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Ostiense incompiuto: una nota della Uil riapre il dibattito sulle opere

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Dal Ponte della Scienza ai Mercati Generali: immediata la risposta dell’Assessorato all’Urbanistica

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OSTIENSE INCOMPIUTO – Dopo i grandi annunci dei mesi scorsi sul Piano Urbano Ostiense-Marconi e sulla definitiva apertura del Ponte della Scienza, a prendere la parola è la UIL di Roma e del Lazio che con il suo Osservatorio sulle Opere Incompiute ha svolto un’indagine sul quartiere Ostiense. Sul banco degli imputati ancora una volta il Ponte Rita Levi Montalcini: “Il ponte, inaugurato lo scorso maggio dal sindaco Marino, finisce contro un muro – spiega una nota della UIL – Il muro che delimita l’area del Gazometro, attualmente inaccessibile. Qual è il suo fine allora? Perché inaugurare un ponte che non congiunge? E nel frattempo l’altra estremità del ponte, quella lato Gazometro appunto, viene utilizzata per improvvisate feste estive con buona pace dei ciclisti che trovano la pista ciclabile invasa da biliardini e stand, ma ancora peggio per riciclo materiali da parte di rom che bivaccano, nascosti, nell’area lungo il Tevere”. 

DAL PONTE AI MERCATI GENERALI – L’indagine dell’Osservatorio della Uil spazia su tutto il quadrante e sulle opere ad oggi incomplete. “Sei anni di lavori – commenta il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri – oltre 5 milioni di euro netti per un’opera che non conduce da nessuna parte. Chi lo attraversa si trova davanti un muro a sbarrargli la strada. Stessa cosa sul lato destro, dove dopo circa 2-300 metri di passeggiata un muro e una siepe interrompono il percorso. Si parla di un progetto di riqualificazione generale dell’intera area, affidato all’università di RomaTre. La stessa cui è oggi affidato anche il progetto di riqualificazione degli Ex mercati Generali. Se i tempi sono gli stessi – seguita il Segretario generale Bombardieri – Dopo dieci anni dall’inizio dei lavori, la scena del cantiere degli Ex Mercati di via Ostiense è identica. Una facciata decorosa da lavori in corso e all’interno il grande vuoto”. Su gli ex Mercati dal Segretario generale della Uil le domande sono specifiche, soprattutto sugli avvicendamenti alla guida del progetto: “Un altro cantiere infinito, l’ennesimo – continua Bombardieri – uno spazio ampio che sarebbe dovuto diventare luogo d’incontro. Progetti bellissimi che si perdono nelle stanze della burocrazia e degli interessi personali. Come mai la star olandese è stata eliminata dal progetto? E come mai l’ennesimo affidamento al solito Cordeschi? Non si mette in discussione la professionalità dell’architetto di RomaTre, ma la ripetitività di certi nomi, la costante presenza nelle grandi opere della Capitale. Grandi opere spesso incompiute purtroppo. E gli Ex Mercati non sono un caso isolato”.

LA REPLICA – Non tardano ad arrivare le dichiarazioni dell’Assessore all’Urbanistica della Capitale, Giovanni Caudo, che ricorda quanto fino ad oggi concluso o messo in campo dall’Amministrazione Marino: “Fa bene la UIL ad evidenziare la condizione dell’Ostiense, un progetto urbano iniziato nella prima giunta Veltroni e rimasto nel dimenticatoio durante i cinque anni della passata Amministrazione. Nello stesso tempo però dovrebbe non tacere che in questi mesi abbiamo aperto il ponte pedonale, risultava non collaudabile e che ora almeno lo si può attraversare, che stiamo rivedendo la localizzazione dell’enorme edificio dello studentato nell’area di Papareschi a favore dell’ampliamento del parco che metterà a valore i ritrovamenti archeologici e che sono ripartiti i lavori agli ex mercati generali, un cantiere rimasto fermo per anni e dove a giugno abbiamo consegnato gli spazi del nuovo centro anziani”. Uno spazio che però ancora non ha visto ancora l’inaugurazione ufficiale del nuovo Centro, prevista per venerdì 17 ottobre prossimo. Anche sulla progettazione dei Mercati Generali l’Assessore non manca di sottolineare le azioni intraprese: “Il progetto degli ex Mercati semplicemente non c’era – aggiunge – Le varianti concesse negli anni hanno modificato il progetto originario e noi abbiamo obbligato il concessionario a consegnarci un progetto aggiornato, cosa che ha fatto nel mese di luglio. Infine – seguita Caudo sul coinvolgimento di RomaTre nello sviluppo urbanistico del quadrante – è in corso la conferenza dei servizi per la realizzazione del nuovo Rettorato di Roma Tre sulla via Ostiense, i cui lavori potranno partire a breve. Un quadro che si completa con i lavori per la realizzazione dello studentato a Valco San Paolo già in corso di realizzazione. Pochi mesi per rimuovere lentezze di anni e per contribuire, come credo interessi alla Uil, a far ripartire investimenti nella città che in quel settore urbano già oggi ammontano a oltre 300/400 milioni di euro”. 

IL PONTE DELLA SCIENZA – Nulla di nuovo per noi di Urlo che in più occasioni abbiamo ribadito le molte criticità ancora da risolvere prima di tessere le lodi del Ponte della Scienza. Nel mese di luglio scrivevamo: “È interessante sedersi su una delle panchine di pietra posizionate lungo il ponte, cercando di individuare i flussi di transito. Quello che si noterà è che la quasi totalità dei passanti provengono dal territorio del Municipio XI, ma soprattutto una volta arrivati sulla riva Ostiense, dopo qualche minuto in cui si fermano per dare un’occhiata al gazometro, si voltano e tornano sui loro passi”. Attualmente una volta attraversato il ponte non si può che andare verso sinistra, verso il Ponte di Ferro sul lato dell’Ostiense, dato che a destra è ancora presente una tramoggia dell’Italgas pericolante. In poche parole il ponte sul lato dell’Ostiense permette solamente di raggiungere via del Porto Fluviale, a poche decine di metri dal Ponte di Ferro. Nel mese di giugno approfondimmo la questione, scoprendo che il Municipio VIII in più occasioni aveva interpellato la proprietà per mettere fine a questa incresciosa vicenda, ma anche che la struttura all’interno delle Centrale Montemartini è inserita in un vincolo di archeologia industriale che non ne permette la semplice demolizione, se non a fronte del benestare della Soprintendenza. Al momento, infatti, si starebbe aspettando il parere proprio di quest’organo perché, come affermava Caudo durante la Conferenza Urbanistica del Municipio XI: “Abbiamo incontrato la direzione di Italgas che ha fatto un progetto di demolizione al vaglio della Soprintendenza. La struttura non può essere recuperata, appena si deciderà cosa fare si aprirà il canale verso destra che è quello che ci interessa di più perché sbuca sull’Ostiense”. I ritardi nell’apertura quindi, come spiegato dall’Assessore, oltre a riguardare il difficile iter di collaudo, concernevano quindi la possibilità di aprire lo sbocco sull’Ostiense, un percorso del quale Caudo spiega anche i costi: “Realizzare questo percorso costa 65.000 euro. Non possiamo ancora farlo a causa della tramoggia, ma intanto non abbiamo dormito, il tracciato è già progettato”. Sui tempi dell’intervento non si possono fare previsioni: “L’Italgas si è detto disponibile a risolvere la situazione seguendo il responso della Soprintendenza – dichiarava nel mese di luglio l’Assessore municipale ai Lavori Pubblici, Paola Angelucci – Se si dovesse optare per la ristrutturazione si partirà con la messa in sicurezza, e già da quel momento potremo aprire il passaggio”. 

Leonardo Mancini