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Municipio VIII: con il rischio chiusura arriva la lettera aperta dello Spazio BeBi

Da luglio il servizio potrebbe cessare e i tempi per risolvere la situazione sono davvero strettissimi

LO SPAZIO BEBI – Nella difficile vicenda delle Ludoteche del Municipio VIII, al momento assenti a causa di un bando andato deserto e dell’impossibilità di utilizzare gli spazi di via dei Lincei e del Giardino Pisino, potrebbe entrare anche lo Spazio BeBi dell’Associazione Progetto Laboratorio Onlus. Come per le due ludoteche dell’Associazione Arciragazzi, anche lo spazio BeBi potrebbe chiudere a causa della mancanza della certificazione di staticità dell’edificio di via dei Lincei in cui trovano posto persino gli uffici del Consultorio municipale. Purtroppo, rispetto ad altri servizi che possono essere messi a bando, lo Spazio BeBi è frutto di una Convenzione con il Comune, e se la struttura non sarà disponibile verrà revocata.

LA CHIUSURA – Già nelle scorse settimane da Progetto Laboratorio Onlus era stato lanciato un primo allarme sulla possibile cessazione del servizio: “Noi abbiamo una Convenzione con il Comune, che prima di rinnovarla chiede se siamo nella disponibilità degli spazi – spiegava il Presidente dell’Associazione Marco Conserva – In questo caso il Dipartimento comunale ci ha già scritto, dicendo che è stata avviata la pratica per la decadenza della Convenzione, visto che il Municipio ha detto che non li renderà disponibili e li metterà a bando”.

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LA LETTERA APERTA – Dato che dal Municipio VIII non ci sono state risposte sul futuro del servizio, l’Associazione ha deciso di pubblicare una lettera aperta indirizzata al dimissionario minisindaco Paolo Pace. A firmarla è ancora una volta Marco Conserva, presidente di Laboratorio Onlus: “Gentile Presidente, mi rivolgo a lei pubblicamente invitandola a riflettere non su un piano tecnico amministrativo ma allargando l’orizzonte della riflessione ad altri due punti di osservazione: uno storico e uno politico”.

LA STORIA DEL SERVIZIO – “Quel Servizio lo abbiamo inaugurato nel mese di Marzo 2006. Ma già da molti mesi prima lo abbiamo pensato, progettato e realizzato in accordo con il Comune di Roma, che ci ha rilasciato la Convenzione, e in accordo con il Municipio VIII (allora Municipio XI) che ha accolto la nostra proposta di utilizzare i locali di via dei Lincei – racconta Conserva – Quei locali erano abbandonati e inutilizzati: con i primi fondi 285 sono stati ristrutturati e resi a misura di bambina e bambino dalla nostra Associazione. Sono stati allestiti con mobili e arredi creati ad hoc con materiali ecosostenibili”. Nella lettera aperta ricordano dettagliatamente quanto realizzato su questo territorio dal 2002 ad oggi: “Oltre allo Spazio Bebi, abbiamo gestito la Ludoteca Ludomagicabù organizzando i Carnevali di Tormarancia con le Scuole elementari e materne, centri estivi e incontri gratuiti di sostegno alla genitorialità; abbiamo gestito il Centro di Aggregazione Giovanile Tetris di via di Grottaperfetta realizzando centinaia di laboratori e attività per gli adolescenti. Oggi – seguita il presidente dell’Associazione – devo trovare la forza di dire a tutto lo staff educativo dello Spazio BeBi che da Luglio il Servizio scomparirà; tutta la passione e la qualità del loro lavoro sarà cancellato perché non si trova il certificato di stabilità dell’edificio. Non è facile farsene una ragione; non è facile dopo tanti anni di impegno sentirsi liquidati con poche righe scritte dalla direzione socio educativa del Municipio che neppure si è degnata di incontrarci, sentirsi trattati da questa amministrazione come corpo estraneo”.

IL RUOLO DELLA POLITICA – Il secondo punto di vista su cui si sofferma la nota, riguarda il ruolo che la politica potrebbe (dovrebbe) avere in questa vicenda. “Gli uffici tecnici non trovano la certificazione di stabilità strutturale dell’edificio di via dei Lincei – si legge – La domanda che le rivolgo è: cosa vuole e cosa può fare la politica? Non è forse il compito della politica superare gli ostacoli per far funzionare la macchina amministrativa e garantire i Servizi ai cittadini? La politica, al contrario della burocrazia, può fare scelte, può decidere priorità, ha una visione della città. Non spetta alla politica individuare una soluzione e scongiurare la chiusura?”. Soprattutto quando i tempi per risolvere questa situazione sono strettissimi: “La pratica di decadenza della convenzione sarà operativa tra meno di 60 giorni – aggiunge Conserva – Le ricordo che i locali che ospitano la Ludoteca e lo Spazio BeBi sono a norma con le certificazioni igienico sanitarie della ASL e con tutte le leggi sulla sicurezza. L’edificio è in piedi dagli anni ’50 e attualmente ospita anche il Consultorio familiare e l’Asilo Nido Ghironda. Tutti questi servizi verranno chiusi o bloccati in attesa di una certificazione? – si chiedono da Progetto Laboratorio Onlus – Non può essere. Non si può rimanere passivi. Bisogna avviare con urgenza un’azione politica per garantire ai cittadini che questi servizi pubblici continueranno a funzionare, che lo stabile municipale di via dei Lincei ritroverà la sua piena funzionalità come bene comune”.

LA REAZIONE – Intanto in queste ore è l’ex consigliere comunale di Sel, Gianluca Peciola, a tornare su questa situazione, tuonando contro l’Amministrazione Capitolina: “L’amministrazione a 5 Stelle sta cancellando tutti i servizi che avevamo aperto anche attraverso percorsi partecipativi con i cittadini. A settembre ha chiuso la ludoteca e da luglio prossimo chiuderà anche l’unico Spazio Bebi del Municipio VIII. Queste chiusure avranno come effetto quello di impoverire le famiglie. Erano servizi pubblici, ora le persone dovranno rivolgersi ai privati“. Questo se in sessanta giorni non si trova una soluzione.

Leonardo Mancini