
LUNGOTEVERE SAN PAOLO – È partita ieri con l’intervento della Polizia Locale l’operazione di sgombero e bonifica della riva del Tevere a Lungotevere San Paolo adiacente a Ponte Marconi. Il blitz della Polizia Locale di Roma Capitale è servito ad avviare la rimozione di una baraccopoli all’interno dell’area che, nei prossimi mesi, sarà oggetto di riqualificazione attraverso il progetto giubilare del Parco Tevere Sud che renderà fruibile la riva fino al Ponte di Ferro.
LA BONIFICA
Lungo la riva era stato creato un insediamento abusivo composto da circa 40 baracche e ricoveri di fortuna, costruiti con materiali di risulta tra quintali di rifiuti di ogni tipo abbandonati a terra. L’area recuperata, di proprietà della Regione Lazio, verrà ripulita e liberata dai rifiuti da parte dell’ente stesso e dell’AMA, presente sul posto. Per ripulire tutta l’area saranno necessari circa 20 giorni di lavoro, dato che ogni giorno è possibile portare via circa 60mc di materiali. Successivamente si procederà alla pulizia della vegetazione e della banchina.
LA RIQUALIFICAZIONE
Sui lavori che prenderanno il via subito dopo, abbiamo ascoltato l’Assessore municipale all’Ambiente, Claudio Mannarino, che ci ha spiegato come la banchina, una volta riqualificata e inserita nel progetto del Parco Tevere Sud, avrà dei collegamenti in direzione della vicina Basilica San Paolo, una pedana drenante con delle sedute il legno, totem forniti di qr-code per sensibilizzare sulle caratteristiche del fiume Tevere e della vegetazione ripariale. Verranno piantumate nuove alberature con funzioni depurative per le aree golenali. Infine ci sarà anche la possibilità di sfruttare l’area sotto ponte Marconi per manifestazioni culturali, spettacoli e magari anche un’arena cinematografica. “L’obiettivo – spiega l’Assessore – è quello di collegarsi al Parco d’affaccio Tiberis, per il quale partiranno ad ottobre i lavori per renderlo un parco permanente – aggiunge – Contiamo di terminare tutto entro dicembre per donare un grande parco ai quartieri limitrofi che non avevano a disposizione un’area verde così grande da poter sfruttare tutto l’anno”.
LeMa