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Municipio VIII: la maggioranza si fa opposizione da sola

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Mentre si parla di rispetto e di lotta contro la violenza sulle donne, non manca la bagarre in Aula sul futuro del Casale di via Grottaperfetta

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UNA SEDUTA SUL RISPETTO – Quella di oggi sarebbe stata una seduta del Consiglio municipale molto importante. Tutta dedicata alle tematiche di genere, al rispetto e alla lotta contro la violenza sulle donne. Protagoniste indiscusse degli atti presentati in Aula, sono state le Consigliere della Commissione delle elette che, in questa giornata, hanno ottenuto l’approvazione di tre importanti documenti. Il primo per l’istituzione ‘dell’ora del rispetto’ nelle scuole: “Un momento – spiega la Presidente dalla Commissione, la Consigliera Pd, Alessandra Aluigi – in cui si educhi al rispetto, un segnale importante sulla cultura della differenza e sul rispetto di genere”. Altro documento importante è l’adesione alla Campagna ‘Io Decido’per richiedere l’effettiva applicazione della legge 194/78 (la legge sull’aborto) “resa inefficace dalla troppo diffusa presenza degli obiettori di coscienza presso presidi e strutture ospedaliere – si legge nella proposta di mozione – a danno del diritto alla salute e della libertà di scelta”. Ma l’atto che più ha visto la partecipazione dell’Aula, purtroppo nell’accezione più negativa possibile del termine, aveva per oggetto l’utilizzo e la custodia del Casale di Via di Grottaperfetta 610.

 

IL CASALE – nei prossimi giorni tornerà ad essere uno dei tanti pezzi del patrimonio di Roma Capitale per il quale si dovrà definire una destinazione. Dopo il termine dell’affidamento, ottenuto non senza molte polemiche, dello stabile all’Agenzia Capitolina Tossicodipendenza, si apre la posibilità che questo importante spazio torni nelle disponibilità del territorio. A questo proposito già nei mesi scorsi è arrivato alle fasi conclusive un processo partecipativo sorto dal basso per indicare all’Amministrazione le aspettative della cittadinanza e delle Associazioni del quadrante. Una campagna dal titolo ‘#ilCasalecheVogliamo’ che è stata promossa dall’Associazione Nessun Dorma. La campagna, attivata in concomitanza con la scadenza dell’assegnazione del Casale – spiega una nota dell’Associazione in occasione di una assemblea pubblica sul Casale dell’8 febbraio scorso – è stata promossa per recepire le istanze dei cittadini in merito ad una nuova gestione della struttura”. Ma non è tutto, infatti il 25 ottobre scorso la Consigliera democratica al Municipio VIII, Antonella Melito, ha protocollato un atto sottoscritto da larga parte della maggioranza, compresa Sel e Lista Civica, proprio sul futuro del casale, atto mai discusso in Consiglio. Nel documento, dopo aver constatato l’assenza di luoghi d’aggregazione nel quadrante di Roma 70 e le aspettative delle associazioni, si impegnava il Presidente e la Giunta “affinché il Casale venga utilizzato per rispondere alle esigenze del territorio favorendo l’integrazione dei cittadini residenti nelle attività in esso svolte e pertanto sia destinato, in parte o tutto, per svolgere attività culturali, sociali e istituzionali”.

LA PROPOSTA IN DISCUSSIONE – Arriviamo quindi alla seduta di oggi 11 marzo in cui viene presentata dalla Commissione delle Elette una proposta di mozione che, pur ricalcando le necessità del quadrante riguardanti spazi di aggregazione, prevede “tra le attività socio-culturali da assegnare mediante bando pubblico, anche la creazione di un Centro informativo Antiviolenza rivolto prevalentemente alle donne”. La proposta inoltre impegna ad un percorso civile e partecipativo “in cui si possano raggiungere risultati politici senza ricorrere ad alcuna forma di illegalità”, rispettando le esigenze dei cittadini di Grottaperfetta. La critica ai recenti episodi di occupazione di spazi pubblici, come gli ex Bagni Pubblici della Garbatella è tutt’altro che velata: “vengano – poi- condannati tutti gli atti d’abuso e violenza che impedirebbero lo svolgersi regolare delle procedure di assegnazione”.

LA DISCUSSIONE – su questo importante atto non si è svolta però nel migliore dei modi, con moltissime interruzioni e qualche momento di tensione tra i consiglieri di maggioranza ed i cittadini presenti alla seduta. Scopo del contendere, tutto interno alla maggioranza, oltre all’atto protocollato il 25 ottobre e mai discusso, anche una richiesta proveniente da Sel per l’introduzione nel documento di un riconoscimento al processo partecipativo fino ad ora svolto dalla cittadinanza e dalle Associazioni di Roma 70. Tale modifica, dopo essere stata redatta e addirittura letta in Aula è stata poi stralciata per un difetto di forma (le mozioni infatti non possono da regolamento contenere emendamenti) e per la scarsa condivisione ottenuta tra le fila del Pd: “Non sono favorevole a questa modifica – afferma in Aula la Consigliera del Pd, Floriana D’elia – Ci teniamo che la partecipazione territoriale venga valorizzata, infatti la citiamo nel documento. Chiediamo che il Comune riprenda in carico il Casale e costituisca un Centro Antiviolenza, ma allo stesso tempo impegniamo la Giunta affinchè venga utilizzato anche per le esigenze del territorio. Con questo – conclude – tuteliamo la partecipazione e le istanze dei cittadini”. La risposta alla Consigliera D’Elia non arriva però dai banchi dell’opposizione, ma dalla sua stessa maggioranza, con il Consigliere di Sel, Amedeo Ciaccheri, che sottolinea come la discussione in merito a questo atto, seppur senza la modifica proposta: “Sia importante perchè parla di una vicenda su cui da diversi anni si cerca una risposta anche al di fuori del Consiglio. La modifica richiesta – aggiunge Ciaccheri – parlava di un dato di fatto: negli anni non c’è stato un difficoltoso silenzio sulla vicenda del Casale, ma si è attivata una grande mobilitazione”.

IL PARERE DELL’OPPOSIZIONE – I consiglieri d’opposizione hanno purtroppo assistito impotenti a quanto accaduto in Aula: “È paradossale che in una giornata dedicata al contrasto della violenza sulle donne ci troviamo a parlare di tutt’altro – sottolinea il Consigliere di Fdi, Glauco Rosati – Parliamo dell’assegnazione di un casale. Parliamo di chi debba accaparrarsi l’ennesimo spazio pubblico”. Uno spettacolo, quello cui si è assistito, definito ‘ridicolo’ dal Consigliere d’opposizione, Maurizio Buonincontro, che aggiunge: “Riteniamoci fortunati che lo streaming non si ancora attivo, altrimenti uno spettacolo ridicolo avrebbe presentato risvolti drammatici. Non credo – seguita – che questa maggioranza debba ulteriormente dimostrare di non essere compatta. Mi chiedo se non fosse meglio commissariare il Municipio piuttosto che lasciare proseguire questa maggioranza sfasciata”. Anche il M5S ha condannato quanto avvenuto in Aula, descrivendo inammissibile il comportamento dei consiglieri di maggioranza che, a quanto affermato: “Si sono fatti opposizione tra loro impedendo di fatto i lavori del consiglio Municipale. Da una parte chi vuole il tavolo municipale di confronto dall’altra chi spinge per un’assegnazione tramite bando comunale, si ha l’impressione che ognuno tiri l’acqua là dove ha maggior peso: Sel in municipio e Pd in comune – spiegano in una nota il Consiglieri Carlo Cafarotti e Valentina Vivarelli – Niente di nuovo, una spaccatura che si è già vista in Municipio quando sono stati occupati gli ex Bagni Pubblici della Garbatella, il Pd si è espresso contrariamente rispetto all’occupazione puntando il dito sull’appoggio alla stessa espresso pubblicamente da Sel. A rimetterci – seguitano – ovviamente sono i cittadini che vedono scene davvero poco dignitose in Consiglio ed i propri diritti calpestati da interessi contrastanti. Questa maggioranza si sta dimostrando sempre più incapace di portare avanti la vita istituzionale di questo Municipio. In qualità di opposizione – concludono – ci troviamo spiazzati davanti a questo scambio di ruoli che impedisce un lavoro serio e ben programmato”.

I CITTADINI PRESENTI IN AULA – In un momento di interruzione dei lavori, richiesto dal Consigliere Ciaccheri, è stata data la possibilità di intervenire anche ai cittadini presenti in Aula. Primo a prendere la parola è Luca di Carlo, in rappresentanza dell’Associazione Nessun Dorma promotrice del processo partecipativo sul Casale: “Ringraziamo per la volontà emersa di coinvolgere i cittadini, ma noi fino ad oggi non vi abbiamo mai visto. Chiediamo che ci sia una discussione ed un coinvolgimento, che nessuna decisione venga calata dall’alto. Purtroppo – seguita in relazione al Centro Antiviolenza – non avete spiegato come questo servizio possa declinarsi assieme alle altre attività proposte dal territorio. Crediamo che il Casale possa essere un luogo su cui insistere anche per questa tematica, ma quello che vogliamo capire è come avverrà questa partecipazione? Come parlerete con i cittadini? Crediamo che sia urgente un momento di confronto in cui voi darete risposte alle esigenze del quartiere e spiegherete come il confronto avverrà”. Il secondo intervento è stato quello di Maria Quattrocchi, appartenente al ‘Gruppo Donne del Municipio VIII’ ed iscritta al Circolo Pd di Grottaperfetta che, pur rilevando l’importanza di un punto di aggregazione per le Associazioni del territorio, aggiunge: “Vorrei sottolineare l’importanza di andare a costituire sul nostro territorio un Centro Antiviolenza, con una serie di strutture di sostegno per le donne. Rispondere a questa esigenza deve essere una priorità del Municipio, sono importanti le associazioni – conclude – ma ragioniamo sulle priorità”.

NELLE PROSSIME SETTIMANE – nonostante l’approvazione all’unanimità dell’atto (votato da tutta la maggioranza e dal Consigliere Rosati) dovrebbe comunque essere calendarizzato il documento sul Casale protocollato il 25 ottobre scorso: “Credo che a questa assemblea sia mancato un elemento significativo: l’atto mai discusso del 25 ottobre – spiega la Consigliera democratica, Antonella Melito – Credo sia rispettoso nei confronti dei tredici firmatari discuterlo al più presto e auspico che venga calendarizzato. Roma 70 – conclude – ha bisogno di aggregazione e di Associazioni che intervengano nella vita del quartiere”.

Leonardo Mancini