
Tratto da Urlo n.224 giugno 2024
OSTIENSE-MARCONI – Il Ponte di Ferro (o meglio Ponte dell’Industria) tornerà transitabile nella sua nuova veste entro la fine dell’anno. È quanto è emerso dal sopralluogo effettuato lo scorso 18 maggio dalla Commissione capitolina Lavori Pubblici, a conferma di quanto già annunciato nell’ultima occasione. Si tratta di una delle opere principali tra quelle avviate per il Giubileo, in leggero ritardo rispetto al primo cronoprogramma, ma in tempo, almeno per ora, per l’apertura della Porta Santa. Un ponte storico, ma anche fondamentale per la mobilità, dal momento che congiunge i Municipi VIII e XI.
Per illustrare lo stato di esecuzione dei lavori erano presenti i rappresentanti di Anas (che effettua le lavorazioni). L’intervento sul ponte, lo ricordiamo, è stato reso necessario dopo il rogo della notte del 2 ottobre 2021, che ne ha parzialmente minato la stabilità. Nonostante una veloce riapertura, i lavori sulla struttura sono risultati indispensabili, pena la chiusura definitiva nel 2026. “Sul Ponte dell’Industria stiamo procedendo molto bene – ha spiegato l’Assessora capitolina ai Lavori Pubblici, Ornella Segnalini – In questa fase di lavori ci sono degli esperti della Norvegia, i massimi mondiali per questo tipo particolare di lavorazione sulle pile. Per la fine dell’anno avremo il ponte nuovamente percorribile anche per i bus”.
L’opera è finanziata con circa 18 milioni di euro, con il cantiere partito a fine luglio 2023. In una prima fase abbiamo assistito allo spostamento dei sottoservizi e all’allestimento della nuova passerella dedicata alle forniture, mentre, in questo momento, è in corso il consolidamento delle pile del ponte attraverso il jetgrouting.
Al termine di questa operazione l’impalcato sarà smontato, per lasciare spazio al nuovo ponte che prevede l’allargamento della piattaforma stradale a 7,5 metri, rispetto agli attuali 5, con conseguente aumento del carico fino a 26 tonnellate, cioè fino al carico minimo previsto per il transito dei bus (prima non ammessi sul ponte). Le lavorazioni prevedono anche il restauro delle travi reticolari, caratteristici di questa struttura così amata dai romani.
LeMa