OSTIENSE – È in via Odoardo Beccari nel quartiere Ostiense il nuovo Cohousing presentato questa mattina in occasione della visita del Santo Padre in Campidoglio.
IL BENVENUTO AL PONTEFICE
Il benvenuto al Pontefice è stato affidato, tra gli altri, anche ad Ubaldo, un anziano quasi ottantenne ospite di casa Nino, una delle case alloggio di Roma Capitale. “Casa Nino – scrive Ubaldo in una lettera che ha consegnato oggi al Papa – mi ha regalato la speranza di condividere un percorso con altri ospiti per sentirmi meno solo o isolato. La mia più grande Speranza è che ora altre persone in difficoltà possano trovare un luogo come casa Nino in cui potere vivere serenamente, supportati e aiutati quotidianamente”.
IL NUOVO COHOUSING DI OSTIENSE
Il nuovo Cohousing di Ostiense presentato quest’oggi al Papa si chiamerà “Casa Speranza”, e sarà aperta in concomitanza con l’anno giubilare. Il nuovo Cohousing sarà abitato da sei persone, si tratta di un appartamento sottratto alla criminalità organizzata e completamente ristrutturato per le esigenze degli ospiti. “L’apertura di ‘Casa Speranza’ – spiega l’assessora alle Politiche Sociali e alla Salute Barbara Funari – rappresenta un segno tangibile per trasformare in azione concrete il messaggio di Speranza di cui sarà testimone la nostra città attraverso il Giubileo. Un impegno al fianco di tanti anziani soli per rispondere all’appello che oggi ci ha rivolto il Papa perché ‘Roma continui a manifestare il suo vero volto, un volto accogliente, ospitale, generoso, nobile’ “.
I COHOUSING DI ROMA CAPITALE
L’Amministrazione Capitolina ha già avviato percorsi di residenzialità diversificati, affiancando alle tradizionali case di riposo, nuove forme di convivenza a carattere familiare: cohousing e case alloggio per promuovere l’Invecchiamento attivo e l’autonomia. Attualmente sono attivi 6 cohousing e 3 case alloggio e con Casa Speranza nuovi anziani, come Ubaldo, potranno ricominciare a guardare con meno timore al tempo che passa.
Redazione