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Ponte di Ferro: finalmente il taglio del nastro

Il ponte colpito da un incendio e chiuso dal luglio 2023 riapre dopo una profonda riqualificazione

PONTE DI FERRO – Ha riaperto questa mattina il Ponte di Ferro (o Ponte dell’Industria), collegamento tra i quartieri di Ostiense e Marconi nei Municipi VIII e XI. L’infrastruttura era stata danneggiata da un incendio nella notte del 2 ottobre del 2021 e riaperto alcune settimane dopo in via del tutto provvisoria. Per evitare una chiusura definitività (che sarebbe arrivata il prossimo anno) si è proceduto con una profonda opera di riqualificazione del costo di circa 18milioni di euro partita il 24 luglio del 2023. Lavori che hanno più volte sforato il cronoprogramma (che si sarebbe inizialmente concluso lo scorso settembre) fino ad arrivare al taglio del nastro di questa mattina, dopo 20 mesi, alla Presenza del Sindaco Gualtieri, delle autorità cittadine e del Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. Presenti anche Tommaso Tanzilli, presidente del Gruppo FS Italiane e Claudio Andrea Gemme, amministratore delegato di Anas. “Oggi inauguriamo il nuovo ponte, un intervento straordinario per complessità e per la tempistica in cui è stato realizzato. Ringrazio il governo per la collaborazione. Avevamo tre alternative: restaurare il ponte con 3,5 tonnellate di capienza, chiuderlo o, grazie all’opportunità del Giubileo, fare un nuovo ponte con 26 tonnellate di capienza e dove possono passare anche gli autobus. Sono state utilizzate le tecnologie più avanzate, le stesse che si mettono in atto sulle petrolifere – ha detto il Gualtieri – Questo ponte tecnicamente è stato fatto in un anno e ha pochi eguali una tempistica del genere”.  

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IL NUOVO PONTE

La riqualificazione del ponte ha previsto l’allargamento della piattaforma stradale a 7,5 metri, rispetto ai 5metri della struttura originale. Si è poi proceduto all’aumento del carico fino a 26 tonnellate, cioè fino al carico ammissibile per il transito dei bus. Inizialmente infatti il ponte era autorizzato al passaggio fino a 7 tonnellate, mentre dopo l’incendio si era scesi a 3,5 tonnellate. Infine la larghezza totale della struttura arriverà a 11 metri, così da consentire oltre al passaggio degli autobus anche quello dei pedoni e biciclette con due passerelle dedicate. C’è poi da sottolineare che quello riaperto oggi non è il ponte completo. Nel progetto di riqualificazione infatti le arcate storiche del Ponte di Ferro devono essere restaurate e riposizionate così da assicurare lo stile originale della struttura. Questa operazione verrà realizzata nei prossimi mesi. Infatti le arcate in ferro resteranno sulle banchine del Tevere dove verranno restaurate entro l’estate, mentre, spiegano dal Campidoglio, verranno riposizionate entro il 2025.

I NUMERI DELL’INTERVENTO

La fase più delicata dei lavori è stata il consolidamento delle fondazioni, che è stato realizzato con colonne di grande diametro, circa 1,7 metri, posizionate all’esterno delle pile esistenti, spinte fino a 59 metri di profondità, pari a un palazzo di circa 20 piani. Sono state realizzate 58 colonne in alveo e 24 sulle spalle del ponte, per un totale di 2.928 metri lineari di colonne e oltre 5 milioni di chilogrammi di cemento iniettato con il jet grouting. Una tecnica innovativa, fino a oggi mai applicata, che prevede l’iniezione, ad elevatissima velocità, di una miscela legante per il consolidamento del terreno. Questa particolare tecnica ha permesso di procedere dall’alto dell’impalcato esistente verso il basso, senza dover deviare il flusso del fiume Tevere con un conseguente allungamento dei tempi di realizzazione.

DAI TERRITORI

Presenti al taglio del nastro anche i due minisindaci dei Municipi collegati dal Ponte dell’Industria. “È una grande conquista, un’opera straordinaria, un traguardo raggiunto grazie al lavoro enorme di tutti gli attori coinvolti”. Ha commentato il Presidente del Municipio XI, Gianluca Lanzi, sottolineando anche l’importanza delle nuove linee bus che attraverseranno il ponte, “che sono già attivi da lunedì con un percorso deviato e da oggi la linea 96 attraverserà il ponte per giungere direttamente a piazzale dei Partigiani e alla Metro B”. il minisindaco ha inserito questa riqualificazione all’interno degli altri grandi progetti, in corso o appena conclusi, sul quadrante di Marconi: “Concludere i lavori del Pup di Piazza della Radio, così come l’intervento del Parco del Tevere, cambiano il volto del quartiere, dando maggiore vivibilità e spazi pubblici per i cittadini”. Soddisfatto di questo intervento anche il Presidente del Municipio VIII, Amedeo Ciaccheri, soprattutto se con la mente “si torna alla notte dell’incendio, un momento drammatico in cui disperavamo della possibilità di riavere il ponte – e ancora – Il Ponte di Ferro è un’icona per noi, soprattutto in questa fase storica con la riqualificazione delle sponde del Tevere, gli interventi sul lato Ostiense e le opere a San Paolo, speriamo che questo Giubileo porti dei segni di lunga durata nel tempo”. Per quanto riguarda le arcate del ponte che verranno posizionate in seguito il Presidente Chiacchieri ha voluto ringraziare il lavoro della Sovrintendenza “per la tutela della memoria storica della nostra città”.

Leonardo Mancini