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Mercato di via Passino: prossimamente a Km 0, forse

Farmer’s Market da Testaccio a via Passino e un nuovo plateatico per Garbatella.

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Negli ultimi mesi abbiamo riportato l’attenzione sulla situazione del mercato rionale di via Passino, facendo luce sulla posizione degli operatori da anni dislocati nella sede provvisoria di via Santa Galla. Questi, rispetto alle dichiarazioni riportate da molti giornali, non hanno intenzione di abbandonare il mercato della Garbatella, bensì sarebbero pronti a rientrare immediatamente: “Non abbiamo mai rinunciato al rientro nel mercato di via Passino, ma abbiamo ritenuto giusto premere per una soluzione alternativa quando sono venute meno le nostre speranze di avere un mercato a norma – dichiarano gli operatori – Se ci presenteranno tutte le documentazioni siamo pronti a rientrarci anche domani”.
La risposta alla posizione degli operatori viene dal Presidente del Municipio XI, Andrea Catarci: “Se gli operatori sono sinceri in questa affermazione chiedano la documentazione e se non a norma denuncino i responsabili”.
Questo gioco delle parti fra operatori, Municipio e Dipartimenti di Roma Capitale vede oggi entrare in scena altri attori. La presunta soluzione per questa struttura riqualificata sarebbe quella di ospitare gli operatori del Farmer’s Market di Testaccio (il mercato di prodotti a Km 0 aperto il sabato e la domenica), ad oggi insediati all’interno dell’ex Mattatoio di Testaccio. Questo spostamento è stato deciso dalla Giunta Alemanno con l’approvazione di una memoria presentata dall’Assessore ai Lavori Pubblici Fabrizio Ghera e da quello al Commercio Davide Bordoni. Per gli operatori di via Santa Galla sarebbe prevista la costruzione del famoso plateatico in zona Capitan Bavastro, da tempo identificato anche dal Municipio XI come la soluzione più favorevole: “L’Assessore Bordoni e l’Assessore Ghera si limitano a ricordare che il Municipio ha proposto di fare il nuovo mercato e che gli operatori non sono favorevoli al rientro – dichiara Catarci – sorvolano poco responsabilmente su due questioni molto concrete e urgenti: chi mette le risorse per farlo davvero il mercato a via Capitan Bavastro? In quali tempi i suddetti Assessori si impegnano a concluderlo?”. Proprio questa sembra essere la maggiore criticità di tutta l’operazione, ma di diverso avviso è Bordoni, che ha dichiarato: “Per quanto riguarda i fondi c’è stato un confronto fra il dipartimento Commercio e quello dei Lavori Pubblici. Non ci dovrebbero essere problemi sulla costruzione di un nuovo plateatico. Nonostante questo non c’è certezza fino all’approvazione del bilancio”. Questa è una soluzione che soddisfa i cittadini, come hanno affermato in una nota il Capogruppo Pdl al Municipio XI, Simone Foglio, e il Consigliere Maurizio Buonincontro: “Chiedevano la riapertura della vecchia sede. Inoltre va incontro alle richieste degli operatori attualmente in via di S. Galla che chiedono una nuova collocazione nella zona. Ricordiamo al Presidente Catarci che sono stati proprio i vertici municipali a proporre ed individuare una diversa collocazione degli operatori”. Foglio e Buonincontro dichiarano poi, in risposta alle perplessità mosse dal Presidente del Municipio nei confronti del reperimento dei fondi per un nuovo plateatico, che “la Sinistra Municipale non vuole che la Giunta Alemanno chiuda in modo positivo la annosa vicenda della riqualificazione del mercato Garbatella. Invitiamo a non ostacolare le operazioni di riapertura del mercato. Auspichiamo moderazione e senso di responsabilità da parte di tutti gli attori coinvolti, nell’interesse degli abitanti del quartiere e degli operatori – conclude Buonincontro – Ho riproposto alla Giunta di prevedere nella sede un presidio della Polizia Municipale, come richiesto dai sottoscrittori di una petizione promossa dal Pdl”. Nonostante queste dichiarazioni lo spostamento del Farmer’s Market non sembrerebbe incidere sulla possibilità di reperire i fondi, continua Bordoni: “Lo spostamento del Farmer’s Market di Testaccio non è però vincolato alla realizzazione del nuovo plateatico”. Di diverso avviso è il Presidente Catarci: “Il giorno in cui il mercato sarà aperto decadrà l’emergenza per il mercato provvisorio di via Santa Galla, rendendolo abusivo. Questo perchè nelle ordinanze fatte da Smeriglio c’è scritto che la localizzazione è per la durata dell’emergenza. Nel momento in cui si apre il mercato, la struttura è considerata pronta e decade l’emergenza. A quel punto potrei anche fare un’ordinanza di rientro – conclude Catarci – Non accetteremo un mercato abusivo, senza un documento che impegni anche temporalmente alla costruzione del nuovo plateatico”. Ma secondo Bordoni “le operazioni di spostamento del Farmer’s Market potranno iniziare non appena gli operatori saranno pronti. In questo modo risolveremo anche il problema della vicinanza del mercato di Testaccio”. Perché la questione non era già abbastanza intricata (?). Lo spostamento del Farmer’s Market è legato ad una strategia più grande di ‘pacificazione’ delle strutture dei mercati nella Capitale. Il problema riguarda gli operatori del mercato di Testaccio che prima di spostarsi definitivamente nella struttura di via Galvani, operazione che dovrebbe avvenire il 2 luglio, hanno richiesto a gran voce lo spostamento del Farmer’s Market perché in concorrenza con la loro attività. Ma nemmeno il luogo in cui il Farmer’s verrà spostato è privo di concorrenza, e quest’ultima è anche molto radicata sul territorio: Santa Galla, il mercato di San Paolo e quello di Rosa Raimondi Garibaldi, che iniziano a temere la concorrenza di una nuova struttura commerciale a pochi passi dalle loro sedi. Il delegato alle Politiche agricole di Roma Capitale, Francesco de Micheli, responsabile dell’esperimento dei Farmer’s Market a Roma, raggiunto telefonicamente ha voluto precisare la sua posizione sullo spostamento: “ll Farmer’s Market di Testaccio è vicino ad altre realtà di questo tipo, lo spostamento è immaginabile se vengono predisposte altre due aree adibite a questo progetto, in modo da raggiungere le quattro previste dal Sindaco – continua de Micheli – La location propostami è quella del mercato in via Passino. Il problema è che prima di spostare il Farmer’s in questa sede, mi devono finire il mercato. Sono disponibile ad impegnarmi alla rivalutazione commerciale e anche culturale dell’area, ma con una struttura completa e senza problemi”. Il mercato di via Passino dovrebbe quindi essere completato prima di vedere anche un solo banco a Km 0, e c’è da chiedersi se tutto questo è fattibile nei tempi strettissimi imposti dallo spostamento del mercato di Testaccio nella nuova sede di via Galvani. “Inoltre prima di spostare il Farmer’s Market voglio che quella zona sia valutata con una progettualità che possa colmare il vuoto che lasceremo – continua de Micheli – non credo che in via Passino ci saranno problemi per le aree di carico e scarico, inoltre i romani risponderanno sicuramente in massa a questa nuova iniziativa”. In questo gioco sembra però che nessuno si prenda la briga di ascoltare i lavoratori e i cittadini: “Non posso dire che gli operatori siano favorevoli allo spostamento, anche io se si potesse preferirei che il mercato non venisse spostato – dichiara de Micheli – purtroppo dobbiamo trovare un equilibrio fra le varie esigenze. A Testaccio gli operatori si sono certamente creati una clientela affezionata, che va oltre i confini del quartiere, sono certo che i cittadini saranno disposti a seguire gli operatori, peraltro in una struttura nemmeno troppo distante”. È un ‘gioco delle tre carte’ molto rischioso, quella in cui si sta impegnando l’amministrazione in questi ultimi mesi di legislatura. Il rischio è quello di lasciare scontente molte più parti di quante se ne accontentino. L’alternativa è però altrettanto amara: quella strategia dell’immobilismo e dell’attesa che ha caratterizzato questa situazione negli ultimi anni. C’è proprio da dirlo: sarà meglio il male o la cura?

Leonardo Mancini