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Nuova convocazione per il Consiglio Popolare del Municipio VIII

Il 22 giugno i cittadini sono chiamati a confrontarsi su sport, memoria, spazi pubblici e abusivismo

IL CONSIGLIO – È previsto per giovedì 22 giugno il prossimo appuntamento con il Consiglio Popolare del Municipio VIII, l’assemblea plebiscitaria nata dopo lo scioglimento del parlamentino di via Benedetto Croce sotto la spinta degli esponenti della Coalizione Civica Municipio VIII. Intento di questa iniziativa è quello di supplire all’assenza di politica sul territorio, in netto contrasto con il ‘commissariamento a rotazione’ proposto dal Comune.

I TEMI IN DISCUSSIONE – Nella scorsa riunione del Consiglio Popolare sono stati molti i temi trattati da cittadini e relatori. Si sono approvati atti relativi alle strutture scolastiche, alla Cultura, ai mercati rionali e all’emergenza Abitativa. In questo nuovo appuntamento che si terrà agli Orti Urbani Garbatella, in via Rosa Raimondi Garibaldi 14, si parlerà di Centri sportivi municipali, Memoria Partigiana, Ludoteche municipali, Patrimonio pubblico, Liceo Socrate e lotta all’abusivismo edilizio sull’Appia Antica, oltre ad un atto in sostegno al Renoize 2017, la manifestazione artistica in ricordo di Renato Biagetti che, nonostante il divieto da parte del Campidoglio, si dovrebbe svolgere ugualmente a Parco Schuster.

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UN NUOVO PERCORSO – Sull’iniziativa è intervenuto Amedeo Ciaccheri, portavoce della Coalizione Civica del Municipio VIII: “Lo scorso 25 maggio abbiamo risposto al crollo della maggioranza municipale grillina con l’apertura della prima seduta del Consiglio Popolare – racconta Ciaccheri – Abbiamo aperto la seduta nel piazzale di via Benedetto Croce, per rispondere pubblicamente al rifiuto della Sindaca di concedere durante il commissariamento la Sala del Consiglio per incontri promossi dalla cittadinanza del Municipio. Più di 150 persone riunite in assemblea per discutere del territorio e dei suoi bisogni hanno così dato il via ad un esperimento in costruzione, inaugurando questo percorso con un primo documento politico, per l’istituzione del Consiglio Popolare Roma VIII e la richiesta di elezioni subito, che riportino il nostro Municipio a scegliere i propri rappresentanti e chiuda la vicenda del fallimento della maggioranza a 5 Stelle”.

DALLE OPPOSIZIONI – A margine della passata riunione abbiamo voluto interpellare gli altri esponenti dell’opposizione per capire quale sia la lettura di questa iniziativa. “Personalmente ritengo positiva e necessaria l’esperienza del Consiglio Popolare – riferisce la ex capogruppo Pd Anna Rita Marocchi – una opportunità per crescere come comunità aperta e solidale. Occorre continuare in questa direzione e portare avanti tutte quelle vertenze ancora aperte nel nostro territorio e che provocano profonde ferite, in attesa che si torni al voto prima possibile nel nostro Municipio”. Molto più critica la posizione assunta dall’esponente di Fi, Simone Foglio, che non si dimostra avaro di critiche: “Chi ha governato per vent’anni anni favorendo con una cattiva amministrazione il successo del M5s farebbe bene a interrogarsi sulle proprie responsabilità – afferma Foglio – L’unica novità e alternativa di governo per il nostro territorio è una proposta politica alternativa alla sinistra e ai 5 Stelle che alla prova del governo hanno dimostrato tutta la loro inaffidabilità e inesperienza. Da questo municipio con gli ex Mercati Generali e la vecchia Fiera di Roma, può ripartire una spinta importante per l’economia e lo sviluppo di tutta la città. Noi – conclude – ci candidiamo a rappresentare questa voglia di cambiamento”. Superando i contenuti discussi in assemblea, anche per l’ex consigliere di Fdi, Alessio Scimè, questa esperienza ha delle connotazioni positive: “Ritengo sia stato comunque un segnale importante nei confronti della Raggi, se pensa di occupare lei il municipio con i suoi assessori comunali e con il suo commissariamento in barba ai cittadini ed alla più elementare democrazia si sbaglia. L’iniziativa di Ciaccheri e Catarci è stato un forte messaggio che i cittadini vogliono tornare a votare e che gli atteggiamenti da dittatrice della Sindaca in questo municipio non hanno vita lunga”.

Leonardo Mancini