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Municipio VIII: che fine faranno le strade di Roma 70?

I cittadini aspettano da 38 anni che il Comune prenda in carico le arterie del quartiere. Intanto si autotassano per manutenzione e interventi

Tratto da Urlo n.166 Marzo 2019

ROMA 70 – Il quartiere di Roma 70 ha un problema che si trascina da 38 anni, cioè da quando si è sciolto l’Ente Cooperativo “Roma 70 Srl” senza che questo disponesse gli atti per la presa in carico di strade e aree verdi da parte del Comune di Roma. Un passaggio amministrativo, un atto burocratico che non essendo stato espletato in questo lungo trentennio ha creato non pochi problemi all’intero quadrante. Una vertenza che è passata di amministrazione in amministrazione senza ancora trovare alcuna soluzione, con tantissimi atti e richieste (molti a firma del Consigliere municipale Umberto Sposato) ai quali il Comune non ha mai dato veramente seguito. Ora è una petizione online lanciata dalla Consigliera Dem e Presidente del Consiglio Municipale, Antonella Melito, assieme ad alcuni cittadini della zona, a riaccendere i riflettori in materia di competenze sulle strade di Roma70.

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LA PETIZIONE – La raccolta firme è partita dalla collaborazione tra la Consigliera Melito e alcuni cittadini del quadrante. Le strade ancora non in carico al Comune non sono poche: via Coppi, via del Calcio, via Consolini, via Guerra, via dell’Automobilismo, via Varsavia, parte di via Nuvolari, parte di via Ascari, parte di via Granai di Nerva, via Combi, via Pozzo, via Carnera, largo Bacigalupo, largo Don Gino Ceschelli e altre ancora. Tutte, si legge nella petizione, a uso pubblico, “ma lasciate al degrado e all’incuria poiché non rientrano nel patrimonio del Comune di Roma”. La necessità che i passaggi amministrativi attesi da 38 anni vengano portati a termine in fretta è palese. Con questi atti formali, infatti, sarebbe possibile chiedere una corretta ed efficace manutenzione, che il Municipio in questi anni non ha comunque fatto mancare, procedendo, di volta in volta, per somma urgenza.

IL PARADOSSO – Esempio perfetto di queste difficoltà è la situazione in cui si sono trovati alcuni cittadini residenti in via Caligaris per la rimozione di un albero caduto a seguito del forte vento. Il fatto accaduto pochi giorni fa ha dell’incredibile. I residenti per ottenere la rimozione dell’alberatura hanno, come in altre occasioni, incaricato una ditta privata. Durante i lavori però c’è stato l’intervento della Polizia Locale, che ha multato gli stessi residenti per appropriazione della legna di proprietà di Roma Capitale. Un paradosso, proprio perché quegli alberi e quella strada non sono mai stati presi in carico dal Comune. “Non è stato facile far capire la discrepanza tra la multa e la situazione reale – spiega la Consigliera Melito – fortunatamente alla fine la sanzione è stata ritirata. Non si può più chiedere ai cittadini di auto tassarsi ulteriormente per la manutenzione delle strade e delle aree verdi quando questi servizi dovrebbero essere corrisposti dal Comune di Roma”.

UNA DIFFICILE SOLUZIONE – I motivi per i quali una Consigliera municipale ricorra ad una petizione online sono presto detti. È la stessa Antonella Melito a parlare delle difficoltà nel far valere i diritti dei cittadini di questo angolo di Capitale: “Negli ultimi anni io, il Consigliere Sposato e tanti altri colleghi, abbiamo protocollato decine di richieste e votato molti atti in Consiglio Municipale per richiedere al Comune di prendere in carico le strade – spiega – purtroppo è una vicenda che viene gestita a livello Dipartimentale, sulla quale non sembra si voglia mettere mano”. La Consigliera ci ha raccontato quali siano le maggiori difficoltà per il quadrante, anche nei confronti di semplici manutenzioni: “Anche la rimozione di un ramo pericolante è complessa, spesso viene fatta dai cittadini che incaricano delle ditte private pagando il lavoro di tasca propria – spiega Melito – inoltre se un albero cade nessuno si preoccupa di rimuoverlo, servono solleciti e telefonate per ottenere un intervento”.

Leonardo Mancini