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Mercato Garbatella: cantiere fermo, commercianti ancora sulla strada

Mentre gli operatori sembrano intenzionati a non spostarsi da via Santa Galla e il Municipio XI spinge per l’apertura del Mercato di via Passino. Si fa largo l’ipotesi di un “Mercato Ostiense”.
I lavori di riqualificazione del mercato coperto di via Passino rientrano nel “Contratto di quartiere-Regione Lazio” del 2001, progetto nato al fine di recuperare zone segnate da diffuso degrado nelle costruzioni e nell’ambiente urbano e da carenze di servizi, in una logica di coinvolgimento della popolazione che nelle sedi appropriate collabora in funzione di obiettivi precisi: rinnovamento dei caratteri edilizi, risparmio energetico, aumento dei servizi offerti dal quartiere e miglioramento della qualità abitativa. Per la Garbatella il Contratto di quartiere, oltre al recupero del Mercato coperto e dell’area circostante, prevedeva altri progetti che sono stati portati a termine; nello specifico la riqualificazione degli spazi comuni dei lotti I.A.C.P, la riqualificazione del parco pubblico “Caduti del Mare” di via Pullino, il recupero e la valorizzazione del percorso storico di via delle Sette Chiese e la riqualificazione del Parco delle Catacombe di Comodilla. Lo stanziamento iniziale per il Mercato di via Passino fu di 1.570.406 euro, poi riveduto e aggiornato secondo le necessarie modifiche in corso d’opera. I fondi più cospicui proprio per questa struttura, che è da sempre un riferimento per la popolazione. Progettato nel dopoguerra ed edificato nel 1952, l’edificio nacque da subito anche come aggregatore sociale, ospitando l’E.N.A.L per le attività del dopolavoro (oggi quegli spazi sono utilizzati dal centro sociale “La Strada”). Con il Contratto di Quartiere si affermò la volontà di aumentare da un lato la funzionalità per i commercianti e i fruitori del mercato, secondo criteri edilizi e igienici più recenti, e dall’altro di rendere lo spazio un luogo d’incontro per la popolazione, che avrebbe potuto usufruire di internet points, uffici comunali, sportelli delle Poste e altri servizi. Purtroppo però i fondi non sono risultati sufficienti e diverse interruzioni hanno accompagnato i lavori, ripresi il primo luglio del 2009 ma che oggi sono nuovamente in una fase di stallo. Abbiamo raggiunto l’Arch. Cocchia, che dal XIX Dipartimento (Sviluppo Locale Ecocompatibile Partecipato) segue per il Comune i lavori: “L’adeguamento sismico ha rallentato e complicato i lavori, abbiamo esaurito i fondi per rispettare i parametri definiti dopo il sisma de L’Aquila, ma in compenso quella di via Passino sarà la prima struttura a Roma costruita con la nuova normativa antisismica”. E riguardo ai tempi? L’architetto ci spiega che entro fine gennaio sarà definito il nuovo cronoprogramma e che i lavori potrebbero essere ultimati “entro il primo semestre del 2010”. Insomma, dovremo aspettare l’estate per quello che il responsabile dei lavori definisce un “locale di pregio” che, se ha rinunciato all’originaria divisione in due piani, offrirà comunque 250 mq a livello della strada (originariamente destinato ad ospitare un ufficio postale) che potrà essere utilizzato per le attività di aggregazione sociale che caratterizzavano lo spirito iniziale del progetto.
Dalle istituzioni arrivano notizie contrastanti. Il Presidente del Municipio XI, Andrea Catarci, preme perché i lavori si portino a termine nel più breve tempo possibile e riguardo agli operatori, che dal 2002 sono stati trasferiti in via Santa Galla (Circonvallazione Ostiense) per favorire le opere di ristrutturazione, è perentorio: “Si è trasformata una strada in un mercato, con i disagi conseguenti per la popolazione e per i commercianti stessi, che hanno visto sospendere la loro attività dagli interventi ciclici dell’Asl che ha chiuso in diverse occasioni l’area”. Insomma, via Santa Galla è una strada e non è un mercato e anche se i commercianti si sentono ormai integrati e parte integrante del territorio devono convergere in uno spazio appropriato. Spostamento che si rende necessario, anche perché la strada dove ora si trovano i box sarà una via d’accesso a “Campidoglio 2”, la zona in cui verranno trasferiti e accorpati tutti gli uffici comunali. Dunque esigenze sia di funzionalità che di decoro urbano. In più i commercianti hanno goduto di un regime fiscale agevolato poiché, stando su strada, non hanno pagato interamente la tassa obbligatoria per gli operatori di mercato ma hanno versato il 10%, trasformatosi nel 50% dell’ultimo anno, visto l’approssimarsi della fine dei lavori a via Passino.
Ma gli operatori commerciali si oppongono. Sandra Pagliari, che gestice un box di abbigliamento a via Santa Galla, funge da portavoce: “Oltre ai motivi di opportunità economica, il nostro rifiuto a spostarci al Mercato di via Passino è motivato da una mancanza di funzionalità di quella struttura a causa di un progetto che già dall’inizio era sbagliato poiché non teneva conto delle esigenze dei commercianti: è un open space e manca la divisione in box, che dovremmo fare a nostre spese”. La Pagliari afferma che quello del Mercato Garbatella è un progetto “andato avanti per deroghe” e per cui è già stata fatta una diffida da parte dei commercianti per la mancanza delle necessarie norme di sicurezza e rende noto che ci sarà una denuncia al TAR quando il progetto sarà ultimato”.  Catarci, che in diverse occasioni ha cercato di mediare tra le parti, è di nuovo venuto incontro ai commercianti che non vogliono abbandonare via Santa Galla: “Il Municipio XI offrirà, agli operatori che si trasferiranno subito al mercato coperto di via Passino, un diritto di prelazione per un nuovo trasferimento nell’eventualità in cui nascesse una nuova struttura più vicina all’area attuale. A novembre, infatti, da un incontro con l’Assessore Bordoni, è nata l’ipotesi della realizzazione di un nuovo mercato in via Capitan Bavastro. Ma la volontà è quella intanto di utilizzare da subito la struttura nuova alla Garbatella e quando si paventa l’ipotesi di un niet generale da parte degli operatori il Presidente è sempre netto: “Saremo inflessibili, non si può tenere chiusa una struttura nuova, il posto c’è, l’emergenza è finita e gli spazi si riempiranno velocemente in ogni caso”. Resta da verificare l’effettiva intenzione da parte dell’Amministrazione comunale di lavorare sul progetto di un nuovo mercato in una zona limitrofa. Per ora sembra tutto fermo. L’Assessore capitolino alle Attività Produttive, Davide Bordoni, che di recente ha stanziato oltre 13 mln per la riqualificazione e manutenzione dei mercati rionali, rimanda le decisioni al “Municipio che deve decidere cosa fare del mercato coperto di via Passino. I commercianti stanno meglio su strada, anche perché le tasse sono meno esose. Il problema è politico e degli operatori, che devono decidere se restare dove sono o mettersi al coperto”. Quando chiediamo alla Pagliari se con una struttura adeguata i commercianti sarebbero disposti a spostarsi, chiosa: “Quando ci sarà un mercato funzionante e funzionale ci trasferiremo, per ora aspettiamo il sopralluogo di fine gennaio dell’Assessore Bordoni, che ci ha chiesto di stendere un progetto di massima per l’ipotetico nuovo Mercato Ostiense”. Intanto il mercato di via Passino resta poco più di un rudere, un fatiscente ritrovo di piccioni, recintato e avvolto dai calcinacci.

Stefano Cangiano

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