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Municipio VIII: avviato il Piano Freddo Municipale

Il servizio è ospitato nella struttura del San Michele a Tor Marancia, finanziato dal Municipio e gestito dalla Cooperativa Sociale Ambiente e Lavoro Onlus

MUNICIPIO VIII – Anche quest’anno (il terzo ormai) è partito il Piano Freddo Municipale con l’attivazione di un servizio di accoglienza H15 all’interno degli spazi messi a disposizione dall’Istituto San Michela a Tor Marancia. “Abbiamo deciso di accelerare i tempi e aprire per primi a Roma uno spazio adeguato al ricovero di chi si trova oggi in strada ad affrontare l’arrivo dell’inverno e il mal tempo di questi giorni – afferma il presidente del Municipio VIII, Amedeo Ciaccheri – in attesa di un piano comunale che ancora non vede luce”.

IL PIANO FREDDO MUNICIPALE

L’accoglienza nello spazio che può ospitare fino a 16 persone senza fissa dimora, è iniziata l’8 dicembre. Per accedere al servizio si può passare attraverso la Sala Operativa Sociale che risponde al numero verde 800.440.022 (attivo h24) oppure con segnalazioni dirette ai servizi sociali territoriali. “Un primo passo per un’esigenza che coinvolge a Roma centinaia di persone che ancora di più oggi avrebbero bisogno di un programma d’accoglienza all’altezza di una metropoli”, ha poi aggiunto il minisindaco Ciaccheri. “È il terzo anno consecutivo che i Servizi Sociali del Municipio VIII attivano questo importante servizio in sinergia costante con le realtà del territorio che quotidianamente seguono queste persone – ha commentato l’assessora alle Politiche Sociali, Alessandra Aluigi – Oggi non si apre solo un luogo dove trovare riparo dal freddo, oggi offriamo a chi ne ha bisogno l’opportunità per uscire da situazioni di marginalità ed esclusione”.

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NESSUNO RIMANGA SOLO

Il servizio H15 (18:00-09:00) è ospitato negli spazi del San Michele in piazzale Tosti e gestito, per il secondo anno consecutivo, dalla Cooperativa Sociale Ambiente e Lavoro Onlus. Il servizio viene finanziato dal Municipio, ed ha l’obiettivo la costruzione di un punto di riferimento sul territorio che offra: un luogo caldo dove trascorrere la notte, un pasto caldo (cena e colazione), sostegno e supporto psicologico, orientamento ed informazione verso i servizi del territorio volti all’inclusione sociale. “Con la pandemia abbiamo visto un netto aumento delle domande di inserimento nei centri e una crescita esponenziale delle richieste di aiuto giunte alla nostra Cooperativa. È cambiata e aumentata la platea degli utenti che hanno bisogno di noi – afferma Costantino Giustozzi, Presidente della Cooperativa – Con il lockdown la necessità di avere una casa dove poter stare è diventato un vero e proprio dovere e, maggiormente, c’è bisogno di queste strutture dove poter offrire un’assistenza e scongiurare l’aumento dei contagi – e ancora – Nessuno deve restare indietro, nessuno va lasciato solo, ancora di più in questo periodo di pandemia e di profonda crisi sociale ed economica”.

LeMa