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Ponte di Ferro, la denuncia: detriti gettati nel Tevere

La segnalazione è stata lanciata dal consigliere comunale di FdI, Stefano Ebaggi, e dal Presidente del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale, Piergiorgio Benvenuti

PONTE DI FERRO – La denuncia che riguarda dei detriti gettati nelle acque del Tevere a seguito delle lavorazioni sul Ponte di Ferro, arriva dal consigliere comunale di FdI, Stefano Ebaggi, e dal Presidente del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale, Piergiorgio Benvenuti.

LADENUNCIA

La denuncia arriva dopo le segnalazioni di alcuni cittadini con addirittura un video che mostra la caduta dei detriti nelle acque del fiume. Sul possibile inquinamento del Tevere Ebaggi e Benvenuti hanno commentato: “Le persone impegnate nella realizzazione dell’intervento, gettano quotidianamente alcuni materiali. Chiaramente, per l’Amministrazione comunale è tutto normale”.

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LE RICHIESTE DI INTERVENTO

Nell’annunciare un sopralluogo nell’area del cantiere e un’interrogazione urgente al Sindaco Gualtieri, Erbaggi e Benvenuti proseguono: “Chiediamo che siano avviati immediati accertamenti per verificare lo stato dell’inquinamento nel tratto del Tevere interessato dai lavori. Tali verifiche, però, non devono comportare ulteriori ritardi nella conclusione dei lavori, ma è fondamentale fare piena luce sulle modalità con cui vengono eseguiti gli interventi. Non è tollerabile continuare a inquinare il fiume Tevere. Ribadiamo la necessità di interventi urgenti per la piena riqualificazione e la difesa della biodiversità di questo tratto di fiume urbano”.

I LAVORI E I RITARDI

Il ponte era stato gravemente danneggiato da un rogo nel 2021. Successivamente una prima serie di interventi ha reso possibile riaprire la struttura al transito ma, per evitare la chiusura definitiva, si è dovuti intervenire in maniera più approfondita. La riapertura definitiva ha subito però diversi slittamenti. Gli interventi infatti fanno parte dei lavori previsti per il Giubileo del 2025. La riapertura, inizialmente prevista per settembre 2024, è stata posticipata prima a dicembre 2024, poi a gennaio 2025 e infine, in questi giorni, a fine febbraio.

Redazione