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Nessun segnale da Ater sulla vicenda di via Pincherle e Colli Portuensi

La palla passa in Regione. È la giunta Rocca a dover dare un’indicazione politica all’Ater per fare un passo indietro sulla vendita

ROMA – Nulla di fatto per i residenti di via Pincherle e di viale dei Colli Portuensi che questa mattina hanno protestato a lungotevere Tor di Nona sotto la sede dell’ATER. Il motivo della manifestazione sono le lettere inviate dall’agenzia regionale ai residenti in merito all’alienazione degli immobili in cui abitano.

LA VICENDA

La questione riguarda alcune abitazioni in via Pincherle e di viale dei Colli Portuensi che nel 2008 rientrarono nella dismissione dei beni di Fara, una società di assicurazione del Gruppo Generali. Le abitazioni vengono acquistate dalla società Area Mestre per 19 milioni, così gli inquilini, preoccupati per la possibilità di venire sfrattati da una società privata, decidono di iniziare la mobilitazione, che prosegue fino a quando nel 2009 la Regione Lazio decina di destinare ad Ater un finanziamento per permettere l’acquisto delle unità abitative e superare le procedure di sfratto. La protesta si è riaccesa perché Ater, con una determinazione direttoriale del 7 febbraio 2025, ha dato mandato al servizio Alienazioni e attività non Erp di procedere con le proposte di vendita per la prelazione (degli attuali inquilini) ed eventualmente alla successiva asta, sia per gli immobili di via Pincherle che per quelli di via dei Colli Portuensi 187.

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LA PALLA ALLA REGIONE

È il responsabile Ufficio Giubileo delle Persone e Partecipazione di Roma Capitale, Andrea Catarci, a prendere la parola, delineando quanto sarebbe necessario fare per salvare le abitazioni dei cittadini in protesta. Questi, racconta Catarci, sono stati “ricevuti in delegazione, si sono sentiti rispondere che per tornare indietro rispetto alle lettere minatorie inviate l’Ater ha bisogno di indicazioni chiare dalla Regione”. La domanda che pone Catarci è quindi rivolta alla Regione: “Ci sta qualcuno che è disposto a dare queste indicazioni e chiudere qui quest’inquietante e cinica questione o il Presidente Rocca, la giunta e la maggioranza di centro destra intendono avallare la decisione di sbattere per strada persone con età che va dai 65 ai 96 anni che hanno sempre pagato gli affitti richiesti?”. L’appuntamento rilanciato da Catarci al momento è fissato al 5 maggio, con l’audizione alla Pisana richiesta dai consiglieri regionali d’opposizione.

IL CONSIGLIO IN MUNICIPIO XII

Già nei giorni scorsi la mobilitazione era stata ripresa anche in Municipio XII con l’annuncio di una seduta del Consiglio Municipale dedicato proprio a questa vicenda. È il Presidente, Elio Tomassetti, a spiegare che dall’incontro di oggi “purtroppo, non ci sono state rassicurazioni da parte di Ater, che tratta la vicenda dell’alienazione di queste case come un’azienda privata, calpestando il diritto all’abitare. Noi siamo convinti, invece, che Ater non debba assolutamente tradire la sua funzione sociale, e che la Regione Lazio debba dare chiari indirizzi politici in questo senso”. Dal Municipio XII oltre ad annunciare l’appuntamento del 29 aprile alle 9,15 con il Consiglio Municipale, annunciano anche un’intera settimana di “vertenza territoriale – conclude Tomassetti – faremo conoscere questa situazione a tutta la città, perchè vanno tutelati i residenti dei Colli portuensi e di via Pincherle”.

LeMa