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LO SPRECO DELL’IPAB SAN MICHELE

A Tor Marancia, nell’XI Municipio, da anni si protrae la situazione di degrado dell’Istituto.
Nel 1890 nascono le Ipab, Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza, enti no – profit destinate a regolare giuridicamente i tanti istituti pubblici gestiti da privati. Questi enti svolgono attività di assistenza alle categorie deboli come anziani, portatori di handicap e minori attraverso la gestione di ospedali, brefotrofi, ospizi, ricoveri, collegi e asili.
Provvedono alla formazione e all’educazione, all’avviamento a qualche professione, arte o mestiere o, in qualsiasi altro modo, al miglioramento morale ed economico (art.1, L.17 luglio 1890 n. 6972).
In via Casal de Merode, a Tor Marancia, l’Ipab San Michele è uno dei luoghi più visibili degli sprechi economici di questa città, definita nel marzo del 2005 dal Presidente della Regione Marrazzo una vera e propria “cattedrale dello spreco”. D’altra parte sul sito dello stesso istituto si può leggere: “Oggi il comprensorio istituzionale si estende su un’area di circa 120.000 mq ed è costituito da 12 palazzine multipiano inserite in un ampio giardino”. Proprio da tutto questo nasce il controsenso: in un quartiere che necessita di infrastrutture e aggreganti c’è una area con enormi potenzialità che non solo resta in buona parte inutilizzata, ma è nel più completo degrado.
Simone Foglio, capogruppo del PdL nel Municipio XI, ci spiega, “questa è una vera emergenza sociale. Convivono all’interno un centro anziani e strutture riabilitative con situazioni più o meno legittime nella parte abbandonata. Ci sarebbe bisogno di una seria riqualificazione che cancelli l’attuale stato di abbandono. Essendo, però, la struttura un Ipab fa riferimento alla Regione Lazio e fino ad oggi, aldilà di un discorso destra – sinistra, le amministrazioni non sono riuscite ad affrontare adeguatamente la questione. Si crea, così, una problematica forte, che potrebbe causare tensioni fra cittadini e realtà occupanti. La situazione è ai limiti del sopportabile”.
Gli abitanti della zona, infatti, pur rendendosi conto dell’emergenza casa di chi ha occupato, vorrebbero avere rassicurazioni sull’esistenza di un progetto che porti ad uno sviluppo ed a un miglioramento di vita per tutto il quartiere, comprese le stesse realtà occupanti.
Il Presidente Andrea Catarci sottolinea come il Municipio sia grato per quanto di positivo viene fatto all’interno del San Michele, come per esempio il centro anziani comunale. “Ma ci sono ben altre potenzialità. Credo che potrebbe essere un centro di sviluppo per il quartiere. Io spingo in questo senso, affinché tutti possano beneficiare di quelle strutture che per ora mancano nell’XI Municipio, come campi da gioco e teatri. C’è anche un progetto di collaborazione tra Comune e San Michele che prevede un centro di assistenza per l’alzheimer. Per noi è un’area importante di cui non ci scordiamo”.
Andrea Falaschi
Urloweb.com

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