma al momento è lo stato di abbandono a preoccupare maggiormente i cittadini della zona.
LA STORIA DELL’EDIFICIO
L’ex Asilo di via Tarso, a poca distanza da via Ostiense, è ormai chiuso da tempo. Nel 2009 La Filastrocca vene interessata da alcuni necessari interventi di ristrutturazione, dopo la riapertura l’asilo è rimasto in funzione fino al settembre del 2016, quando viene nuovamente chiusa per problemi strutturali. Qui nell’idea dell’ex Giunta Raggi (gennaio 2021) sarà avviata la progettazione per la realizzazione di una struttura residenziale da destinare ad albergo sociale, con spazi e servizi comuni in modo da fornire una sistemazione temporanea ai cittadini in difficoltà. La Giunta infatti ha dato il via con una Delibera a dei percorsi sperimentali di forme di coabitazione in edifici di proprietà pubblica.
Alle funzioni residenziali si aggiungeranno altri servizi per favorire la massima integrazione con il territorio. Si prevede di poter realizzare alloggi per circa 50 persone e servizi dedicati aperti al quartiere. Il costo complessivo stimato è di 3,5 milioni di euro. Nell’ottobre del 2023 la Giunta Gualtieri ha dato l’ok alla demolizione della struttura (necessaria per poi procedere con la nuova progettualità. Al momento, stando anche a quanto risposto dall’Assessorato ai Lavori Pubblici capitolino ad un’interrogazione dei consiglieri comunali di Italia Viva, Francesca Leoncini e Valerio Casini, sarebbero in corso le interlocuzioni con il Municipio VIII per le aree di cantiere per poi procedere alla demolizione (in 90 giorni) già finanziata con 800mila euro.
LO STATO D’ABBANDONO
In attesa degli interventi (osteggiati da una parte dei cittadini anche con una petizione online), la denuncia portata avanti da Italia Vivia riguarda lo stato di degrado e abbandono che circonda la struttura e che “costituisce un fattore di rischio per la sicurezza dei residenti, dal momento che, com’era prevedibile, è continuamente oggetto di occupazioni abusive – spiega Frontoni – Inoltre, sono ormai mesi che i cittadini stessi si impegnano autonomamente in una continua opera di pulizia della strada, dato l’accumularsi di foglie e sporcizia e l’abbandono delle istituzioni. Di fatto i marciapiedi sono dei percorsi ad ostacoli e un muro pericolante rende pressoché inagibile l’utilizzo di uno dei due marciapiedi e rischia di cadere sulle auto parcheggiate”.
LeMa