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Programma Urbanistico Vigna Murata, dopo l’assemblea aumenta il dissenso di cittadini e associazioni

Previsti un centro commerciale ed un palazzo di 14 piani. Chiesto il ritiro della proposta d’intervento su Vigna Murata.

Il 13 gennaio scorso, presso l’aula consiliare del Municipio XI, si è svolta l’attesa assemblea partecipativa sul Programma Urbanistico di Vigna Murata, alla quale hanno partecipato più di settanta persone, il Presidente del Municipio Andrea Catarci, l’Architetto Carla Caprioli e l’Ingegnere Enrico Stravato, rispettivamente dirigente e direttore del Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica, l’Architetto progettista Antonio Ferri. Assente l’Assessore all’Urbanistica del Comune di Roma Marco Corsini, per il riassetto di nomine in Giunta Comunale. Lo scopo della convocazione era illustrare ai cittadini la proposta d’intervento e raccogliere eventuali contributi partecipativi o proposte, preventivamente elaborate dagli stessi. Alla spiegazione tecnica dell’Architetto progettista si sono susseguiti molteplici interventi dei cittadini che hanno manifestato la loro contrarietà alla proposta che, lo ricordiamo, fa parte di opere di compensazione edificatoria che interessano una superficie di oltre 40000 mq, e prevede, oltre alla riqualificazione delle aree verdi, la realizzazione di un complesso residenziale di 14 piani, una struttura commerciale a due piani, dei parcheggi ed un asilo nido, pensati per il quadrante di Vigna Murata e Grotte d’Arcaccio, dove attualmente si trova una nota attività di ceramiche. L’Associazione Ottavo Colle ha presentato un documento tecnico critico nei confronti del progetto, con cui viene richiesto l’immediato ritiro della proposta d’intervento per via di una serie di problematiche che già attualmente insistono nell’area (concessioni di terreno pubblico a IFAD che hanno determinato un’importante riduzione di posti nell’area e la già difficile situazione di viabilità) e che, in previsione di un’ulteriore incremento abitativo, diventerebbero insostenibili, e per la necessità di tutelare e favorire il verde pubblico presente nella zona. “Il progetto è stato presentato come ‘intervento di riqualificazione di un’area degradata’, ma è la solita storia già vista e ormai ignota solo ai più ingenui: si lasciano andare in degrado le aree verdi per poter poi giustificare il loro uso per realizzare cubature. Non è accettabile che vengano concessi gratuitamente terreni di proprietà pubblica per realizzare parcheggi ad uso esclusivo, mentre gli altri privati cedono a prezzo di cubature al Comune altre porzioni di terreno per lo stesso scopo. Invece che un centro commerciale, di cui peraltro la zona è già ampiamente fornita e che inciderebbe solo sulla già provata mobilità e sulla sopravvivenza dei piccoli esercizi commerciali, sarebbe auspicabile migliorare la socialità del quartiere attraverso la realizzazione di un centro culturale e aggregativo, di cui attualmente non si dispone”. A rafforzare la tesi del Comitato, si aggiungono anche le voci di numerosi abitanti e commercianti dell’Ottavo Colle, che lamentano già forti disagi dovuti all’eliminazione di alcuni doppi sensi di marcia (tratto finale di Vigna Murata, cha ha riversato traffico e incidenti su via del Serafico, e zona via Lilio, che ha creato problemi ai commercianti per le manovre di carico e scarico di merci, e la conseguente riduzione di sosta per i clienti). Alle preoccupazioni dei cittadini ha risposto il Presidente del Municipio XI Andrea Catarci, che ha voluto ricordare che “lo strumento dell’assemblea partecipativa può diventare utile per i cittadini, che hanno la possibilità di relazionarsi direttamente con il responsabile della proposta, anche se in questo caso purtroppo il confronto è stato solo con i tecnici, rendendo opportuno predisporre un nuovo incontro con la Giunta”. Il Presidente ha condiviso alcune considerazioni avanzate dai cittadini, ritenendo che, in virtù della presenza massiccia di centri commerciali che già causa notevoli danni alla mobilità, è sconsigliabile anche solo ipotizzare la costruzione di altre strutture simili. Circa la proposta ha evidenziato: “Già in sede tecnica con il Municipio si sono riscontrate criticità con il contesto di realizzazione, per la presenza di molte scuole e per la ricaduta sulla viabilità, che rischia effettivamente di incidere ulteriormente sulla vivibilità del quartiere. Apprendo le osservazioni dei cittadini, che invito ad affrontare insieme ad altri argomenti, all’interno di in un contenitore di discussione con il Municipio, il quale dovrà in seguito esprimere un parere sul progetto anche rispetto al quadro d’intervento”. Il Consigliere Pdl del Municipio XI Andrea Baccarelli commenta: “È iniziato un percorso che, come promesso dall’amministrazione Alemanno, vedrà la partecipazione dei cittadini attraverso il processo informativo e continuerà tenendo conto delle loro considerazioni. Siamo a lavoro per raggiungere gli obiettivi che ci siamo preposti ed intervenire con azioni di riqualificazione e risanamento, incrementando l’offerta di servizi; ci auguriamo che la nuova urbanizzazione rappresenti per Roma un nuovo inizio ed una testimonianza concreta della politica del fare. Il percorso è solo all’inizio, ci saranno nuovi incontri nei quali il Comune di Roma si confronterà con i cittadini e il Presidente del Municipio e ascolterà le loro osservazioni”.
A fare eco a queste dichiarazioni, anche le parole dell’Assessore all’Urbanistica del Comune, Marco Corsini che, a proposito del recente piano di sviluppo urbanistico di Roma, che prevede investimenti per circa 10 miliardi di euro, e relativamente alla sua sostenibilità, ha recentemente dichiarato: “La Giunta è la prima a porsi responsabilmente la questione della sostenibilità urbanistica delle nuove cubature, sappiamo benissimo quali sono i rischi paventati e sapremo come farvi fronte. Del resto molti di questi problemi, compreso il fallimento di talune centralità, dipendono da scelte non nostre e da carenze ereditate, ma siamo anche convinti della necessità di dover trovare un equilibrio tra le esigenze incomprimibili e non più rinviabili della città, soprattutto dal punto di vista del fabbisogno infrastrutturale e di servizi, e la assoluta mancanza di sufficienti risorse economiche da investire”. Non resta che capire nei prossimi incontri che ci saranno con le Istituzioni, quale sarà il percorso della proposta d’intervento urbanistico prevista per Vigna Murata, mentre cittadini e comitati già annunciano battaglia.

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Michela Romoli