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Partecipazione, decentramento e cultura diffusa

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Incontriamo Claudio Marotta, il nuovo Assessore alle Politiche Culturali del Municipio VIII

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L’ASSESSORE – Abbiamo incontrato il neo Assessore alle Politiche Culturale del Municipio VIII, Claudio Marotta a poco più di cento giorni dal suo insediamento come membro della nuova Giunta Catarci. Ben cinque le deleghe affidategli, tutte con importanti risvolti sulla vita culturale e sociale del nostro territorio. Si parte dalle Politiche culturali, interculturali e di memoria storica, per passare poi alle Politiche giovanili, per l’adolescenza e l’infanzia. Importanti anche le deleghe alle Politiche per la tutela dei Beni Comuni e per l’altra economia, quelle dei Nuovi servizi e nuovi diritti di cittadinanza e le Politiche della partecipazione e per la valutazione di servizi pubblici e trasformazioni urbane. “Il mio impegno nella politica territoriale risale ai tempi del Liceo – ci racconta Marotta – La mia esperienza nasce dall’auto-organizzazione, dai centri sociali e dalle esperienze della sinistra diffusa. Questo significa molto per me in termini di indipendenza rispetto a certe dinamiche legate alle forze politiche, ma anche in relazione alla forte connessione con le realtà del territorio”. Una posizione quella assunta dall’Assessore, molto diversa rispetto al suo background politico: “Arrivo oggi ad assumere questo ruolo in un quadro difficile. Quando abbiamo deciso di intraprendere questa scelta interloquendo con Sel e il Centro Sinistra, sapevamo bene delle contraddizioni e le difficoltà che avremmo incontrato – sottolinea Marotta – Nonostante questo pensiamo che queste Istituzioni possono ancora produrre degli effetti: dobbiamo iniziare a pensare delle istituzioni che si aprano all’attivismo e alla partecipazione della cittadinanza per innescare processi positivi e propositivi”.

 

A 100 GIORNI – dall’inizio di questa consiliatura, il rapporto con il Centro Sinistra, a detta del neo Assessore, resta proficuo e stimolante: “Veniamo da anni in cui il mancato governo della città ha prodotto una serie di disastri. Pezzi di potere criminale si sono appropriati della macchina pubblica facendo dei veri e propri danni – seguita Marotta parlando del territorio municipale – Pensiamo al CTO che si stava per chiudere: esempio importante in cui i lavoratori, la cittadinanza, l’associazionismo e l’interlocuzione con le istituzioni, hanno portato alla salvaguardia di quel pezzo di welfare così importante per la nostra comunità”. L’idea di collaborazione con le forze politiche dell’Assessore Marotta, riguarda un necessario cambio di rotta rispetto ai cinque anni passati: “Non possiamo limitarci a salvare il salvabile, veniamo da una crisi devastante, c’è bisogno di un cambio di passo, al netto di tutte le difficoltà come il deperimento delle risorse”.

RISORSE, BILANCIO E DECENTRAMENTO – Il Municipio VIII soffre da anni di un deficit di fondi che, in molte occasioni, ha rischiato di portare alla chiusura o alla sospensione di servizi e attività essenziali per la cittadinanza. Con deleghe che parlano di servizi, Politiche culturali e giovanili, non si può non contare sull’ausilio di una voce di bilancio capace di far fronte a tutte le differenti necessità del territorio: “Il tema delle risorse è effettivo. È un processo che riguarda la macchina comunale che si va svuotando di risorse negli ultimi anni, con questa nuova idea di liberismo rampante che davanti alla crisi ha deciso di saccheggiare le istituzioni di prossimità”. Secondo Claudio Maorotta la soluzione, o perlomeno lo strumento per avviarsi ad una risoluzione del problema, sarebbe il decentramento amministrativo da Roma Capitale ai Municipi: “Si sente l’esigenza di decidere che profilo dare al governo della città, la soluzione migliore è certamente quella del decentramento. È la natura stessa di queste istituzioni a richiederlo – seguita l’Assessore – a Roma le municipalità sono territori estesi che sempre più spesso non hanno capacità di manovra su tutti quei settori della vita quotidiana per i quali risultano essere il referente dei cittadini. Nel prossimo futuro dobbiamo ridurre lo scarto, aumentando le competenze dei municipi, che possono riconsegnare sovranità alla cittadinanza. In un clima come questo dobbiamo essere pronti a mettere in atto processi innovativi nelle forme di inclusione. C’è bisogno di maggiori risorse, maggior respiro ai servizi più utili ai cittadini, al fianco di un percorso che sottenda al decentramento”.

LA CULTURA E IL TERRITORIO – Soprattutto durante la campagna elettorale delle ultime Elezioni Amministrative, l’attuale opposizione ha spesso richiamato l’impostazione ‘Garbatello-centrica’ degli eventi culturali patrocinati dal Municipio VIII. L’Assessore Marotta ha voluto rispondere a queste osservazioni, richiamando la vivacità culturale dei quadranti di Garbatella e dell’Ostiense: “Questa constatazione imputa all’Amministrazione una responsabilità che non è sua. Su Garbatella e l’Ostiense c’è un fermento culturale che non è presente negli altri quadranti. Anzi, si avvia a diventare un punto di riferimento per l’intera città – sottolinea Marotta – Dire che sia la Giunta a caricare di attività quel quadrante non fa i conti con la realtà storica: sono quartieri con realtà associative e culturali stratificate, soggetti anche ad una rigenerazione urbana e sociale – il riferimento è alle riqualificazioni in atto nel quadrante industriale dell’Ostiense e dei Mercati Generali – Nonostante questo negli anni passati sono state favorite attività culturali anche in altre parti del territorio. Non basta, questo è certo, bisogna guardare con maggiore interesse e curiosità agli altri quadranti del Municipio”. L’Assessore torna poi a spiegare la necessità di politiche sul decentramento: “Anche in questo caso serve maggiore autonomia per i Municipi, se non siamo noi stessi in grado di raccogliere idee e attività nelle zone periferiche della città, in che modo può arrivarci l’Amministrazione centralizzata? C’è bisogno di più poteri e risorse, solo da questa ‘altezza’ istituzionale si possono captare segnali di novità”. Anche sulla trasparenza nella partecipazione alle attività culturali, altro elemento più volte richiamato dall’opposizione municipale, l’Assessore Marotta ha voluto rassicurare di essere pronto a recepire qualsiasi idea e a conoscere tutte le realtà culturali del territorio: “Sono più che disposto ad ascoltare e ad incontrare gli operatori della cultura, ma soprattutto voglio farmi aiutare da tutte le entità che hanno idee e proposte. Il nostro è il Municipio più vivace dal punto di vista dell’associazionismo. Ci sono strumenti come gli albi della cultura che vanno al di là della volontà politica della Giunta che pensa ad un municipio a disposizione di chi ha proposte e idee”.

MEMORIA E TURISMO – Da Porta S. Paolo alla Montagnola, passando per il parco dell’Appia Antica e il costituendo Parco di Tor Marancia, cultura, ambiente e memoria storica non possono far altro che andare di pari passo. L’offerta è ampia e differenziata, nonostante questo l’attrattiva turistica, anche locale, ha sempre stentato a decollare. “Penso che la questione della memoria su questo territorio si sia da tempo configurata come l’identità stessa dei nostri quartieri”. Molte le iniziative su queste tematiche nel corso degli anni: “Basti pensare ai continui progetti nelle scuole di ogni ordine e grado, ma anche allo sviluppo della memoria orale – continua Marotta – Penso si sia formata un’identità che lega le Fosse Ardeatine, la battaglia della Montagnola, e tutto il trascorso del dopoguerra”. Per l’Assessore Marotta l’importante è “non far diventare la memoria un feticcio. La memoria non ha importanza in quanto tale, ma solo quando svolge una funzione. Se ritorniamo a capire e ad immaginare la possibilità di cambiare il futuro e cambiare la nostra città anche mantenendo salde le nostre origini, portiamo un buon servizio alla memoria. Al netto di questo mi auguro che il nostro quadrante stia assumendo sempre di più la vocazione di interesse turistico, non bisogna smettere di lavorare in questo senso”.

Leonardo Mancini