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Ostiense: approvata la riqualificazione dell’ex Caserma di Porto Fluviale

Tratto da Urlo n.206 novembre 2022

OSTIENSE – È arrivata il 19 ottobre l’approvazione da parte del Consiglio Comunale del Programma di valorizzazione “Porto Fluviale RecHouse”, l’iniziativa urbanistica di rigenerazione urbana che dovrà riqualificare la ex caserma dell’Aeronautica occupata da oltre dieci anni nel quartiere Ostiense. Si tratta di una caserma dismessa e vincolata dal Ministero della Cultura come bene di interesse storico-artistico (anche grazie alle diverse opere di street art che ospita), attualmente occupata da 56 nuclei familiari provenienti da 13 differenti nazioni.

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IL PROGETTO

Il complesso, hanno spiegato, in occasione dell’approvazione, i consiglieri comunali di Sinistra Civica Ecologista Michela Cicculli e Alessandro Luparelli, sarà in parte destinato ad alloggi di edilizia residenziale pubblica, riassegnati attraverso un bando speciale con priorità per le famiglie che abitano l’immobile e che siano in possesso dei requisiti. Un’altra parte dell’edificio sarà destinato a servizi, con una piazza per il quartiere, un mercato di produttori diretti, laboratori e altri spazi per moltiplicare le occasioni di socialità del quadrante, uno sportello a bassa soglia per donne vittime di violenza. “Lo scopo politico della maggioranza è quello di utilizzare tutte le risorse che abbiamo a disposizione per rilanciare alcune parti della città che non sono state gestite al meglio – ha commentato in Aula la consigliera Pd, Antonella Melito – Il PNRR ci sta dando l’opportunità di riqualificare aree degradate, per ridurre le difficoltà abitative, per puntare a progetti di sostenibilità e di innovazione”.

LA PARTECIPAZIONE

L’elaborazione del progetto di riqualificazione di questo immobile al centro del quartiere ha visto la partecipazione di vari soggetti istituzionali: oltre a Roma Capitale, sono intervenuti la Regione Lazio, i ministeri coinvolti, le università e l’VIII Municipio. “Per garantire una piena condivisione dell’intervento sono state coinvolte associazioni e realtà territoriali e gli stessi abitanti dell’immobile – seguitano Cicculli e Luparelli – Un esempio virtuoso di rigenerazione urbana, un modello da riprodurre anche in altri contesti”.

IL MUNICIPIO VIII

Anche dal Municipio VIII, direttamente interessato e inserito in questo procedimento, arriva il plauso per l’approvazione del Programma in Assemblea Capitolina. A parlare dell’iniziativa è direttamente il minisindaco Amedeo Ciaccheri: “Un risultato atteso ed importante per l’VIII Municipio e per tutto il quadrante Ostiense. Il progetto è stato approvato più di un anno fa nel Programma nazionale della qualità dell’abitare del Ministero per le Infrastrutture, ed è relativo alla rigenerazione integrale sugli spazi dell’ex Direzione del Ministero della Difesa a via del Porto Fluviale all’Ostiense – seguita Ciaccheri – Adesso si potrà procedere con la realizzazione degli spazi per Edilizia Residenziale pubblica, una piazza per il quartiere, un mercato di produttori diretti, servizi da attivare, laboratori culturali e spazi per moltiplicare le occasioni di socialità. Porteremo nuove funzioni pubbliche nel quadrante”. Naturalmente non sono mancate le critiche da parte dell’opposizione municipale, soprattutto a fronte delle diverse richieste di sgombero avanzate negli anni nei confronti degli occupanti. In particolare è il capogruppo di FdI, Franco Federici, a sottolineare come con l’approvazione di questo atto “la maggioranza capitolina passa dalla tolleranza delle occupazioni abusive alla loro legalizzazione. Nella delibera si prevede di investire 11milioni di euro per la ristrutturazione del complesso – spiega il consigliere Federici – Ma oltre alla riqualificazione la delibera prevede anche di favorire la riconsegna degli immobili ristrutturati a chi per dieci anni li ha occupati abusivamente, ovviamente prevaricando il diritto di migliaia di nuclei familiari regolarmente iscritti nelle liste d’attesa. Questa legittimazione di un reato perpetrato a scapito di altri cittadini è una vergogna Capitale”.

Leonardo Mancini