
MONTAGNOLA – Erano tantissimi i cittadini che ieri sera si sono riuniti in assemblea a Montagnola per continuare la mobilitazione per il futuro del Cinema Ambassade, mentre molti di più sono quelli che fino ad oggi hanno aderito alla raccolta firme promossa dal Comitato di Quartiere Montagnola e dalle altre realtà del territorio.
IL CINEMA AMBASSADE
Il Comitato di Quartiere infatti, dal mese di febbraio, ha iniziato una campagna pubblica per salvare l’ex-cinema Ambassade, chiuso da cinque anni ed ora acquisito da un fondo immobiliare. La richiesta dei cittadini della zona è che questa struttura possa riaprire al più presto, mantenendo le sue funzioni di presidio culturale sul territorio.
L’ASSEMBLEA
L’assemblea del 18 marzo è stata certamente un’occasione per rilanciare la campagna di mobilitazione assieme a tutte le altre forze territoriali che hanno deciso di impegnarsi. Gli organizzatori parlano infatti di “un momento di confronto per decidere insieme come proseguire verso il nostro obiettivo: prima salvare il cinema dalla speculazione e poi riaprire uno spazio culturale per il quartiere”. Moltissime realtà hanno infatti deciso di aderire alla chiamata del CdQ Montagnola, “un’adesione intergenerazionale: dalle studentesse e gli studenti del liceo fino alle realtà storicamente impegnate nelle battaglie per la cultura pubblica”, spiegano ancora gli organizzatori.
LE INIZIATIVE
Al momento le firme raccolte sono oltre 3mila e saranno inviate via pec al presidente della Regione, alla holding immobiliare proprietaria dell’immobile e per conoscenza al presidente del Municipio VIII e al Sindaco di Roma, oltre ad essere consegnate a mano alla Regione da comitati, associazioni e cittadini. “È stato deciso di lanciare una campagna pubblica, attraverso un coordinamento di tutte le realtà presenti, per salvare l’Ambassade ed immaginare, dal basso, un modello di spazio culturale polifunzionale, partecipato e sostenibile che possa permetterne la riapertura – concludono dall’assemblea – Dalla prossima settimana inizieranno gli incontri e le iniziative di un percorso collettivo con la partecipazione delle realtà e delle competenze del quartiere e del territorio”.
Leonardo Mancini