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Municipio VIII, commissione Urbanistica: le opposizioni (e non solo) vogliono sfiduciare la Presidente

Presentata una mozione di sfiducia contro la consigliera Pd, Eleonora Talli, firmata da Fdi, M5s, Lista Calenda e Civica Gualtieri. Conia (Pd): “Rifiutiamo in blocco le accuse fatte”

MUNICIPIO VIII – In questi giorni il clima all’interno della Commissione Lavori Pubblici e Urbanistica del Municipio VIII è piuttosto teso. Infatti i membri d’opposizione (e non solo) hanno firmato una Mozione di sfiducia nei confronti della Presidente e Consigliera del Pd, Eleonora Talli, chiedendo un cambio alla guida della commissione.

I FIRMATARI DELLA MOZIONE

Ad aver firmato il documento protocollato in Municipio nella giornata di venerdì 25 marzo, sono i tre capigruppo delle forze di opposizione, Franco Federici (Fdi), Marco Merafina (M5s) e Simonetta Novi (Lista Calenda Sindaco), assieme al Consigliere della Lista Civica Gualtieri, Massimo Nanni, che però siede tra i banchi della maggioranza. Una situazione questa che ha creato di certo alcuni attriti all’interno della maggioranza. In ogni caso il documento (sempre che non venga ritirato dai firmatari) dovrà essere discusso e votato all’interno della Commissione entro 10 giorni dalla data di presentazione, probabilmente già nella giornata di giovedì 24 marzo. In ogni caso una mozione di sfiducia all’interno di una commissione non si vede molto spesso, di solito questo tipo di documento viene indirizzato agli Assessori o allo stesso minisindaco.

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I MOTIVI DELLA SFIDUCIA

Tra le questioni sollevate dai firmatari ci sarebbero delle difficoltà riscontrate nella gestione della Commissione, la discussione di atti in ritardo o fuori tempo massimo, la distribuzione di volantini firmati come Presidente della Commissione e riportanti i loghi istituzionali del Municipio VIII, la realizzazione di sopralluoghi “ufficiali” al di fuori della commissione e senza la presenza dei commissari, oltre ad alcuni problemi nella relazione dei verbali di commissione. Al momento la Consigliera Talli ha deciso di aspettare la discussione della Mozione, che potrebbe arrivare già in questa settimana, prima di rilasciare delle dichiarazioni e commentare quanto accaduto.

IL PD CONTRO LA SFIDUCIA

Su questa vicenda che rischia di generare attriti anche all’interno della maggioranza, è il capogruppo del Pd, Flavio Conia, a spiegare quale sarà la posizione del suo gruppo in merito alla mozione di sfiducia: “Rifiutiamo in blocco le accuse fatte ad Eleonora Talli – afferma – Questa commissione è per sua natura complessa, su di essa si sommano le attenzioni di tutti i gruppi, quindi merita un’attenzione particolare. Non a caso a presiederla c’è la consigliera più votata del Pd”. Per il capogruppo Conia potrebbe esserci voluto del tempo per il rodaggio della commissione: “Adesso con le due convocazioni a settimana sapremo rispondere a tutte le esigenze e le richieste sia sugli atti che nelle convocazioni. Però gli elementi addotti per chiedere la sfiducia non sono condivisibili e voteremo contro, come credo farà il resto della maggioranza”. Una situazione delicata, vista la firma sulla mozione da parte del consigliere Nanni della Civica Gualtieri: “Sono sicuro che il capogruppo Zulli – presente in commissione per Sinistra Civica Ecologista Ndr – sarà con noi in questa decisione, come lo sarà sicuramente il capogruppo Falasca – Civica Gualtieri Ndr – nell’interlocuzione con l‘altro membro della sua componente”. La speranza da parte del Pd è che comunque questa vicenda si concluda nel minor tempo possibile, “per non rubare tempo ad una commissione che ha tanto su cui lavorare – conclude Conia – Ci impegneremo anche con la Presidente Talli per ascoltare i malumori delle opposizione e valutare le azioni utili a rispondere a queste problematiche”.

NESSUNA RISPOSTA DALLE OPPOSIZIONI

Abbiamo contattato i firmatari dell’atto per chiedere una dichiarazione in merito a questa sfiducia, purtroppo nessun rappresentate delle forze politiche firmatarie è voluto intervenire, nell’attesa di sviluppi sulla vicenda. Possiamo immaginare che i consiglieri d’opposizione stiano aspettando una qualche mossa da parte della maggioranza o del Presidente Ciaccheri, prima che l’atto arrivi in discussione in commissione dove, in ogni caso, non hanno i numeri per arrivare all’approvazione. I commissari infatti sono otto, metà dei quali hanno firmato la mozione, mentre i restanti fanno parte del Pd o di Sinistra Civica Ecologista e, presumibilmente, voteranno contro il documento di sfiducia per la Presidente Talli. Il regolamento in questi casi parla chiaro, la mozione passa con il voto favorevole della maggioranza dei membri della commissione, quindi 5 voti.

Leonardo Mancini