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Prostituzione: il Municipio VIII boccia una mozione del PdL

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Respinta dal Consiglio Municipale una mozione di contrasto al fenomeno presentata dall’opposizione

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LA MOZIONE – che vede come primo firmatario il capogruppo PdL al Municipio VIII, Andrea Baccarelli, parte dall’assunto secondo cui “Solo con l’emanazione da parte dell’allora Sindaco di Roma Capitale Gianni Alemanno di una apposita ordinanza, il fenomeno – della prostituzione – aveva avuto una evidente riduzione e molte strade della Città erano state liberate dal degrado”. È lo stesso Baccarelli a presentare in Aula la proposta di mozione: “Non è la prima volta che presentiamo questo documento. Roma aveva migliorato la situazione con l’emanazione di alcune ordinanze dell’ex Sindaco, Gianni Alemanno. In merito – spiega Baccarelli – sono stati presentati alcuni ricorsi al TAR e sono stati anche vinti. Il Tribunale si è espresso contro le ordinanze appellandosi al fatto che il Sindaco non è un commissario e questo genere di atti esulano dalla sua competenza”. Secondo il capogruppo la revoca di queste ordinanze ha permesso la recrudescenza della prostituzione: “Successivamente il fenomeno si è ripresentato su tutti i territori di Roma”.

I LUOGHI – del nostro territorio maggiormente interessati dalla prostituzione, specialmente nelle ore notturne, vengono elencati nel testo stesso della Mozione: “Intere ed importanti strade del Municipio Roma VIII, specialmente nelle ore notturne, sono interessate da tale fenomeno (come ad esempio via Cristoforo Colombo, le accademie, piazza Adigò, piazza dei Navigatori, largo Antonelli, via Laurentina)”.

GLI IMPEGNI – Le proposte all’interno della mozione riguardano l’impegno per: “Il Presidente del Municipio VIII e gli Assessori competenti, in collaborazione con le associazioni operanti nel Municipio, di porre in essere iniziative tese a fornire assistenza legale, sociale e psicologica alle prostitute che intendano ribellarsi ai propri sfruttatori – e ancora l’impegno per – Il Presidente del Municipio a chiedere alle Forze di Polizia preposte al controllo del territorio, con gli strumenti istituzionalmente possibili e nel rispetto naturalmente dei propri ruoli, un forte intervento di contrasto e repressione del fenomeno, al fine di ‘liberare’ i nostri quartieri dallo scempio e degrado che il fenomeno stesso comporta”.

DALLA MAGGIORANZA – arriva la bocciatura alla mozione, a spiegarne i motivi in Aula è la capogruppo di SEL, Gabriella Magnano: “Con le ordinanze citate il fenomeno si è solo spostato più in là, per questo credo che l’affermazione sull’operato dell’ex Sindaco andrebbe depennata. Il fenomeno è complesso e non può essere risolto a colpi di ordinanza o di mozioni. La repressione poi non ha mai fatto cambiare nulla, dato che non si tratta di un problema di sicurezza e di decoro. Ci sono delle misure specifiche e una progettualità sul reintegro, servono ascolto e assistenza legale, tutte cose che il Comune di Roma non ha nemmeno discusso negli ultimi anni. Respingiamo questa mozione che viene riproposta ogni anno ma, allo stesso tempo, vogliamo impegnare le commissioni perché mettano a punto un progetto che metta in campo gli operatori e le associazioni che si occupano di prostituzione”. Sulla stessa linea anche il PD municipale, con la consigliera Alessandra Aluigi che ha ribadito l’importanza di affrontare il problema con un’ottica più ampia, coinvolgendo le commissioni più adatte.

L’ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI – Presente in aula anche l’Assessore Dino Gasparri, che ha voluto sottolineare gli elementi positivi della discussione: “Sembra esserci un fatto positivo che è scaturito dalla discussione di questa mozione: nessuno nega che esiste questo problema, seppur proponendo soluzioni di impostazione differente. Positiva anche l’intenzione del Consiglio di non lasciare il solito atto estivo, ma di affrontare il problema più profondamente, coinvolgendo le associazioni a tutto campo. L’impegno che prendo a nome dell’assessorato è quello di affrontare il problema mettendo in campo tutte le nostre forze”.

LA REPLICA – non tarda, con il consigliere Baccarelli che riprende la discussione portando come esempio le ordinanza dell’ex Sindaco: “Noto con stupore la sofferenza della sinistra sul fatto che Roma scelse un Sindaco di centro destra. L’ordinanza di Alemanno ha avuto un effetto reale. Non ha risolto il fenomeno, lo ha spostato in altri territori e Comuni, che avrebbero potuto emanare un’ordinanza a loro volta – seguita Baccarelli – Chiediamo per il Sindaco Marino gli stessi strumenti che chiedevamo per Alemanno, non è possibile che un Sindaco non possa emanare ordinanze sull’ordine pubblico. Inoltre nella nostra mozione si parla anche di assistenza legale, sociale e alloggiativa”. Più dura la posizione assunta in Aula dal consigliere di Cittadini per Roma, Franco Federici: “Questo problema va risolto, non nelle commissioni ma in Aula. Negli ultimi tempi abbiamo visto ‘bruciare’ mozioni importanti per il solo colore politico, non nell’interesse reale del cittadino”.

Leonardo Mancini