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Municipio VIII è scontro sull’assegnazione del palazzetto di via Brogi

Il Municipio contesta la decisione del Campidoglio che lo assegna alla Federazione italiana Ginnastica, escludendo i precedenti gestori

MUNICIPIO VIII – Si preannunciano giorni di fuoco sull’assegnazione degli impianti sportivi sul territorio municipale. Dopo la vicenda della Lazio Nuoto, ora è l’impianto di via Brigi a Roma 70 ad essere finito al centro dello scontro tra Comune e Municipio VIII. Il palazzetto infatti, da tempo gestito da una società sportiva dilettantistica, il 24 dicembre scorso è stato assegnato dal Campidoglio alla Federazione italiana Ginnastica per i prossimi 18 anni (9 + 9).

L’ASSEGNAZIONE DELL’IMPIANTO

La struttura diventerà un polo sportivo d’eccellenza con la realizzazione dell’“Accademia Nazionale di Ginnastica Ritmica”. “Roma Capitale, ancora una volta, procede spedita con le federazioni per realizzare accordi a forte vocazione sociale oltre che sportiva – ha affermato la Sindaca Virginia Raggi – Siamo davvero contenti di aver trovato la massima disponibilità e impegno da parte della Federginnastica per la riqualificazione e gestione di una struttura che rappresenterà un altro fiore all’occhiello per la nostra città”. La Federazione, secondo lo schema di contratto, si occuperà della riqualificazione dell’impianto e della realizzazione di un percorso specializzato destinato al Parkour, sostenendo anche gli interventi di manutenzione ordinaria dell’impianto stesso. Fornirà corsi di ginnastica gratuiti a favore degli anziani e persone in condizione di fragilità socio-economica residenti nel territorio di Roma Capitale. Presso l’impianto verranno svolti allenamenti regionali e la formazione gratuita di tecnici di Parkour con tirocinio e successiva qualifica come “tecnico societario in salute e fitness Parkour GGI-CONI- SnaQ”.

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LE CRITICHE DEL MUNICIPIO

Le polemiche sull’assegnazione dell’impianto arrivano dal Presidente del Municipio VIII, Amedeo Ciaccheri: “A 6 mesi dalle elezioni la Sindaca sceglie di chiudere le porte all’attività sportiva di base nell’impianto di via Brogi, un impianto di straordinaria importanza per il territorio municipale che oggi la giunta comunale sceglie di affidare senza bando alla Federazione italiana Ginnastica per attività federali e escludendo di fatto l’associazionismo sportivo di base che ne ha fatto per 12 anni un centro prezioso per la promozione del diritto allo sport per tutte e tutti sul territorio”. Secondo il minisindaco “in tutta questa procedura si è tenuti fuori il mondo dello sport di base e l’ente di prossimità che perdono un punto di riferimento per l’attività sportiva agonistica e non sul territorio – e ancora – L’impianto di via Brogi deve continuare ad essere un luogo di sport per tutte le cittadine e tutti i cittadini del quartiere, un luogo aperto a promuovere la cultura dello sport di base e mantenere la pluralità di discipline come un valore aggiunto. Vorrei sapere come risponderà alle centinaia di utenti dell’impianto che non potranno più trovare casa a Via Brogi”.

Red