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Piazza Navigatori: critiche dalle opposizioni sui termini del nuovo accordo

Ieri l’annuncio di una nuova Convenzione: in arrivo opere pubbliche e il famoso terzo palazzo

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MUNICIPIO VIII – Dopo l’annuncio di ieri arrivato dal Campidoglio in merito all’approvazione della delibera per la nuova Convenzione Urbanistica di Piazza dei Navigatori, non sono mancate le repliche da parte delle ex opposizioni municipali. Le critiche si sono concentrate soprattutto sulla mancata partecipazione della cittadinanza e sul via libera alla costruzione dell’ultimo stralcio del progetto, il cosiddetto ‘terzo palazzo’

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LA DELIBERA – Il nuovo accordo con i costruttori prevede la realizzazione di opere pubbliche per 30 milioni di euro, tra queste figurano anche aree verdi e parcheggi pubblici. Inoltre i privati dovranno pagare ulteriori 16 milioni di euro per le opere non realizzate entro i termini previsti dal primo atto di convenzione e ormai scaduti, oltre a realizzare la viabilità interna e circostante l’intervento. Ma assieme a queste opere, come si legge nella nota diramata dal Campidoglio, si prevede anche “la realizzazione del comparto Z2, ovvero l’ultimo ancora da realizzare che prevede, oltre alle urbanizzazioni funzionali, un giardino attrezzato per il tempo libero dei bambini e la sostituzione del vecchio centro bocciofilo con una nuova struttura”. In poche parole l’ultimo palazzo, il terzo, quello da sempre contrastato da Comitati, Associazioni e cittadini della zona.

IN RITARDO DI DUE ANNI – Il Pd in Municipio VIII ha commentato l’approvazione dichiarando che la Sindaca Raggi è ‘in ritardo di due anni’ sulla vicenda di Piazza dei Navigatori. “Un nuovo palazzo verrà costruito, in barba alla propaganda fatta negli anni contro questo progetto da parte del M5s. La Sindaca cambia volto e firma, con lungo ritardo, la ripartenza di un progetto che deve ancora restituire opere pubbliche per 16 milioni al territorio – scrivono gli esponenti dem in una nota – Vigileremo sulla realizzazione di queste opere e chiediamo sin da ora alla Sindaca di riaprire un tavolo di consultazione con cittadini, comitati e forze politiche per mettere a punto lo sviluppo dell’intero quadrante. Troppi anni sono passati dal primo progetto che prevedeva opere come il sottopasso della Colombo, un asilo e la pedonalizzazione di Piazza dei Navigatori”. Dal Pd si punta il dito contro la scarsa partecipazione, richiamata in passato anche da associazioni e cittadini: “Si parta subito con un grande progetto partecipato che metta davvero al centro l’attivismo locale e allontani le ombre di possibili speculazioni. Se il nuovo ‘palazzo di vetro’ si farà, siano limpide e cristalline anche le scelte di sviluppo locale ad esso legate, e si chiarisca il futuro dell’hotel in via Costantino, simbolo di degrado e abbandono”.

IL MEGA REGALO AGLI IMPRENDITORI – L’ex minisindaco ed esponente dell’opposizione, Andrea Catarci, parla invece di un ‘mega regalo ai costruttori’, soprattutto a causa della conferma sulla realizzazione dell’ultimo stralcio del progetto, il famoso ‘terzo palazzo’. “Viene sottaciuto che la finalità della deliberazione è quella di consentire ai costruttori la realizzazione del terzo palazzo – spiega Catarci – un enorme edificio a Piazza dei Navigatori di ben 66.760 metri cubi, di cui 15.000 conseguenza diretta del Piano Casa, per un’altezza di 13 piani”. Nemmeno la contropartita in opere pubbliche sembra convincere l’ex consigliere: “Dalla deliberazione spariscono le più importanti ed onerose opere pubbliche, quali l’adeguamento della viabilità con la realizzazione di un sottopasso in Viale Cristoforo Colombo, l’esecuzione di impianti di illuminazione delle aree pubbliche e la costruzione di un asilo nido”. Non manca nemmeno l’affondo sulla legalità, con la ‘sparizione’ delle “false fidejussioni a garanzia degli obblighi assunti dagli stessi attuali costruttori, che avevano prodotto carta straccia per la corretta esecuzione delle opere pubbliche – aggiunge – La Sindaca Raggi, il suo Assessore all’Urbanistica Montuori ed il M5s capitolino scelgono di tutelare gli interessi forti e condannano il territorio a subire anche la beffa, dopo gli innumerevoli danni Insieme alle Associazioni ed ai Comitati territoriali c’è da riprendere subito le mobilitazioni in difesa del territorio e da rinnovare le denunce alla Procura ed alla Corte dei Conti sulla truffa capitale”.

Leonardo Mancini