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Polo Natatorio Valco San Paolo: negato l’accesso al Municipio

Il Presidente del Municipio XI, Andrea Catarci, si è visto negare per ben due volte l’accesso alla struttura.

Al limite estremo del Municipio XI da alcuni anni si è aperta una ferita che stenta a rimarginarsi: il Polo Natatorio di Valco San Paolo, una grande opera lasciata al completo degrado. Nei mesi scorsi ci erano state fatte alcune promesse, puntualmente disattese, sulla prossima apertura della grande struttura sportiva. Non sono valse a questo scopo né le attenzioni rivolte dalla stampa e dalla cittadinanza, né le continue richieste fatte dalle istituzioni Municipali per trovare una soluzione. Non sono state portate a termine nemmeno le necessarie opere di riqualificazione dell’area circostante come: il completamento dei lavori per la riqualificazione di Lungotevere Dante, da Ponte Marconi a via Parravano, la creazione di aree verdi per migliorare la fruibilità della zona e la realizzazione di un percorso ciclabile. “Non solo il Municipio Roma XI è costretto a subire lo scempio del Polo Natatorio costruito e mai messo in funzione – dichiara il Presidente del Municipio XI, Andrea Catarci – Non solo si è dovuto assistere allo sperpero di 16 milioni di euro investiti in un’opera che ha prodotto solo degrado. Non solo l’Unità Tecnica di Missione del Consiglio dei Ministri, ha finanziato la struttura e la ha poi abbandonata. Non solo la Giunta Alemanno continua a disinteressarsi completamente della vicenda, limitandosi a rispondere periodicamente alle denunce del Municipio, per poi tornare a fregarsene subito dopo l’allentamento dell’attenzione mediatica. Ora – continua Catarci – si arriva a vietare al Municipio XI di accedere all’interno del cantiere, dove c’è una vigilanza 24 ore al giorno, che aggiunge altro spreco agli sprechi degli anni passati”. Il sopraluogo di cui parla il Presidente Catarci è stato negato per ben due volte, la prima il 29 novembre scorso, quando è stato spiegato al Presidente che il sopraluogo si sarebbe potuto effettuare solamente previa richiesta, ma anche il 4 dicembre. Alla richiesta di sopraluogo presentata dal Municipio XI, è stato risposto che “Questa Amministrazione – l’Unità Tecnica di Missione – sta attualmente effettuando lavori propedeutici alla collaudabilità statica del blocco piscine coperte, per cui, per evidenti ragioni di sicurezza, non è possibile al momento accedere all’area di cantiere”. Questa risposta sarebbe potuta bastare, se non fosse che la Prova di Collaudo Statico della struttura è già stata effettuata nei giorni 15-18 dicembre 2011. Nel ‘tentativo’ di sopraluogo del 4 dicembre, il Presidente Catarci è stato accompagnato dalla Polizia Giudiziaria, che ha fra i suoi compiti quello di ispezionare i cantieri. Purtroppo nemmeno in questa occasione è stato permesso il sopraluogo. “Alla Presidenza del Municipio XI ed alla Polizia Giudiziaria è stato interdetto l’accesso, in nome della presunta attività di un cantiere che in realtà risulta da mesi del tutto immobile. Si è poi spiegato – continua il Presidente Catarci – che è in corso il collaudo statico dell’opera, misura che è già stata eseguita. Siamo di fronte, insomma, a un cantiere che lavora senza farsene accorgere da nessuno, al punto da non esibire neanche una tabella con le basilari e necessarie informazioni previste dalla normativa”. Al di fuori del ‘cantiere’ infatti, oltre a non essere affisso nessun cartello, regna il degrado. L’immondizia la fa da padrona in tutta l’area che, per due giorni a settimana, è ancora interessata da un mercato abusivo, per il quale non si riesce tutt’ora a trovare soluzione. I tentativi di sopraluogo però non si fermeranno qui, il Municipio XI è intenzionato a continuare con ogni mezzo: “Dopo lo squallido episodio odierno si sta interessando la Procura della Repubblica e tutte le Istituzioni preposte al controllo di irregolarità evidenti. Si è di fronte ad un altro capitolo di una pessima storia italiana in cui si mescolano affari privati, menefreghismo istituzionale, sperpero di denaro e disprezzo della cosa pubblica, in cui non potevano mancare – conclude Catarci – bugie e omertà”. Dall’opposizione Municipale è presto arrivato un commento all’iniziativa del Presidente: “Catarci non cerchi la ribalta speculando su una vicenda in cui gli unici che ci rimettono sono i cittadini, che pagano le colpe di alcuni individui già finiti sulla cronaca – commenta il Capogruppo Pdl al Municipio XI, Simone Foglio, in relazione ai tentativi di sopraluogo – Catarci è Presidente del Municipio dal 2006 quando, l’allora Giunta Veltroni in accordo con il commissario straordinario per i mondiali di nuoto, aveva individuato due impianti sul territorio del Municipio XI: il Polo Natatorio di Valco San Paolo e il Centro Sportivo Comunale Città Futura, del quale rimane solamente uno scheletro incompiuto su via Cristoforo Colombo, di cui non si parla mai”. In ogni caso i tempi per giungere ad una soluzione sembrano essere piuttosto stretti in quanto l’Unità Tecnica di Missione, istituita per far fronte ai mondiali di nuoto poi prorogata con l’incarico di occuparsi delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, il 31 dicembre prossimo potrebbe essere definitivamente chiusa. Se non si dovesse giungere ad una conclusione sulla vicenda del polo Natatorio entro questo termine, si potrebbe cadere in un buco nero d’incertezza istituzionale sull’assegnazione dell’opera.

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Leonardo Mancini